Abbiamo volteggiato insieme all'Uomo Ragno per la Grande Mela, abbiamo visto...
Spider-Man è un’icona. Milioni di fan sparsi per tutto il mondo, più di 120.000 copie del fumetto vendute al mese, il simpatico arrampica muri di quartiere, creato dalla mente geniale di Stan Lee e dalla matita di Steve Ditko, è diventato un prodotto cross mediale. Ma di questo ne abbiamo già parlato nel nostro speciale. Oggi vogliamo parlarvi del nuovo videogioco prodotto da Activision e basato sull’Uomo Ragno: The Amazing Spider-Man 2.
La trama del nuovo gioco targato Beenox, come il predecessore, si discosta dagli avvenimenti dell’omonimo film. Anche se, a differenza del precedente titolo, percorre una linea temporale più ampia, andando a narrare – con estrema efficacia e velocità – eventi antecedenti e successivi alla pellicola di Marc Webb. Per non far incorrere il lettore in spiacevoli spoiler (sia riguardanti il film sia il videogioco) eviteremo di parlare della trama che comunque avrà inizio subito dopo gli eventi narrati nel precedente videogioco. Una volta avviato verremo introdotti in un tutorial – implementato ottimamente nel contesto narrativo – dove verranno spiegati tutti i comandi per padroneggiare il nostro Spidey. Novità importante è quella relativa allo sparare le nostre fidate ragnatele.
In The Amazing Spider-Man 2 potremo lanciare il nostro fluido solo se intorno a noi avremo degli appigli. Una novità importante che va di fatto a eliminare uno dei principali difetti del predecessore. Per volteggiare tra i palazzi potremo usufruire dei due dorsali in base alla direzione che vorremo prendere. Il tutto, grazie anche al sistema di aggancio e allo scatto del ragno (già presente nel precedente titolo) rende l’esplorazione di New York veramente gradevole; più di una volta ci siamo lasciati prendere dal gironzolare senza meta e abbiamo gradito questo nuovo sistema molto più dinamico e simile a quello che vediamo nei film.
Il gioco è un open world dove sarà il giocatore a decidere dove andare e quello che fare. E il da farsi è davvero elevato. Gli sviluppatori hanno strutturato la trama principale in 14 missioni che, al loro interno, contengono delle missioni secondarie e delle vere e proprie sotto trame. Prima di affrontare la missione principale, infatti, potremo accettare e portare a termine le numerose quest secondarie. Tra queste troviamo quelle che aiuteranno a completare il gioco al 100%. Come le sfide corsa, dove dovremo passare in tutti i cerchi entro il tempo limite (ricorda le sfide planata di Batman Arkham City), le indagini fotografiche dove dovremo andare a scattare delle foto. Poi ci sono le missioni secondarie che appariranno in maniera random sulla mappa come: incendio, crimini vari, salvataggio, inseguimento. Tutte missioni dove dovremo sconfiggere nemici o salvare civili. Queste quest, forse, peccano soltanto di originalità: infatti, dopo averne completate 4-5 saranno pressoché tutte uguali. Completare o meno queste missioni influirà sul nostro livello di eroismo che potrà aumentare in caso di completamento delle missioni o diminuire nel qual caso falliremo o non affronteremo una determinata missione. Avere un buon livello di eroismo servirà a tenere alla larga le ingiurie del nostro caro amico J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle. Nelle missioni principali e in quelle secondarie avremo modo di incontrare tantissimi nemici e personaggi dell’universo dell’Uomo Ragno. Da Fisk a Carnage, da Felicia a Kraven.
Chicca che noi della redazione abbiamo apprezzato particolarmente è la presenza di Stan Lee nel gioco. Il buon vecchio Stan, infatti, sarà il proprietario della “Comic Stand”, una fumetteria dove sarà possibile entrare – nei panni di Peter Parker – per leggere i fumetti (che raccoglieremo con le classiche pagine in giro per NYC), guardare la biografia dei personaggi (che troveremo sotto forma di statuette nel negozio) e giocare all’arcade. In questa modalità non dovremo far altro che affrontare i nemici in 12 ondate, di difficoltà crescente. I combattimenti strizzano l’occhio al fantastico combat system di Rocksteady con un tasto per picchiare i nemici, un altro per contrattaccare e un ultimo per sparare le nostre ragnatele e bloccare i nemici. Un sistema di combattimento immediato e piacevole da usare. Non mancheranno gli approcci stealth, dove tramite la pressione di un tasto potremo mandare ko – avviando uno script – i nemici. Inoltre, qualora verremo colpiti, potremo curarci tramite la pressione del tasto giù nella croce direzionale. Il Comic Stand non è l’unico edificio disponibile, un altro importante luogo dove entrare – infatti – è la casa di Zia May.
Qui, sempre nei panni di Peter, potremo accedere nella nostra camera dove rigiocare le missioni già fatte e cambiarci il costume. I quali saranno diversi. Questa volta non cambia solo l’estetica ma – ogni costume – avrà una propria serie di livelli. Aumentando il livello del costume percepiremo bonus come attacchi critici, velocità, etc. Una buona motivazione per usare e variare tutti i costumi e non relegarli a una semplice chicca estetica.
Altra novità implementata è quella dei dialoghi. Ogni qualvolta ci troveremo a parlare con un personaggio importante ci si apriranno delle scelte di dialogo. Novità interessante ma non sfruttata. Infatti la nostra scelta andrà a influire solamente sull’ordine in cui li effettueremo. Una feature che, così com’è, reputiamo abbastanza ininfluente ai fini del gameplay. I collezionabili, anche in The Amazing Spider-Man 2, non potevano mancare. Ancora una volta diversi: dalle pagine di fumetto sparse per la Grande Mela, alle prove audio e alle foto che – durante le missioni principali – J.J. ci commissionerà.
Il comparto tecnico del gioco, ottimo anche se non eccelle, riesce a regalare un’esperienza fluida sia nei combattimenti che nell’esplorazione di New York. L’IA dei nemici è relativamente bassa e non offre un tasso di sfida elevato nemmeno a difficile. Le lacune si notano di più se approcceremo un combattimento in maniera stealth, dove potremo scivolare senza problemi di sorta dietro agli ignari nemici. Il comparto grafico è buono e offre una NYC ben caratterizzata così come i vari costumi di Spider-Man. Grande pecca, secondo noi, è quella dei visi dei personaggi principali. Da Peter Parker a Harry Osborn, i personaggi del videogioco sono anni luce lontani dalle controparti reali. Avremmo apprezzato di più una somiglianza con Andrew Garfield e soci. Il comparto sonoro buono, con musiche riprese dal cinecomics che riescono a intrattenere. Peccato per il doppiaggio: voci non uguali a quelle del film con toni molte volte sbagliati. Si poteva fare decisamente meglio.
The Amazing Spider-Man 2 è un ottimo prodotto che rimane fedele al film nonostante implementi parecchie novità. Ottimo il sistema di combattimento così come quello di volteggio, che rende veramente godibili le fasi esplorative. Peccato solamente per un doppiaggio non all'altezza e la non somiglianza con gli attori dell'omonimo film. Un gioco adatto sia agli amanti dell'Uomo Ragno sia a chi cerca un gioco divertente e dall'ottimo comparto tecnico.