The Legend of Zelda: The Wind Waker HD
Il mondo dei videogiochi ha i suoi pilastri, le sue fondamenta, dei titoli imprescindibili che ogni giocatore che si rispetti deve tassativamente aver provato almeno una volta nella sua vita. All’interno di questo gruppo di giochi, tuttavia, ve ne sono alcuni che hanno trasceso questo concetto elevandosi a vere e proprie leggende, piccoli grandi gioielli di programmazione che sanno far parlare di se anche decine d’anni dopo la prima commercializzazione. Volendo essere ancora più precisi in casi come quello di The Legend of Zelda si va oltre anche questo discorso in quanto si tratta di un opera dall’innegabile valore culturale che, in più occasioni, ha influenzato e continua a influenzare tutti i titoli del suo genere. Molti (quasi tutti, ndR) i titoli della serie si sono dimostrati delle perle di rara bellezza ma il trofeo di “migliore della serie” se lo contendono da sempre due episodi e cioè Ocarina of Time e The Wind Waker capaci di far spaccare il pubblico a metà tra chi preferisce il primo e chi il secondo. Lo stile dei due giochi, d’altronde, è nettamente differente con le atmosfere seriose del primo che cozzano inevitabilmente con quelle più allegre e leggere del secondo. A Gennaio di quest’anno, comunque, Nintendo ha annunciato, durante uno dei Direct che vengono trasmessi in diretta periodicamente, di essere al lavoro su una riedizione in HD proprio di The Wind Waker fomentando non poco gli animi dei fan che, alla vista delle prime immagini dell’isola di Taura del gioco in alta definzione hanno iniziato subito a gridare al capolavoro. Avranno avuto ragione?
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La Bacchetta del Vento
La trama di The Legend of Zelda: The Wind Waker HD, come era lecito aspettarsi, non è cambiata e narra la storia di un giovane Link che abita assieme a sua nonna e a sua sorella minore Aril sull’isola di Taura conducendo una vita tranquilla e spensierata. Il giorno del suo compleanno, tuttavia, un grosso rapace appare sull’isola inseguito da una nave pirata intenta a liberare il capitano Dazel dalle grinfie del mostro. Con un colpo di catapulta ben assestato l’uccellaccio cade ma nel tentativo di fuggire lascia cadere Dazel ma rapisce Aril al suo posto costringendo Link a partire per un avventura epocale alla volta della dimora del mostro che nasconderà segreti molto più oscuri di quanto si potesse pensare. L’incipit della trama, per quanto semplice possa apparire, si dimostra efficace e ed appassionante, come solo un gioco della saga di Zelda sa essere e si svilupperà in un plot godibile e intrigante, con qualche colpo di scena che sicuramente vi lascerà piacevolmente stupiti. Nell’interesse di mantenere intatto tutto il piacere dell’esplorazione e della scoperta, vero punto cardine di ogni capitolo della serie che si rispetti, non vi riveleremo nient’altro sulla trama e passeremo, invece, ad analizzare la struttura del gioco.
In giro per l’Oceano…su una barca parlante?
Contrariamente a quanto visto in Ocarina of Time, ad esempio, in cui territori pianeggianti, vaste praterie in cui scorrazzare a cavallo di Epona, grossi castelli che svettano su alte colline, il setting di questo The Wind Waker è totalmente differente. Dopo una serie di avvenimenti che non vi stiamo a raccontare, infatti, il nostro prode e coraggioso Link incontrerà Re Drakar, una vera e propria barca a vela parlante che lo accompagnerà per tutta la durata della sua epopea. La scelta di inserire una barca a vela come mezzo di trasporto al posto di Epona è dettata proprio dall’ambientazione ultilizzata per questo capitolo in cui, fin da subito, ci troveremo ad esplorare un oceano azzurro, sconfinato e costellato di isolette, navi, torri di osservazione e numerossisimi dungeon da esplorare liberamente. La trama del gioco, infatti, non obbligherà mai il giocatore a seguire un percorso preciso ma, anzi, gli lascerà totale libertà di scegliere quali parti del mondo di gioco visitare e quando farlo. Una volta scelta la propria destinazione, scatenati i venti che ci permetteranno di raggiungerla tramite la Bacchetta del Vento che da il nome al gioco, ci troveremo immersi in luoghi sempre diversi con elementi caratterizzanti studiati alla perfezione, personaggi credibili e coerenti col paesaggio in cui sono immessi e dialoghi piacevoli e divertenti, il tutto nell’ottica di rendere il mondo di The Wind Waker il più vivo e pulsante possibile. Anche dal punto di vista dei combattimenti il lavoro di Nintendo si dimostra solido e galvanizzante in quanto tramite l’interfaccia semplice ed intuitiva di cui disporremo a schermo ci sarà semplice capire le meccaniche alla base degli scontri che si tradurranno in coreografiche lotte coi nemici comuni o coi giganteschi boss di fine dungeon. Tante le mosse e gli attacchi a disposizione del nostro eroe in verde tra cui affondi, fendenti, colpi in salto, parate e altro ancora ma l’elemento che stupisce è la varietà degli strumenti offerti dal titolo che serviranno sia per risolvere gli innumerevoli enigmi ambientali di difficoltà sempre crescente ma mai proibitiva sia per affrontare in combattimento i propri avversari. Tra i tanti citiamo l’immortale boomerang, capace di selezionare fino a 5 nemici per poi colpirli in rapida successione, il rampino che potrà colpire i nemici alla media distanza e stordirli o aiutarci a superare ostacoli altrimenti insormontabili o anche le immancabili bombe. Insomma un gioco in cui la cura per i particolari riposta dagli sviluppatori in ogni aspetto salta all’occhio fin dai primissimi minuti di gioco.
The Wind Waker in Alta Definizione
La principale novità introdotta da questo remake di The Wind Waker, se non si tiene conto di alcune limature al gameplay e al livello di difficoltà generale, è sicuramente la veste grafica completamente ripensata nell’ottica dell’alta definizione. Dal momento esatto in cui premeremo start nel menù principale, infatti, verremo catapultati in un mondo che è una vera gioia per gli occhi, interamente realizzato in Cell-Shading ma impreziosito da colori accesissimi e vividi come non mai e da una direzione artistica da applausi. Ulteriore nota di merito va sicuramente alla realizzazione dei boss di fine livello che si dimostrano grandissimi, disegnati con maestria e dotati di pattern d’attacco sempre differenti che metteranno alla prova le abilità di tutti i videogiocatori che si cimenteranno con questo capitolo delle avventure di Link. Ottimo lavoro svolto anche con l’implementazione del GamePad di WiiU che garantisce non solo una lettura più facile delle mappe e un’organizzazione più immediata dell’inventario ma permette anche di prendere la mira con più facilità grazie al giroscopio integrato e, addirittura, di giocare l’intero gioco anche solo sullo schermo accessorio del controller con risultati ugualmente brillanti e soddisfacenti. Eccellenti, nemmeno a dirlo, anche gli effetti sonori tipici della serie e l’ epica e coinvolgente soundtrack che abbiamo imparato ad amare negli anni.
- Impatto grafico da urlo.
- Si tratta della riedizione di uno dei capitoli più amati della serie.
- Struttura di gioco solidissima e ricca di contenuti.
- Ci si perde tra le onde di uno degli oceani più belli mai visti in un videogioco.
- Non vorrete più staccarvene.
- Non ce ne vengono in mente altri. Davvero.
Questa riedizione in HD di The Legend of Zelda: The Wind Waker è un vero e proprio tributo al materiale originale uscito su GameCube nel lontano 2003 che farà sicuramente la gioia di tutti i videogiocatori, siano essi fan della saga o meno. La struttura di gioco solida ed appagante, un comparto grafico strepitoso dotato di colori accesissimi, le decine e decine di ore di gioco garantite dalla possibilità di esplorare liberamente tutto il vastissimo oceano che fa da sfondo alle avventure del prode Link delineano un prodotto realizzato con cura e confezionato con amore verso il brand e tutti i suoi appassionati. Ritornando alla domanda iniziale, questo The Legend of Zelda: The Wind Waker HD è un capolavoro? Assolutamente sì. Se cercavate un motivo per poter acquistare un Nintendo Wii U beh, eccovelo servito.