L'attesa per StarCraft II: Legacy of The Void è finita e viene ripagata, ecco finalmente la conclusione!
C’erano una volta tre razze diverse tra loro, i Terran, con il desiderio di conoscenza, gli Zerg, con la brama di distruggere e conquistare e infine i Protoss, gli esseri più nobili ed evoluti delle tre specie. In StarCraft II: Legacy of The Void, l’espansione che fornisce la conclusione delle vicende, abbiamo modo di conoscere un po’ più da vicino questa razza, la quale ci accompagnerà in un viaggio fantastico ai confini dell’universo. Blizzard è riuscita infatti a creare una storia meravigliosa ed è stata in grado di concluderla al meglio.
Fin dal primo istante veniamo catapultati nella mischia senza fermarci un secondo, nel vivo dell’azione. Il protagonista di questa espansione è Artanis, leader gerarca dell’alleanza Protoss, il quale proverà con tutte le sue forze a riconquistare il pianeta natale Aiur, ostacolato sia dagli Zerg che dal terribile Amon. Durante il corso dell’avventura, che ci accompagna per un buon numero di ore, possiamo notare più volte l’eleganza del popolo di Artanis, dall’organizzazione, alla politica fino ad arrivare alle armature e ornamenti, il tutto reso in modo splendido e visivamente piacevole. Le svariate missioni disponibili nella campagna variano e non sono tutte uguali, in alcune dobbiamo saper dosare bene la strategia e dunque abbiamo bisogno di conoscere un po’ di più le unità Protoss per poterle schierare al meglio per poi avanzare verso l’obiettivo. In altre missioni invece potrebbe anche bastare molto banalmente la formazione di un grosso esercito formato casualmente e scaraventarlo verso i nemici.
La nostra battaglia verso la riconquista di Aiur ci condurrà in un lungo viaggio che ci farà volare per il cosmo a bordo dell’antichissima Lancia di Adun, la quale ci procura non solo una base stabile per organizzarsi sul da farsi, ma anche un mezzo di trasporto dalla potenza inaudita. Prima di ogni missione si ha la possibilità di consultare varie stanze all’interno della nave al fine di essere pronti all’imminente missione. Ad esempio, nel concilio di guerra abbiamo la possibilità di scegliere quali unità vogliamo schierare in battaglia ed escluderne altre in base alle nostre preferenze e alle loro caratteristiche. Dunque possiamo decidere fin dal principio in che modo agire scegliendo il guerriero più adatto, affiancando altri tipi di unità altrettanto validi. Nel nucleo Solare invece possiamo assegnare i poteri della Lancia da poter usare direttamente sul campo in modo da agevolarci ogni tanto durante gli scontri, ma anche assegnando delle abilità passive che risultano molto utili. Infine non ci resta che dirigerci al ponte, luogo dove possiamo procedere con la missione corrente o effettuare un viaggio tra le stelle disponibili. Inoltre, naturalmente, vi è anche una sezione per rigiocare le missioni precedenti o riguardare filmati. A bordo della lancia inoltre vi sono moltissimi dialoghi da poter ascoltare tra il nostro eroe Artanis e alcuni membri, come ad esempio il mastro di fase
Nonostante il volto di Legacy of The Void sia il grande Artanis, la storia viene spesso raccontata attraverso gli occhi dell’intero popolo dei Protoss, tutti uniti verso un unico obiettivo, tralasciando ogni divergenza. Oltre a ciò, viaggio dopo viaggio, è stato reso molto bene il cambiamento che avviene in Artanis, mutando cosi il suo modo di pensare e rendendolo un essere migliore e molto più aperto.
In StarCraft II: Legacy of The Void è stata anche aggiunta la modalità cooperativa nella quale il giocatore può, insieme a uno o più amici, giocare alcune missioni con obiettivi specifici scegliendo prima un proprio generale, il quale offre determinate unità ed abilità. Oltre a ciò vi è la nuova modalità Arconte, nella quale due giocatori possono controllare la stessa fazione, dividendosi i compiti, ottimizzando i tempi e agevolando la gestione del tutto. Il gameplay, nonostante la sua complessità, risulta molto divertente e rilassante una volta che si ha preso la mano. Lo stesso discorso vale naturalmente anche per il multiplayer online, lo stesso di sempre per StarCraft II escludendo alcune piccole modifiche che velocizzano il match. Nel multigiocatore quindi ci troveremo leggermente spaesati nelle prime partite, ma in seguito dopo averne compreso le meccaniche è possibile giocare e divertirsi senza problemi.
Dal punto di vista del comparto tecnico StarCraft II: Legacy of The Void si comporta molto bene, nonostante l’età che avanza. Una delle cose migliori che l’espansione ha da offrire sono senza dubbi le cutscene, le quali sono curate fino al minimo dettaglio e talvolta riescono ad imbambolarti davanti allo schermo. Tutto questo accompagnato dal comparto sonoro, anch’esso molto curato e che riesce a chiudere il cerchio rendendo il tutto molto gradevole sia alla vista che all’udito. I dettagli dunque riescono a farsi catturare dagli occhi molto bene e tutto ciò contribuisce a rendere molto piacevole l’esperienza di gioco. Detto ciò Legacy of the Void si rivela una brillante conclusione per una saga del calibro di StarCraft, con una trama altrettanto fantastica e scritta nel migliore dei modi, il tutto affiancato da un ottimo comparto tecnico che chiude il ciclo e rende StarCraft II: Legacy of The Void un titolo meraviglioso.
StarCraft II: Legacy of The Void si rivela dunque una bellissima conclusione per la saga, con una trama affascinante e ben scritta, ricca di personaggi fantastici e con un ottimo comparto tecnico che riesce ad accompagnare il tutto in maniera impeccabile. Anche se in alcune missioni potrebbe venire meno l'uso della strategia, Legacy of The Void rimane comunque un titolo validissimo riuscendo ad offrire moltissimo al giocatore.