Nelle precedenti occasioni Space Colony non era riuscito ad affermare il proprio potenziale. È arrivata la svolta decisiva?
Solo qualche settimana fa, abbiamo pubblicato sul nostro sito una corposa intervista con protagonisti i ragazzi di Firefly Studios. Mediante le risposte fornite da Marta Zampollo, PR Officer dello studio di sviluppo inglese, abbiamo avuto l’occasione di fare luce sul passato, presente e futuro del team. Ci siamo poi focalizzati sulla versione Steam di Space Colony, titolo gestionale uscito originariamente nel lontano 2003. Questo era stato poi riproposto in una salsa aggiornata nel 2012.
Tre anni dopo arriviamo a questa terza rivisitazione, probabilmente definitiva, che – oltre ad offrire una campagna nuova di zecca – presenta delle feature esclusive per la piattaforma Steam. Qual è la motivazione che ha portato Firefly Studios ha riproporre nuovamente questa produzione? Scoprite questo ed altro nella nostra intervista. Se avete intenzione di sapere cosa ne pensiamo e come abbiamo valutato Space Colony: Steam Edition, continuate la lettura della nostra recensione!
Oramai è un’abitudine quella di assistere all’uscita di una rimasterizzazione. In molti, non stanno apprezzando questa nuova politica, perché portati a pensare che si tratti di una strategia per arruffare ancora qualche soldo in più su produzioni che avevano già detto la loro in passato. Nel caso di Space Colony la situazione è diversa. L’uscita del titolo era passata un tantino inosservata, tanto da spingere gli sviluppatori a riprenderla in mano per concedergli non una seconda chance, bensì una terza. Un’uscita quindi apprezzata da tutti noi di Kingdomgame.it. Cercheremo, però, di parlarne in maniera inedita, considerando che è presente una nuova campagna single player e tante altre feature, assenti nelle precedenti versioni.
Come riporta la sua denominazione, siamo alle prese con un compito assai arduo; quello di gestire una colonia spaziale e – di conseguenza – tutti i suoi coloni. Nell’arco dell’avventura i protagonisti dovranno rispondere adeguatamente per mantenere attive le funzioni della base e per soddisfare i propri bisogni. Space Colony è, infatti, un videogame strategico e gestionale. Perché, se da una parte, si deve necessariamente potenziare la base e coordinare le diverse mansioni dell’equipaggio di coloni, dall’altra si deve dedicare un’assoluta attenzione verso il soddisfacimento dei bisogni di questi ultimi.
Sì avete capito bene, dai bisogni di prima necessità, utili per la sopravvivenza, a tutti gli altri bisogni secondari (l’igiene personale, il divertimento, la socializzazione etc) per mantenere in buono stato l’umore dell’equipaggio. Alla fine tutto il sistema di gioco, ruota attorno a questa componente. Un buon umore, porta i coloni a essere più produttivi e disposti a portare a termine le proprie attività lavorative e questo per un quantitativo di ore superiore. Trascurare uno o più coloni, porterà essi ad essere più svogliati nello svolgere i propri incarichi e se la situazione peggiorerà ulteriormente, si potrebbe rischiare addirittura di perderlo! E fidatevi che non è assolutamente facile gestire tutto l’apparato, difatti si deve agire con una certa accortezza ed organizzazione per far sì che tutto vada per il meglio. Anche perché un altro “problema“ sarà caratterizzato dall’impiego di tutti i coloni.
I bisogni sono gli stessi (anche se alcuni di loro hanno delle preferenze per un preciso bisogno segnalato da una stella dorata), ma ciò che li differenzia maggiormente sono le abilità di ognuno. Non tutti sono capaci di utilizzare un certo tipo di macchinario. Ad esempio un colono potrebbe essere predisposto per lavorare alla pollicoltura, altri, invece, potrebbero essere indicati per gestire le mansioni interne alla base, come il controllo dei valori dell’energia e la disponibilità dell’ossigeno. Insomma, ognuno deve essere disposto per ciò che sa fare, così da essere produttivo su tutti i fronti. Ma non tutto è perduto. Questo perché ci sarà poi l’occasione di istruire i propri coloni mediante una biblioteca – pratica più lenta, ma meno dispendiosa in materia di denaro – e /o con un modulo d’istruzione (una sorta di poltrona iper tecnologica), decisamente più rapido, ma estremamente costoso. La formula di gioco, quindi, anche se leggermente datata è stata in grado di coinvolgerci e a farci spendere beatamente tante ore di gioco e di conseguente divertimento.
La longevità del titolo è davvero immensa. Si divide, infatti, tra le missioni della trama principale e un’altra modalità, preferibilmente da affrontare una volta finita la prima, dove prendere parte a diverse missioni. Queste sono varie e divertenti, e sono caratterizzate anche da una diversa difficoltà. Su questo punto, Firefly Studios ci ha lavorato moltissimo. Per rendere il gioco più appetibile e adatto a tutte le esigenze, il team ha pensato bene di ridefinire i tre livelli di difficoltà: i classici basso, medio ed alto. In questo modo tutti, nessuno escluso, possono vivere al meglio la propria sessione di gioco, regolando il tutto in base alle proprie capacità. Inoltre, il servizio di suggerimenti e quello aiuti (presente nel menu), dà modo ai giocatori di documentarsi su tutto ciò che c’è da sapere sui numerosi elementi di gioco ed eliminare in questo modo ogni dubbio. Certo, prima di immergerci nell’avventura è stato disposto un tutorial, che però a conti fatti risulta essere alquanto precario e insufficiente per sapere completamente le meccaniche del gioco. Ci vorrà quindi tanta pratica e dedizione per padroneggiare il tutto.
Sul livello grafico, è stato fatto un buonissimo lavoro. L’impatto visivo sulle strutture e gli ambienti è minimale e grazioso. Il movimento dei coloni, però, risulta datato e un tantino fastidioso da vedere. Gli elementi a schermo sono numerosi e il tutto gira tranquillamente e senza problemi. Ci è piaciuto tantissimo il lavoro di trasposizione del gioco e non ci capacitiamo di come questa produzione non sia riuscita in passato a ritagliarsi il proprio spazio.
Gli amanti dei videogiochi di genere strategico e/o gestionale, potranno trovare in Space Colony: Steam Edition un grandissimo videogioco con tre componenti: divertimento, competizione e varietà. Il tutto sarà in grado di portarvi via numerose ore di gioco e ciò varierà a seconda della vostra abilità e della difficoltà impostata. A questo bisogna aggiungere la modalità Steam Workshop che rappresenta una gradita novità; questa darà la possibilità ai giocatori di creare nuove mappe e missioni, mediante l’editor messo a disposizione. Il tutto, poi, è tradotto completamente in italiano. Le musiche e gli effetti sonori sono gli stessi della versione originale. In conclusione, c’è da sottolineare la tanta carne al fuoco! Space Colony: Steam Edition è un videogioco divertente, ostico (a seconda della difficoltà) e vario. Brava Firefly Studios!
Quando si lancia sul mercato una produzione, non è detto che questa venga ripagata anche se di qualità. A meno che non si tratti di una produzione già conosciuta, è difficile che il primo impatto commerciale sia fin da subito positivo. Nonostante sia stata apprezzata a suo tempo dal pubblico e dalla stampa specializzata, il risultato a livello di vendite non fu talmente significativo. Nel 2015 ecco arrivare Space Colony: Steam Edition con una campagna single player inedita, una feature unica come lo Steam Workshop per la condivisione di mappe e modalità personalizzate e un ribilanciamento della difficoltà facile, allo scopo di immergere nell'avventura anche coloro che sono alla prima esperienza. Un lavoro accurato e davvero ottimo! L'homour che è in grado di trasmettere il titolo, poi, rende l'esperienza ancora più piacevole da portare avanti. Infine il prezzo ufficiale di 14,99 euro, dovrebbe rappresentare un incentivo per non farsi scappare questa nuova riproposizione.