Croteam cambia genere puntando questa volta ad un pubblico più attento e profondo.
Dai creatori di Serious Sam, Croteam, giunge un nuovo titolo che si discosta totalmente dal genere sparatutto in prima persona. Questa volta lo studio di sviluppo croato si è cimentato nell’impresa di realizzare un puzzle game in prima persona intitolato The Talos Principle. Oltre al cambio di genere si percepisce fin da subito un profondo senso nascosto, da scoprire all’interno del gioco stesso che quindi si discosta enormemente dalle ambientazioni “casual” e un po’ bizzarre alle quali eravamo abituati con il già citato Serious Sam.
Accompagnato dalla profonda voce di Elohim, colui il quale può essere associato a Dio all’interno del gioco, il giocatore compie i suoi primi passi all’interno di un mondo bizzarro chiamato Giardino della Creazione, diviso in quelle che possiamo definire varie zone. Essendo una divinità, Elohim si rivolge a noi in modo non sempre chiaro, di conseguenza si impara presto a dover leggere tra le righe di ciò che dice per carpire a pieno il suo messaggio che spesso cita e richiama passi della bibbia o testi antichi. Già da questa breve spiegazione si può capire come The Talos Principle abbia chiari rimandi al mondo mistico e religioso comune oltre alla mitologica storia del bronzeo colosso Talos. Talos nella mitologia greca venne creato da Efesto per Zeus con lo scopo di proteggere l’isola di Creta. Nonostante fosse fatto di bronzo tale entità aveva una coscienza e capacità di pensiero; tale storia sta alla base dell’eterna ricerca di una soglia che riesca a definire ciò che è uomo e ciò che è macchina all’interno del mondo umano. A rafforzare quest’ultima affinità è sopratutto la natura del protagonista, il quale pur ricevendo l’appellativo di “Bambino”: poiché come tale è nuovo al mondo che lo circonda e tante sono le cose che deve imparare per poter essere pienamente cosciente di sé, trattasi di un androide umanoide immerso in un mondo che risulta essere molto verde e ricco di edifici in stile greco antico che presentano colonne e statue.
Ben presto il verde lascia spazio a strane costruzioni che potrebbero richiamare le moderne fabbriche, al loro interno sono collocati diversi portali in grado di teletrasportare l’androide tra le varie zone del suddetto mondo. Sarà quindi un susseguirsi di strani accostamenti di vecchio e nuovo: tra antiche ambientazioni greche, egiziane e gotico-medievali accompagnate da tecnologie futuriste come il teletrasporto, androidi, computer e molto altro ancora. Un ultimo posto si contraddistingue però dagli altri: un’alta torre raggiungibile solo alla fine del gioco nella quale Elohim ci impone fin da subito di non addentrarci e che potrebbe essere la dimora di misteriose risposte. Sparsi nei vari portali il giocatore può trovare, risolvendo gli enigmi che gli vengono proposti, vari pezzi in grado di comporre speciali chiavi che consentono l’accesso a nuove aree del mondo o a nuovi pezzi da usare negli enigmi, come potrebbe anche imbattersi in ambigui messaggi lasciati da quelli che sembrano essere suoi predecessori sotto forma di codici QR.
I rompicapo sparsi nel mondo di The Talos Principle funzioneranno grazie a vari apparecchi futuristici in grado di generare barriere impenetrabili o raggi laser ed eventuali oggetti che il giocatore può usare per deviare i flussi di tali laser o interrompere le barriere, lo scopo di ogni “livello” è quello di riuscire a raggiungere il punto in cui si trova il pezzo, detto sigillo, che compone la chiave da noi cercata.
In totale questo gioco presenta più di cento sigilli, di conseguenza enigmi, da trovare oltre a numerose stelle bonus e segreti nascosti. Questi elementi fanno della longevità di questo titolo un buon punto che però varia molto in base alla dimestichezza di ogni giocatore per i puzzle games. Anche la difficoltà di questi ultimi è oscillante presentandone dalla risoluzione quasi immediata a difficili rompicapo che richiedono un accurato esame dell’ambiente circostante ed un utilizzo studiato degli oggetti a propria disposizione. Molte volte avrete la sensazione di trovarvi di fronte ad un vicolo cieco senza possibilità di risoluzione, ma possiamo assicurarvi che i ragazzi di Croteam non sono dei sadici e a tutto c’è una soluzione, seppur a volte nascosta molto bene.
Oltre a presentare dei buoni enigmi, base essenziale per un puzzle game, questo titolo può anche vantare un più che discreto comparto tecnico caratterizzato da pochi elementi ma molto ben curati, partendo da un’illuminazione molto verosimile ad una cura dei terreni e delle texture molto dettagliata e pertinente. Inoltre le impostazioni di gioco permettono ampi cambi di risoluzione, dettagli grafici e numero di frame – disponibili anche i 60 frames al secondo – rendendo il gioco accessibile a qualsiasi tipo di computer pur non montando un hardware importante.
Ad accompagnare la buona resa grafica è presente anche un comparto sonoro che riesce senza alcun intoppo a garantire una buona immersione nel titolo pur non vantando musiche ricercate o memorabili. Buono anche il doppiaggio in italiano, la voce di Elohim è profonda e vibrante anche se a volte lascia un po’ per perplessi.
Un puzzle game che riesce nel suo intento di distinguersi dalla massa, ricco di riflessioni tanto profonde quanto mature, The Talos Principle non è quindi un titolo da prendere sottogamba giocandolo con disattenzione ma per apprezzarlo appieno e necessario immergersi completamente nella sua atmosfera mistica cercando le verità nascoste tra un rompicapo e l'altro. Gli enigmi presentati sono interessanti e richiedono a volte anche un elevato livello di esame e premeditazione ma anche tanta soddisfazione alla loro risoluzione.