Milestone si lancia in una nuova sfida. Ride rappresenta la sua prima proprietà intellettuale, sviluppata usufruendo di innumerevoli diritti e tantissima passione e professionalità
L’annuncio di Ride arrivò in una maniera piuttosto improvvisa. Milestone si mostrò piuttosto riservata nell’organizzare l’evento mondiale in quel di Milano per annunciare ufficialmente il suo nuovo progetto, indirizzato nel genere in cui è specializzata, ovvero quello dei giochi di guida. Detto questo, quindi, il fatto di trattarsi di una proprietà creata da zero, rende Ride diverso rispetto a tutti i titoli trattati finora dalla compagine italiana. Titoli realizzati anno dopo anno, grazie al continuo rinnovo dei diritti delle serie, come avvenuto in passato per MotoGP, MXGP e WRC.
Ride è quindi un’esperienza nuova che – come suggerisce la sua traduzione – vi porterà a cavalcare tantissimi modelli di moto, in un buon numero di percorsi realizzati accuratamente dagli sviluppatori, grazie a vari sopraluoghi in diverse location. I ragazzi di Milestone ci hanno sempre tenuto a fare presente una cosa: l’obiettivo prefissato con Ride è stato, fin dal primo momento, di creare “il Gran Turismo delle moto”. Una dichiarazione tanto forte da destabilizzare i miei colleghi, Riccardo Rossi, Roberto Antoniello e Matteo Bruno, nel corso della sua prima presentazione. Insomma, quando non avevano visto nulla del gioco, all’infuori di qualche media assett, rilasciato con il gusto di creare un po’ di frizzante attesa.
Ed è proprio sulla falsa riga di questo paragrafo, che incomincerà la nostra sfida come abili motociclisti. Infatti, dopo aver creato il nostro alter-ego – piuttosto anonimo viste le risicate scelte di personalizzazione -, potremo subito decidere quali tra le prime moto a disposizione scegliere per lanciarci in pista. Inizialmente, non aspettatevi una due ruote ai livelli top del motomondiale o della superbike, mettevi l’anima in pace. Il paragone a Gran Turismo non è un caso, in quanto si dovranno migliorare le caratteristiche della propria moto, allo scopo di ottenere delle buone prestazioni nelle gare e guadagnare così dei crediti importantissimi. Questi ultimi fungono da valuta e, oltre a dare la possibilità di acquistare altre bolidi, saranno fondamentali per apportare quelle modifiche necessarie per migliorarne le caratteristiche.
Gli appassionati potranno sbizzarirsi nella scelta di innumerevoli ricambi da selezionare ed acquistare per aumentare di gran lunga le prestazioni della nostra fidata compagna di gara. Anche coloro che non sono esperti di questo ambiente, potranno però scegliere bene e fare pratica, grazie alle numerose informazioni messe in campo dal team di sviluppo che rende – sinceramente – il titolo appetibile a gran parte dei videogiocatori. Vi sono poi moltissime informazioni su tutto il repertorio di motociclette, visti i diritti acquistati da grandi case come Yahama, BMW, Aprilia, Ducati ecc. Oseremmo dire che si tratta di – scusate l’eufemismo – un gioco di ruolo motociclistico, perché le cose da cambiare, ricambiare e ricambiare ancora sono davvero innumerevoli. Il tutto, però, non si limiterà a una mera scelta delle componenti base che si potevano ipotizzare: motori, sospensioni, freni. C’è davvero molto altro!
Ebbene, l’editor di Ride su questo si dimostra persino superiore agli altri videogiochi competitor. La scelta è positivamente esagerata e ci ha convinto sotto ogni aspetto. Il lavoro fatto è strabiliante, studiato e accurato, ma questo non basta mai e c’è sempre da migliorare. Il tutto va a ripagare il team, ma soprattutto i videogiocatori che hanno dato la propria fiducia a Milestone, sia gli esperti del genere che i neofiti e, quindi, coloro che sono alla prima esperienza. Questi ultimi non sono stati affatto dimenticati dallo sviluppatore. In qualunque momento, infatti, sarà possibile modificare le impostazioni di gara, così da poter ricalibrare – in base alla propria esperienza di guida – i vari settaggi e ammorbidire la tenacia degli avversari e la fisica del gioco. Difatti, se l’intelligenza artificiale verrà resa ostica, gli avversari si comporteranno in maniera decisamente più aggressiva, dimostrando un approccio esperto. Ovviamente, ciò porterà essi a commettere poche sbavature e un numero bassissimo di errori. Dunque, in quel caso, noi stessi dovremo mettere in pista una certa prestazione per tenere testa a quegli ossi duri. Detto questo, già a difficoltà media, la sfida risulterà essere decisamente elevata.
Per quanto riguarda la fisica, se impostata su livello standard, la moto si adeguerà a una resa più arcade, nel senso che sarà più domabile e agevole da guidare. Al contrario, se verrà impostata su un livello più realistico e quindi da pro, i problemi di fruizione si presenteranno dinanzi ad un nostro azzardo poco attento e spropositato, soprattutto nel caso delle curve, in cui potremo sbilanciarci e scivolare dalla moto. Da questo aspetto, in confronto alle precedenti produzioni, abbiamo constatato un ulteriore miglioramento dal punto di vista del realismo e – pad alla mano – abbiamo percepito la pesantezza della moto e un concreto rischio di cadere se precipitosi più del dovuto. Se dovesse accadere ciò, arriveranno i graditi rewind (disponibili nel numero selezionato dai noi nelle impostazioni), che riavvolgeranno indietro il tempo per permetterci di rimediare al nostro errore. Si tratta di un’ottima scelta per preservare il gusto della sfida e per andare a sfatare un possibile fattore negativo come la frustrazione, molto comune in questi tipi di videogiochi, dove il minimo sbaglio e la prima leggerezza si pagano a caro prezzo.
In sella alla nostra motocicletta, anzi pardon alle nostre motociclette, potremo affrontare un amplissimo world tour. Molte sono le gare a cui potremo prendere parte, ma queste varieranno a seconda del modello di moto in nostro possesso. Infatti Ride prevede la presenza di diverse tipologie di mezzi a due ruote: Supersport, Naked, Superbike e Historical. Insomma, per tutti i gusti! Le vittorie alle varie competizioni porteranno a farci scalare la classifica mondiale. Questa salita ci darà l’accesso ad alcuni importanti eventi a cui partecipare per vincere dei magnifici e prestigiosi trofei. Anche in questo caso, si vede lo sforzo di Milestone nell’andare ad aumentare ulteriormente le attività di gioco.
Infine, la scelta di sviluppare Ride su PC, sulle console new gen (PlayStation 4 e Xbox One) e su quelle di ormai scorsa generazione (PlayStation 3 e Xbox 360), dimostra di come il team italiano cerchi sempre di accontentare tutti. Molte persone non hanno ancora effettuato il grande salto generazionale, quindi saranno ben felici di videogiocare il titolo anche sulle ottime console di passata generazione. All’appello manca PS Vita, la console prediletta e preferita dallo studio, lasciata questa volta ai box. Forse, le vendite su questa console incominciavano a scemare sempre di più. Mentre, al contrario, questo è il primo titolo Milestone a raggiungere anche Xbox One.
Inizialmente, la sensazione sarà quella di trovarsi come un pesce fuor d’acqua. Una sensazione che si rivelerà presto essere precipitosa, in quanto a mano a mano si capiranno le meccaniche principali del titolo e e si acquisterà una certa dimestichezza.
Sono presenti decine e decine di moto, riprodotte fedelmente in ogni piccolo dettaglio. Con Ride, Milestone può ritenersi parzialmente soddisfatta dal punto di vista grafico, rispetto alle sue precedenti produzioni. Esiste ancora una sorta di connubio tra realismo e arcade che non va però ad intaccare l’esperienza. Se su pista, la moto si comporterà in maniera assai realistica, il sistema di collisioni presenta delle feature limitate e approssimative, messe in secondo piano dallo studio. Le piste sono diverse e si distinguono molto.
La riproduzione è reale e gli elementi di contorno risultano essere più gradevoli. L’atmosfera quindi è di alto livello e la grafica risulta fluida e priva di intoppi. Questo aspetto è sicuramente agevolato dalla presenza di un solo tipo di stato metereologico, difatti su Ride non potremo gareggiare in condizioni climatiche come la pioggia. Non sappiamo a cosa sia dovuta questa scelta (mancanza di tempo oppure voglia di concentrarsi solamente su una tipologia per lavorare al meglio).
A tutto questo, però, c’è da evidenziare una certe ripetitività degli ambienti (i tracciati non sono poi così numerosi) e delle musiche di sottofondo. Queste sono decisamente azzeccate, ma alla lunga un orecchio attento potrebbe avvertire una certa ripetitività. Le competizioni online sono un’aggiunta, in grado di rinvigorire l’esperienza di gioco grazie alla contesa con gli altri utenti reali.
L'attesa di chi scrive è stata sicuramente ripagata. I miglioramenti con il passato si vedono eccome. Il divertimento è sicuramente assicurato, grazie alle moltissime competizioni ed attività extra come superare un certo numero di avversari oppure battere un certo tempo del tracciato. Alcune imprecisioni e/o difetti, ne vanno però a diminuire la valutazione complessiva. Le collisioni poco realistiche, l'assenza di più condizioni meteorologiche e l'audio alla lunga ripetitivo, avrebbero potuto rendere Ride ancora più superiore. I campionati e le gare online, sono poi sufficienti per garantire una nuova linfa al titolo, quando le attività online verranno completamente superate. Buona la prima, sperando in un secondo capitolo di Ride vada a risolvere le problematiche che abbiamo osservato nell'arco della nostra recensione.