Un gioco di guida rivoluzionato. Basteranno le innumerevoli novità a renderlo il miglior gioco di guida dell'anno?
Definire Wild Run come “il The Crew divertente”, durante l’editoriale dedicato alla sua beta, non era un semplice modo per lanciare una frecciatina al gioco di guida open world di Ivory Tower, tutt’altro. È stato il modo migliore per congratularsi con il team per aver a dir poco stravolto il gioco uscito originariamente a fine 2014.
Il concept di The Crew è semplicemente unico. È classico nei giochi di guida arcade avere delle ambientazioni fittizie, oppure reali, ma comunque di dimensioni limitate, in questo caso il parco giochi sono gli interi Stati Uniti. Se il concept merita una menzione speciale ancora oggi, come scritto nella recensione originale, il resto funzionava poco o male. Tecnicamente arretrato, auto ingestibili e fisica frustrante. Insomma, il coast to coast era tutt’altro che divertente.
Ad un anno dall’uscita di The Crew, Ivory Tower e ubisoft hanno trovato un modo per rilanciare il titolo e lo fanno in grande. Vista la “rivoluzione” che Wild Run porta con sé, parlerò dell’espansione tenendo in considerazione il pacchetto completo, con quindi la nuova grafica, fisica e controllo dei veicoli, miglioramenti disponibili per tutti via patch per chi ha il gioco originale.
Se avete giocato a The Crew vi ricorderete come l’incipit della trama fosse cupo e serioso. Avevamo infatti assistito in prima persona alla morte di nostro fratello, assassinato dal capo dei 5-10, banda di cui faceva parte. Veniamo incolpati dello stesso omicidio, accusa che ci ha fatto passare cinque anni dietro le sbarre. Scagionati, dovremo lavorare sotto copertura per la polizia in modo da arrivare al vero colpevole ed incastrarlo.
Tutta questa serietà viene completamente lavata via con Wild Run. Il centro di tutto è il Summit. Un festival ricorrente ogni mese dove musica, colori sgargianti e velocità la fanno da protagonisti. L’atmosfera cambia radicalmente quindi, risultando molto più allegra e vivace.
Come detto, il Summit è mensile e si basa su date reali, non di gioco. Per esempio, l’evento di novembre si è svolto dal 23 al 29. Prima di prendere parte al festival vero e proprio dovremo partecipare a delle gare di qualificazione, che basta semplicemente completare. Fatto ciò avremo accesso al Summit, dove, entro la fine di esso, possiamo completare le gare presenti e scalare la classifica. Infatti, gli eventi proposti da Wild Run si basano proprio sullo scalare la piramide globale dei migliori giocatori.
A gara completata verremo inseriti in classifica per quel singolo evento, la somma dei punti ottenuti in ogni competizione determinerà poi la posizione nel mondo. Quindi, più che sfidare in un testa a testa l’IA o un altro giocatore, si tratta di ottenere il miglior tempo, oppure punteggio. Finito il Summit, verremo premiati in base ai nostri risultati, più siamo in alto nella classifica e più avremo la possibilità di vincere delle rarità, come un auto da aggiungere al nostro garage, oppure un potenziamento unico.
Proprio per la scelta di basare il Summit sullo scalare le classifiche, non è detto che tutti ne vengano rapiti. Anche le nuove gare sono basate su questo concetto. Oltre alle moto, troviamo tre nuove tipologie di veicolo che di conseguenza rappresentano le nuove competizioni. Drift, Dragster e Monster Truck.
Le derapate sono tornate di moda ultimamente, in The Crew il gameplay cambia radicalmente quando gareggiamo in queste competizioni. Basterà una lieve sterzata che la macchina si porterà di lato per far iniziare il contatore a segnare punti. Quindi piuttosto che sfruttare la manovrabilità base del gioco, qui ne viene impostata una dedicata. Il problema è che è fin troppo “saponetta”, è semplicemente esagerato il modo in cui l’auto scivola sull’asfalto.
Anche le gare dragster mancavano da qualche anno nei giochi di guida. Anche qui, abbiamo un gameplay dedicato, che ricorda quello visto nei Need for Speed con gli Sparo, in particolare in Pro Street. La fase che precede la partenza ci vede scaldare le gomme, dovendo far arrivare il puntatore nella zona perfetta. Fatto questo, dovremo partire esattamente al verde per poi dedicarci a cambiare marcia senza far andare su di giri il motore. Tutte queste azioni di precisione ci permettono di risparmiare secondi preziosi e quindi di segnare tempi migliori.
Monster truck è quella che sulla carta potrebbe sembrare la modalità più divertente, purtroppo non è così. Ci ritroviamo in un’arena a raccogliere punti, niente auto da demolire o autobus da sfasciare. Ciccio Valenti non approva, peccato.
Come scritto in apertura, Wild Run non si porta dietro solo il festival e le nuove modalità, ma una serie di migliorie che davvero rivoluzionano l’intero gioco. The Crew era davvero frustrante, tenere l’auto sulla strada era complesso a causa di un perenne “effetto saponetta” che portava il veicolo a scivolare sull’asfalto appena si sterzava. Uniamo questo ad una fisica da mani nei capelli ed il risultato era un’esperienza poco divertente.
Ciò che rende Wild Run “il The Crew divertente” sono proprio gli aggiustamenti a queste criticità. La maneggevolezza è cambiata radicalmente con le vetture che risultano più pesanti, rimangono sull’asfalto con un feedback generale migliore. Anche la fisica si lava di quel fastidioso “effetto flipper” che si aveva quando semplicemente sfioravamo un elemento dello scenario. Anche se mi è capitato di venir sbalzato metri indietro, o in aria, dopo aver toccato un auto o un elemento dello scenario, problema che si porta dietro dall’uscita originale.
Un’altra criticità, seppur secondaria rispetto ai problemi sopra elencati, era il vecchiume generale dell’aspetto visivo, che non rendeva il gioco un titolo moderno. Fate tabula rasa, dimenticatevi ciò che avete visto lo scorso anno. Il salto tecnico è eccezionale e non fatica a rivaleggiare con gli ultimi racing game usciti, come il recente Need for Speed. Il primo impatto è semplicemente sconvolgente, chi ha giocato The Crew all’uscita dovrebbe rigiocare il titolo con la nuova patch, per rendersi conto del notevole cambiamento. Lo si nota già dall’inseguimento iniziale, i colori, la densità dell’erba e della vegetazione rendono i primi istanti di gioco memorabili.
The Crew Wild Run è uno dei giochi di guida più divertenti e appaganti dell’anno. Mi riferisco al nuovo The Crew, quello che sarebbe dovuto essere già al lancio lo scorso anno. Per una volta, lasciate perdere il voto finale e valutate l’acquisto dando voi stessi un peso personale ai pro e contro, ma soprattutto se avete o meno il gioco originale.
Nel primo caso, il consiglio è quello di rigiocarlo, o comunque di continuarlo con la nuova patch, lo ritroverete profondamente cambiato. Nel caso in cui ne veniate rapiti, considerate l’acquisto di Wild Run, nel momento in cui amate scalare le classifiche mondiali. Tenendo comunque conto di un prezzo non proprio accessibile (29.99€). Nel caso non abbiate The Crew, il pacchetto completo con incluso anche Wild Run è assolutamente consigliato.