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Recensione

The Walking Dead: A New Frontier – Recensione del terzo episodio Above The Law

E' finalmente arrivato, dopo quasi quattro mesi d'attesa, il nuovo episodio della serie The Walking Dead targata Telltale. Una buona prosecuzione o un parziale passo falso?

Prima di dirvi ciò che pensiamo del nuovo episodio di The Walking Dead, è doveroso fare una breve introduzione. Giacché su Kingdomgame.it potete trovare anche la recensione dei primi due episodi (a questo indirizzo) chi scrive deve puntualizzare che si tratta di un resoconto ad opera di un altro editor, e che seppur sostanzialmente d’accordo con le indicazioni che potete trovare in quell’articolo, alcune opinioni variano anche sostanzialmente rispetto ala precedente analisi.

Se infatti complessivamente la prima comparsa della terza stagione di questa serie targata Telltale aveva lasciato impressioni positive, non aveva convinto invece fino in fondo la caratterizzazione dei personaggi, che, ad eccezione dei protagonisti, era sembrata invero molto scolastica e banale; le premesse, tuttavia, rimanevano buone per la prosecuzione della storia, tra importanti cliffhanger lasciati in sospeso ed amati ritorni. 

Colpi di scena?

Questo terzo capitolo riparte proprio da dove il secondo ci aveva lasciati, ossia con la ricomparsa, dopo essere stato per lungo tempo ritenuto morto, del fratello del protagonista. Un colpo di scena provvidenziale viste le tragedie abbattutesi sulla famiglia al centro delle vicende narrate. L’omicidio di Mariana ed il ferimento di Kate avevano infatti trasformato la speranza di un’oasi di tranquillità in disperazione, vista la necessità di cercare aiuto rivolgendosi proprio alla “Nuova Frontiera”.

La realtà è tuttavia molto complessa, visto che il primo incontro tra i due fratelli non va esattamente come previsto. Su questo si giostrano le prime decine di minuti del gioco, tra spiegoni e lunghe chiacchierate che ben poco ritmo portano all’esperienza finale. Ciò su cui sembrano focalizzarsi è invece l’analisi di alcuni dei personaggi secondari introdotti negli scorsi episodi e ben poco approfonditi in precedenza.

Non riescono invece a creare una vera e propria atmosfera di tensione, lasciando in più punti il giocatore desideroso di sequenze più intrise d’azione. Se infatti il tentativo è inizialmente quello di indurre il giocatore a sospettare di tutto ciò che lo circonda, si tratta di una successione di situazioni fin troppo frequente nell’immaginario post-apocalittico per non lasciare dell’amaro in bocca ai giocatori (e fruitori di serie tv) più esperti.

Una narrativa non originale

La mancanza di originalità non fa che rendere più pesante il progredire delle vicende, il cui finale appare facilmente prevedibile già ben prima della vera e propria conclusione. A questo va poi aggiunta una qualità ben al di sotto dei precedenti episodi per quanto riguarda dialoghi e conversazioni, che in più punti non colpiscono per prolissità e mancanza di pathos. Sono da questo punto di vista ben lontani i momenti toccati dai primi episodi in cui veniva reintrodotto l’amato personaggio di Clementine, tramite scambi di parole e battute ispirate e realistiche.

Nel momento in cui si vuole illustrare una storia più personale ed intima, e la terza stagione di Telltale: The Walking Dead sembra proprio voler proseguire in questo senso, è anche necessario calibrare il proprio racconto in base a questo parametro e focalizzarsi sugli aspetti che più sono fondamentali in queste tipologie di narrazione. Serve cioè compiere un raffinato lavoro di caratterizzazione dei personaggi e costruzione dei dialoghi, tutti elementi che qui invece sono completamente mancanti. 

È un grosso problema quando un titolo che punta così tanto sula componente narrativa fallisce sotto questo aspetto; a maggior ragione visto che dal punto di vista del ritmo e degli avvenimenti, perlomeno quelli rilevanti, questo sembra essere palesemente un episodio di transizione, in prospettiva di ben più entusiasmanti accadimenti nel prossimo futuro. Ciò assume contorni ancora più bui vista la lunga attesa che ha anticipato “Above the law”. Ricordiamo infatti che i due precedenti episodi sono usciti addirittura lo scorso dicembre, lasciando circa quattro mesi di iato per la continuazione delle vicende. 

Nel solco della tradizione

Per quanto riguarda il gameplay non molto si può dire visto che la formula rimane quella della maggior parte delle avventure grafiche e delle tradizionali produzioni Telltale. Certo è che in questo episodio le parentesi da passare col pad in mano sono veramente esigue, tra un paio di sequenze di combattimento e un semplice enigma ambientale da portare a termine. In tal senso appaiono lontane anche le minime novità introdotte nella recente serie dedicata al Cavaliere Oscuro visto che nessuna innovazione, anche minima, sembra poter apparire nell’orizzonte di The Walking Dead.

Mai come in questo “Above The Law” si è sentita la secondarietà delle meccaniche di gioco rispetto all’obiettivo principale delle produzioni provenienti da quel di San Rafael. È anche vero però che numerosi esempi, anche recenti (vedi Thimbleweed Park) hanno dimostrato che ciò non sempre comporta una totale mancanza di sezione più ragionate ed articolate. D’altronde sono oramai anni che la formula generale delle serie Telltale non cambia di una virgola, fatta eccezione per il comunque abbastanza canonico intermezzo dedicato al protettore di Gotham City.

Così come non è cambiato di una virgola nemmeno l’aspetto tecnico, che giova di tutti i vantaggi del nuovo motore grafico già utilizzato nella serie di Batman e non abbandona lo stile utilizzato fino ad ora. Ritorna quindi il tratto distintivo in cel-shading con il quale sono caratterizzati i personaggi e gli ambienti. I miglioramenti rispetto alle scorse produzioni si notano molto facilmente, grazie ad un maggiore dettaglio per quanto riguarda le espressioni dei personaggi e la complessità dei paesaggi, spesso ricchi di numerosi dettagli ed elementi. 

I pro

- Il nuovo motore grafico c'è e si vede

- Qualche sezione action funziona a dovere...

I Contro

- ... ma sono troppo poche nel corso dell'episodio

- Situazioni prevedibili e prive di originalità

- Tanti dialoghi, molti inconcludenti

Voto Globale 6

Sembra che la terza stagione della serie Telltale patisca delle stesse problematiche della sua controparte televisiva, che avanza unicamente a colpi di scena e cliffhanger. Così è stato per la fine del secondo episodio e così anche per il terzo. Manca tuttavia ciò che dovrebbe veramente spronare il giocatore a proseguire nel proprio viaggio, ossia una storia di fondo che a più di metà dell’avventura (saranno 5 i capitoli totali) non ha ancora raggiunto un proprio perché. E allora coma mai proseguire nell’esperienza offerta dai ragazzi di Telltale? Perché “Above The Law” è chiaramente un episodio di transizione per la serie in attesa di vere e proprie svolte narrative, e perché il momento della verità arriverà invece tra qualche mese. Sarà allora il quarto capitolo il possibile punto di rottura per una serie che pur essendo partita bene non è continuata con altrettanta forza. Fino a quel momento rimane però la fiducia per una software house che nel passato è riuscita a regalarci alcuni splendidi momenti videoludici.

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