L'inizio di questa terza stagione avrà mantenuto le aspettative?
Trattare a livello di critica delle avventure grafiche non è mai facile, specie quelle della casa Telltale Games che in questi anni si è contraddistinta per le varie trame immersive, ricche di colpi di scena e sopratutto cangianti. Questi titoli infatti vengono plasmati direttamente dalle scelte compiute dagli utenti nel corso del gioco; salvare o meno una persona dalla morte può facilmente fare la differenza alcune ore più tardi. Con varie run ho quindi esaminato The Walking Dead: A New Frontier, terza stagione della nota saga ispirata all’omonimo fumetto e alla serie tv targata AMC, per carpire tutte le sfumature di questa nuova avventura e i cambiamenti che l’introduzione dei nuovi personaggi porta all’interno del brand.
E’ bene ricordare che questa recensione comprende gli episodi 1 e 2 di questa terza stagione poiché rilasciati insieme dalla software house; questi fungono da incipit ad una storia che, una volta decollata, si concluderà con l’episodio 5. Di conseguenza questa non può che essere una recensione parziale del lavoro di Telltale.
La dolce Clementine è ormai il simbolo di questa saga. Insieme al protagonista Lee Everett ha accompagnato i giocatori nel corso della prima stagione facendo affezionare tutti, ma proprio tutti, nel corso di questo inferno post apocalittico e raccogliendo il testimone di personaggio principale e giocante nel corso della stagione 2; in quest’ultima i giocatori l’hanno vista crescere, accompagnandola attraverso scelte molto difficili e importanti da prendere.
Clementine torna dunque all’interno anche di questa terza stagione ma abbandona nuovamente il ruolo di protagonista anche se rimane un personaggio chiave delle vicende proposte.
Nuovo personaggio giocante di questa avventura è Javier Garcia, il suo passato prima dell’avvento degli zombie è come sempre quasi irrilevante ma Javier, per gli amici Javi, era un giocatore di baseball professionista anche se la sua carriera aveva subito un drastico blocco ancor prima del giorno dell’apocalisse.
Le sue gesta incominciano proprio il giorno in cui la fine ha avuto inizio; i giocatori impersonano un Javi che lotta contro il tempo per poter dare un ultimo saluto a suo padre in punto di morte. Arrivati troppo tardi per quest’ultima occasione facciamo la conoscenza di suo fratello David che, fin da subito, si dimostra una persona burbera che preferisce menare le mani piuttosto che cercare una risoluzione diplomatica, anche con chi gli è più caro come la sua seconda moglie Kate. Dopo una violenta rimpatriata l’inferno ha inizio e, come tutti ormai sappiamo, i morti in The Walking Dead non sono mai davvero morti.
Il padre di Javi, trasformatosi in un “vagante”, ferisce gravemente la propria moglie e in un viaggio disperato e inutile verso l’ospedale la famiglia Garcia finisce per separarsi.
Anni dopo: Javi, Kate (seconda moglie del fratello David), Mariana e Gabe (entrambi figli di David e figliocci di Kate) hanno imparato a portare avanti le proprie vite a bordo di un furgoncino; razziando di qua e di là sono sopravvissuti fino a questo momento. La loro sopravvivenza sembra procedere senza troppi intoppi ma tutto cambia nel giorno in cui razziano un avamposto New Frontier. Questo è il nome di un nuovo gruppo di sopravvissuti poco inclini alla diplomazia e dal grilletto facile, Javi nel trambusto della situazione viene separato dal resto della famiglia ma grazie all’ intervento di Clementine riesce a tornare sui propri passi per cercare di mettere in salvo ciò che gli resta del proprio passato.
Questo è solo il primissimo incipit delle avventura di questa terza stagione, avventure che come tutti sappiamo cambiano a seconda delle scelte compiute in gioco. E’ quindi difficile raccontare una vera e propria trama dei prodotti Telltale Games e ancor più difficile farlo senza causare spoiler a chi poi li vuole giocare. Anche in questi primi due episodi infatti non mancano notevoli colpi di scena e svolte di trama interessanti, momenti che lasciano a bocca aperta il giocatore e perdite di personaggi cari. Tuttavia, proprio perché si tratta dei primi episodi di questa nuova stagione, le scelte intraprese andranno ad interferire con la trama solo in maniera molto limitata poiché nel corso di questi episodi viene gettata la base della struttura che poi andrà a costruirsi con gli altri tre episodi in uscita e di conseguenza non può cambiare più di tanto. Sicuramente però tutte le scelte avranno ripercussioni nei futuri episodi.
Come detto prima Clementine abbandona il suo ruolo da protagonista per cederlo ad Javi ma le avventure della nostra sopravvissuta preferita non verranno dimenticate, come consuetudine del mondo Telltale possiamo infatti utilizzare i salvataggi delle stagioni precedenti per costruire un background narrativo solido alla ragazza, impiantandole i ricordi delle vicende trascorse con Lee e compagnia bella ma soprattutto scoprendo, di tanto in tanto, cosa sia successo a Clementine dopo il turbolento finale della seconda stagione grazie ad una serie di flashback distribuiti nel corso degli episodi.
Per i neofiti della serie invece, o per coloro non abbiano più a disposizione i salvataggi precedenti, nessun problema, è possibile intraprendere una nuova avventure da zero, il gioco non offrirà un background definito a Clementine ma l’esperienza di gioco, almeno per quanto riguarda questi due primi episodi, non ne risentirà affatto.
Lo stile di gioco rimane poi il medesimo nel quale per la maggior parte del tempo il giocatore si limita a scegliere tra quattro differenti opzioni di dialogo. A queste poi vengono alternate fasi esplorative nel quale andare in giro a esaminare gli elementi di gioco e parlare liberamente con gli altri componenti del gruppo e infine scene d’azioni con serie di quick-time events per compiere interazioni particolari e districarsi dalle grinfie dei vaganti.
Anche lo stile grafico è rimasto identico anche se presenta ovviamente delle migliorie rispetto alle stagioni precedenti, soprattutto per ciò che concerne i volti dei personaggi, le cui texture risultano più realistiche del passato. Nel complesso vince ancora una volta lo stile cartoon/fumetto con tratti neri marcati pesantemente nei contorni e nei dettagli, ma a risentirne purtroppo è l’ambiente generale ancora una volta piatto e di scarso impatto. Grazie alla poca potenza grafica che richiede questo gioco, tuttavia, è possibile eseguirlo anche da computer di fascia bassa, senza dimenticare le console di attuale e scorsa generazione di casa PlayStation e Xbox.
La scarsa magnificenza grafica viene però colmata da una caratterizzazione dei personaggi magistrale. In poche ore di gioco gli utenti sono perfettamente in grado di inquadrare subito le intenzioni dei vari personaggi, di conoscerne gli aspetti interiori e di entrare in empatia con gli stessi.
Telltale ha dimostrato ancora una volta di sapere perfettamente quali tasti andare a toccare per creare una sceneggiatura avvincente e coinvolgente fin dai primi minuti di gioco, in attesa dei nuovi episodi di questa terza stagione non resta che premiare il lavoro di questa software house, anche se il vero risultato potrà essere annunciato solo a stagione ultimata.
Il voto riportato qua sotto è solo parziale per questa terza stagione di The Walking Dead. Fino a quanto visto fino ad ora però sembrano esserci tutte le premesse per regalare ai fan tante ore di divertimento, momenti di gioia e, come sempre, tristi sorprese da spezzare il cuore. Nonostante il gioco si plasmi a tutti gli effetti sulle nostre decisioni, sono poche quelle che in questi due episodi fanno davvero la differenza ma quasi sicuramente verranno riprese nel corso della stagione. Il consiglio dunque è di aspettare almeno l’uscita del terzo episodio anche perché una volta iniziata l’avventura non si riesce più a smettere e sarete voi stessi a chiederne ancora.