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Recensione

République – Recensione di un mondo distopico su PS4

République è arrivato anche su PS4, vale la pena giocare anche questa versione?

Come nel 1984 di George Orwell, romanzo dal quale i produttori hanno preso spunto, in République saremo catapultati in un mondo distopico, più precisamente in uno Stato totalitario in cui ogni contatto con il mondo esterno è proibito, le avventure della protagonista Hope, iniziano in una struttura chiamata Metamorphosis, molto simile ad una gigantesca prigione.

Qui i Prizrak, gli abitanti di questo Stato totalitario, compiono strani esperimenti su determinati soggetti, i “Pre-Cals” e tra essi, ovviamente spunta la nostra Hope. La ragazza è stata privata del nome e di ogni diritto, da quel momento è conosciuta come 390-H, scopriamo insieme cosa dovrà fare per raggiungere la libertà.

Bisogna solo scappare e nascondersi

Nel Metamorphosis, i prigionieri sono delle nullità, non servono a nulla e non sono niente, tranne i “Pre-Cals”, soggetti straordinari che sono nati e cresciuti nella struttura. Purtroppo per loro però, questo non li salva, anzi li costringe a diventare cavie da laboratorio per i Prizrak, i quali hanno pieno potere su tutto e tutti. La nostra Hope è un “Pre-Cals”, di lei non conosciamo molto, sappiamo solo che è riuscita ad entrare in possesso di un cellulare rubato, dal quale un individuo la aiuterà nella sua missione, un individuo che per tutto il gioco non avrà né un nome né un volto, però sarà l’angelo custode di Hope e la scorterà per tutto il Metamorphosis, aiutandola a non essere catturata e sbattuta in isolamento.

L’individuo dall’altra parte del telefono, saremo noi, riusciremo ad hackerare ogni sistema di sorveglianza, per permettere alla protagonista di agire inosservata.  Il nostro ruolo è fondamentale, poiché setacceremo dall’alto ogni angolo della struttura e contemporaneamente faremo muovere e nascondere Hope.

République - Recensione di un mondo distopico

Come nel romanzo Orwelliano, in questo gioco a episodi, domina il terrore di essere scoperti e torturati, dagli uomini di un regime che pensa solo ai propri interessi e non si fa scrupoli ad infangare la reputazione degli innocenti o ad ucciderli senza pietà. Altro elemento a nostro favore risiede nella persona di Cooper, un Prizrak che vuole sovvertire il totalitarismo di questo stato e che aiuterà Hope nel suo intento, fornendoci un preziosissimo aiuto su quale strada seguire e cosa fare, questo personaggio non parlerà mai, comunicherà con noi utilizzando solo un sistema di text-to-speech e indicandoci sulla mappa, i nostri obiettivi per poterci muovere agevolmente all’interno della struttura.

Il titolo è composto da cinque episodi, ognuno dei quali fornirà un tassello utile a comporre il puzzle che ci darà il disegno generale su tutta la storia. Nel primo episodio, rinominato Exordium conosceremo alcuni tra i personaggi più importanti dell’intero gioco, attenzione però, perchè le apparenze ingannano.

Hacking e stealth

Fino ad ora abbiamo soltanto accennato quello che succede nel primo episodio, il gioco è molto più complesso di quel che sembra e deve essere studiato e apprezzato in tutte le sue sfaccettature, compreso il gameplay. République è uno stealth puro, vecchio stampo oserei dire, la nostra protagonista non ha armi e non le potrà avere, per destreggiarsi nei momenti più difficili potrà utilizzare solo dello spray al peperoncino e un teaser, ammesso e non concesso che li trovi.

République - Recensione di un mondo distopico

Il titolo di Camouflaj mette alla prova la nostra pazienza e la nostra abilità nel rimaner nascosti ad occhi indiscreti e pericolosi, quelli dei Prizrak, ogni sentinella però, potrà essere borseggiata e Hope potrà ottenere degli oggetti utili o meno al proseguimento del gioco, poiché se da una parte potremo ottenere cariche per il nostro teaser o bombolette di spray, dall’altra otterremo da ogni guardia, un floppy, sul quale è registrato un videogame più o meno famoso, rilasciato nel corso di questi ultimi anni.

République - Recensione di un mondo distopico

Si passa da Journey a Bastion, da Shovel Knight a Frozen Synapse, senza dimenticare però alcuni indie passati un po’ in sordina. Ogni floppy sarà commentato dal buon Cooper, il quale ci descriverà il gioco per farci un po’ incuriosire e per spezzare l’aria di tensione che si creerà nel corso di tutta l’avventura. Un grosso “easter egg”, che i videogiocatori di sicuro gradiranno.

Fino ad ora abbiamo parlato di un gameplay totalmente stealth, votato solo all’azione nell’ombra, bisogna però sottolineare l’altro tipo di meccanica che caratterizza questo titolo, ovvero l’hacking. Infatti se da una parte la nostra Hope non dovrà farsi scoprire, dall’altra dovremo essere noi ad aiutarla, infatti il ruolo principale dell’individuo “dietro il cellulare” è quello di passare da una telecamera all’altra in modo da guidare la protagonista per tutta la struttura, l’hacking però non si riduce solo a questo, infatti saremo dotati di un interfaccia chiamata “OMNI Viewche ci consentirà di aprire cassette di sicurezza o porte e di scappare dalle celle di isolamento dentro le quali verremo rinchiusi nel caso in cui fossimo scoperti.

Questa interfaccia si potenzierà con il proseguire del gioco, dandoci la possibilità di accedere a zone più pericolose, che al tempo stesso serviranno per il completamento del gioco.

Vista e udito

Camouflaj per realizzare République ha aperto una campagna crowdfunding su Kickstarter che, ovviamente, è stata portata a termine, gli sviluppatori stabilirono il target d’arrivo a 500 mila dollari, per coprire tutte le spese di produzione.

Questo preambolo serve per sottolineare quanto questo gioco sia ben riuscito, il team ha utlizzato Unity per quanto riguarda il motore grafico ed il risultato è più che soddisfacente. Nelle cinematic l’engine mostra i muscoli e propone delle scene ben realizzate, ma sopratutto fluide e dinamiche.

La grafica in game purtroppo non è al top e in molte sequenze, dove dovremo passare da una telecamera all’altra, il gioco ne risente e anche parecchio, dando vita a rallentamenti e cali di framerate che gli sviluppatori hanno cercato di nascondere utilizzando una transizione frammentata in pieno stile Matrix, che a volte però è davvero fastidiosa.

République - Recensione di un mondo distopico

Per quanto riguarda il sonoro, nulla da recriminare è quasi perfetto, le soundtrack sono immersive e splendide, fra tutte spicca il tema principale del gioco, altro punto a favore del titolo è il doppiaggio, perfetto senza sbavature e affidato a dei professionisti, basti pensare che la protagonista Hope è doppiata interamente da Rena Strober e uno dei personaggi principali ha la voce di David Hayter.

I pro

  • Trama interessante e ben raccontata
  • Sonoro perfetto
  • Gameplay accattivante

I Contro

  • Grafica in game un po' sotto le righe
  • IA spesso ingenua o assente
  • Comandi non sempre reattivi

Voto Globale 8

République è un gioco che vuole raccontare una storia, una bella storia degna di un romanzo di George Orwell, dove non bisogna dare nulla per scontato. I ragazzi di Camouflaj sono riusciti a confezionare un buon prodotto, uno stealth puro, senza contaminazioni da altri generi e che accontenterà un po' tutti.

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