Crytek porta il suo ultimo lavoro anche su PC, e come da aspettative, si tratta di un'altra meraviglia tecnica.
Pensato e presentato originariamente all’E3 2010 come un titolo Kinect per Xbox 360, e superato il parto travagliato che lo ha portato al suo debutto su Xbox One, il gioco di Crytek fa finalmente il suo debutto anche su PC via Steam. Inutile dirlo, quando un gioco Crytek arriva su PC è sempre un avvento per i PC Gamer. Ryse, come Crysis 3, è stato realizzato grazie al famoso motore “CryEngine 3” che garantisce al titolo una grafica mozzafiato. Ma un gioco non può essere solo pura grafica e tecnica, dunque oggi analizzeremo Ryse passo per passo partendo, prima di tutto, dalla sua trama.
Ryse è ambientato nell’antica Roma ai tempi di Nerone, ma oltre il setting il gioco ha ben poco di filologico, in quanto si tratta di una storia puramente inventata. La Roma di Crytek è profondamente scossa dalla corruzione dei regnanti e la stessa città, in generale, ha ormai perso le sue virtù originali. In questa stessa Roma, ormai nel suo più imminente declino, un centurione si distinguerà tra tutti, Marius, il figlio di Roma. Il gioco narrerà quindi la sua trasformazione da semplice centurione a vero Giustiziere di Roma. La trama di Ryse, non è profonda ed incisiva come altre, tuttavia rimane intrigante e sotto certi aspetti misteriosa, anche grazie alla presenza di alcune divinità che fanno la loro comparsa durante il corso del gioco. Sulla questione Non-Filologicità del titolo, ci sarebbe davvero molto da dire, tuttavia crediamo che questo abbia reso il titolo di Crytek più interessante sotto un certo punto di vista, anche se non si può ignorare chi potrebbe pensarla diversamente…
Ma passiamo ad analizzare il gioco in se e per se cominciando a parlare del sistema di combattimento. Ryse: Son of Rome è in grado di offrire combattimenti tanto epici quanto spettacolari grazie a delle violentissime esecuzioni da fare sui nostri nemici in fin di vita. Quando si affronta un combattimento, bisogna tener conto di poche cose: attaccare, rompere la difesa, parare e schivare. Tutte le basi sono presentate in un ottimo tutorial che ci accompagna fin dalla prima missione per terminare con la seconda, dove Marius si allenerà col padre e dove il giocatore, invece, imparerà le basi del sistema di combattimento che dovrà applicare con più astuzia nel corso del gioco.
Altro aspetto del sistema di combattimento è la modalità “furia” che si ricarica combattendo e che, una volta attivata, renderà Marius incredibilmente potente, permettendoci di affrontare le situazioni più impegnative con meno difficoltà. Da non sottovalutare l’importanza delle esecuzioni sui nemici, infatti queste non si limitano a dilettare il giocatore, ma riuscire ad eseguirne una è fondamentale ai fini del combattimento e delle ricompense che ne conseguono. A seconda della nostra combo e a seconda del tempismo con cui vengono eseguite le esecuzioni, si riceverà esperienza bonus, si recupererà la barra della vita o della furia più velocemente, o ancora, si infliggerà danno extra, a seconda del “perk” scelto. Infatti, il giocatore può scegliere delle abilità da sostituire rapidamente in qualsiasi momento durante il combattimento, proprio per recuperare più velocemente salute o furia, oppure per guadagnare più velocemente esperienza o infliggere più danno.
Salendo di livello e sterminando i propri avversari si guadagnano punti valore, spendibili per potenziare Marius nei suoi vari attributi (resistenza, barra della vita/furia ecc…), oppure sbloccando nuove spettacolari esecuzioni e tanto altro.
I punti valore sono considerabili come “valuta” interna al gioco, che servirà esclusivamente a potenziarci, sbloccare nuove mosse o nuovi equipaggiamenti per il multigiocatore (di cui parleremo a breve). In generale, concludendo questo paragrafo, il sistema di combattimento di Ryse è “povero”, ma comunque funziona e nel suo essere “elementare” riesce a rendere in maniera molto efficace, intrattenendo il giocatore che difficilmente riuscirà ad annoiarsi.
La modalità multigiocatore di Ryse: Son of Rome, nota anche come modalità Gladiatore, si basa su una cooperazione a due giocatori, i quali dovranno affrontare ondate di nemici via via più difficili combattendo spalla a spalla e superando le diverse insidie di ogni arena. Ognuna di esse ha infatti i suoi tratti caratteristici e le sue sfide da affrontare, in questo modo il giocatore non avrà la sensazione di star facendo la stessa identica cosa ma su scenari diversi.
Ma un’arena di tutto rispetto vuole il suo gladiatore, ragion per cui, Crytek ha ben pensato di dare la possibilità di sbloccare vari pezzi di armatura e potenziare il proprio gladiatore, rendendolo quanto più unico possibile. Durante tutto il gioco, sarà quindi possibile spendere il proprio oro per acquistare nuovi equipaggiamenti, spade e armature attraverso dei “pacchetti” oppure per acquistare dei “boost” che potenziano temporaneamente il nostro gladiatore nel corso della partita.
Ma come guadagnare oro? Sostanzialmente, giocando nell’arena e riuscendo a superare le varie sfide, sarà possibile guadagnare oro. A tal proposito, la “folla” giocherà un ruolo fondamentale. È appunto il pubblico quello che ci permetterà di guadagnare quanto più oro possibile, ed il pubblico, si sa, è molto esigente, quindi è cruciale che il giocatore non perda un singolo secondo, tenendosi in costante combattimento oppure facendosi acclamare dalla folla stessa utilizzando l’apposito tasto. Siate violenti, sanguinari, e dimostratevi degni combattenti… solo in questo modo riuscirete ad uscire dall’arena come veri vincitori, e l’Oro sarà sufficiente per permettervi nuovi equipaggiamenti.
Anche nella modalità Gladiatore, è presente la “furia” di cui vi abbiamo già parlato sopra, ma qui sarà leggermente diversa rispetto a quella che troviamo in modalità campagna. Ad inizio partita infatti, verrà chiesto al giocatore di scegliere una Divinità, ognuna di queste fornisce i suoi relativi “perk” ed i suoi poteri, riconducibili a quelli della modalità campagna, ma non switchabili. Una volta scelta una Divinità, dovrete rimanere con i rispettivi bonus fino a fine partita.
In conclusione, la modalità gladiatore è disponibile anche per i solitari che non vogliono un compagno e che hanno voglia di prendersi tutta la gloria da soli. Una nota positiva verso una Crytek più matura, è l’eliminazione delle microtransazioni che permettevano l’acquisto, tramite valuta reale, dell’oro in gioco. Con Ryse su PC, l’oro dovrete guadagnarvelo lottando duramente, ma considerando il fatto che sono presenti le mappe DLC finora rilasciate per la versione Xbox One, avrete molti scenari in cui combatttere!
A livello tecnico Ryse è realizzato magnificamente, senza grossi sprechi di risorse, che gli permettono di girare al massimo dei dettagli ed ad un framerate accettabile su sistemi più accessibili rispetto a quelli che servirebbero a far girare Crysis 3 al massimo del dettaglio. Ryse: Son of Rome per PC fa un grosso salto qualitativo grazie alla fluidità dei 60 fps ed alla potenza dei PC da gioco, che gli permettono un livello di dettaglio incredibile alla risoluzione nativa di 1920x1080p. Per non parlare che, su hardware abbastanza spinti, è possibile far girare il titolo a qualità ancora più alte.
Come abbiamo detto più volte, il gioco è uno spettacolo per gli occhi, riesce a divertire, emozionare, ed intrattenere il giocatore. Al tutto si accompagnano paesaggi estremamente curati e dettagliati, ed una emozionante soundtrack, con effetto finale riassumibile nella parola inglese “stunning”.
Era ora che i PC gamer potessero vivere l’esperienza Crytek di Ryse, e da oggi tutto questo è possibile. Ryse: Son of Rome è infatti disponibile su Steam al prezzo di 39.99€. Se state cercando un gioco per spremere al massimo il vostro PC da gioco, oppure se volete godere di una grafica mozzafiato stupendo tutti i vostri amici, questo è il gioco che fa per voi. Se state invece cercando un gioco ambientato nell’antica Roma, con una trama molto profonda, curata e longeva, potreste rimanerne profondamente delusi.
Requisiti minimi di sistema:
Requisiti consigliati:
La nostra configurazione:
CPU Intel i7 3770K @ 4.5GHz
GPU ASUS Strix GTX 980 4GB
RAM: 16GB G.Skill Sniper 1866MHz CL9
Sistema Operativo: Windows 8.1 64bit
La nostra configurazione ha retto Ryse a 1920×1080 a dettaglio “alto” con un framerate stabile intorno i 40 fps. Sistemi con una GPU superiore sono in grado di raggiungere i 60 fps stabili oppure addirittura risoluzioni superiori.
Ryse: Son of Rome arriva finalmente anche sulla piattaforma PC via Steam, rendendo felici molti fan Crytek che con ansia aspettavano l'arrivo del titolo. Ryse è capace di stupire, grazie alla sua grafica mozzafiato, ai suoi curatissimi scenari ed all'ottima soundtrack che accompagna le varie fasi di gioco. Al tutto si uniscono animazioni di prim'ordine, una buona varietà di violentissime esecuzioni, e la fluidità dei 60fps che contribuiscono a rendere i combattimenti tanto unici quanto spettacolari. La versione per PC rimuove le microtransazioni ed aggiunge i DLC usciti per la versione Xbox One. Ma Ryse è rimasto tendenzialmente lo stesso gioco che i giocatori Xbox One hanno avuto la possibilità di giocare, con i suoi relativi difetti. La trama infatti non è ben costruita, i nemici sono sempre gli stessi e la longevità lascia un po' a desiderare. Queste ragioni possono far risultare il gioco, alla lunga, noioso, ma non si può certamente dire che sia un brutto gioco, anzi è sicuramente uno tra i titoli più interessanti di Crytek. Se state cercando un gioco capace di sfruttare per bene il vostro PC, con una grafica mozzafiato ed al contempo divertente ed entusiasmante, Ryse può fare al caso vostro! Un acquisto che per 39.99€ vale la pena considerare!