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Recensione

Professor Layton VS Phoenix Wright: Ace Attorney – Recensione

Una misteriosa ragazza, una misteriosa città e tanti segreti da svelare. Ma stavolta c'è bisogno di una collaborazione particolare!

Quattro anni fa Level 5 ha avuto l’idea di stabilire una collaborazione con Capcom per dare vita ad un prodotto che mescolasse due personaggi ormai leggendari del panorama delle console portatili ovvero il Professor Layton, famoso archeologo noto per la sua abilità nel risolvere intricati enigmi, e Phoenix Wright, avvocato difensore che farebbe di tutto pur di battersi per degli innocenti. Ad oggi questa collaborazione ha portato i suoi frutti dando vita ad un titolo che fa scaturire mille dubbi ma che possiede anche delle indiscusse potenzialità. I due team saranno riusciti nell’impresa di confezionare un pacchetto godibile in uno dei crossover migliori degli ultimi anni? Scopriamolo insieme.

Il mio nome è Luna Minstrel e…non sono una strega!

Tutto comincia a Londra dove un uomo a bordo di una macchina, viene inseguito da una schiera di streghe che sembrano venir fuori dal nulla. Non si conosce il motivo per il quale costui sia inseguito, la cosa certa è che insieme a lui c’è una ragazza di nome Luna Minstrel. Il suo compito è consegnare un importante messaggio al Professor Layton. Più tardi un jet proveniente dagli Stati Uniti, ospita l’avvocato difensore Phoenix Wright e la sua inossidabile assistente Maya Fey, convocati per l’occasione dalla Federazione Internazionale degli Avvocati per essere poi coinvolti in un processo che vede proprio Luna accusata inizialmente di aggressione, successivamente per stregoneria. Da questa premessa ruota la collaborazione tra i due personaggi. Il loro compito è riuscire a scoprire cosa si cela dietro il misterioso passato di Luna e della città di Labirintia. Luogo da cui proviene la ragazza, dove i misteri e i segreti da svelare sono all’ordine del giorno. La storia è affascinante come l’ottima narrazione dettata dalle scene d’intermezzo stile anime dove compaiono anche l’avvocato e la sua assistente, per la prima volta tramutate in “cartoon” per l’occasione.

Professor Layton VS Phoenix Wright: Ace Attorney

Un enigma complesso senza dubbio

Chi ha giocato almeno un capitolo della saga del Professore si sentirà sicuramente a suo agio nel suo essere un’avventura grafica, dove gli elementi dello scenario devono essere esaminati cliccando determinate aree per scoprire interessanti curiosità o per rivelarne monete aiuto. Anche in questo capitolo molto utili al fine di risolvere i vari rompicapi, enigmi nascosti o semplicemente personaggi stravaganti che avranno qualcosa da dire in merito agli avvenimenti che accadono in città. Come al solito gli enigmi sono molto vari gli uni dagli altri e hanno una difficoltà che spazia da semplici rompicapi in stile “trova il personaggio alla fine del labirinto”, ad altri che richiedono un po’ più di tempo per essere risolti applicando ancora una volta la logica e la capacità di saper ragionare “al di fuori degli schemi”.

Tornano anche stavolta i Picarati, un punteggio che aumenta in base alla nostra bravura nella risoluzione degli enigmi. Questi si basano sull’utilizzo o meno delle monete aiuto e dei tentativi falliti che abbiamo commesso, più alto è il numero dei fallimenti minore sarà il punteggio finale. Un plauso va sicuramente rivolto ancora una volta alla realizzazione di queste sfide che si dimostrano, non solo all’altezza delle aspettative, ma anche di varia natura. Man mano che proseguiremo nel corso dell’avventura ci capiterà sempre più frequentemente di dover spremere al massimo le meningi per ottenere il miglior punteggio possibile. Un piccolo neo può essere rappresentato dagli enigmi che, in alcune situazioni, tendono a ripetersi.

Professor Layton VS Phoenix Wright: Ace Attorney

Testimone, dichiari nome e professione prego!

Dal punto di vista del personaggio di Phoenix Wright le meccaniche sono rimaste molto simili ai precedenti capitoli della serie Ace Attorney. La novità è rappresentata dalla possibilità di consultare le prove anche attraverso il Grande Grimorio – un libro legato alla stregoneria che molte volte ci gioverà al fine di riconoscere un eventuale incantesimo che è stato utilizzato in un delitto -. I personaggi presenti nell’aula del tribunale sono ancora una volta molto stravaganti, sui generis che contribuiscono a donare quel tocco di comicità tipica della serie. I vari testimoni dovranno essere interrogati attraverso l’incalzare di una deposizione e anche attraverso lo smascheramento di alcune contraddizioni nelle testimonianze stesse. Anche le prove saranno fondamentali al fine di avvalorare la tesi o dimostrarne la colpevolezza. Inoltre per trarre informazioni utili bisogna osservare le reazioni di un testimone per riuscire a individuare più facilmente il fautore del delitto.

C’è tuttavia un meccanismo di trial and error che per certi versi può risultare fastidioso. Non è sempre facile capire quale prova mostrare al momento giusto. Nel caso in cui si perda credibilità – quindi esaurendo tutti i tentativi – la partita sarà game over perdendo la possibilità di difendere il nostro cliente. Ottima l’interpretazione dei personaggi, soprattutto grazie ai doppiatori che hanno saputo dare la giusta tonalità alle varie voci. Alcuni processi però possono risultare particolarmente lunghi, specie se sul campo c’è più di un testimone.

Dal punto di vista grafico lo stile è molto piacevole agli occhi grazie ad un cell shading misto ad uno stile cartoonesco. Non mancano i momenti in cui la musica si fa sempre più incalzante per sottolineare un determinato momento del processo.

I pro

  • Storia affascinante ricca di colpi di scena
  • La collaborazione tra i due personaggi si amalgama molto bene
  • Ottima sceneggiatura

I Contro

  • C’è una certa ripetitività in alcuni enigmi, ma pochi nel complesso
  • Alcuni processi risultano essere abbastanza lunghi specie se ci sono più testimoni

Voto Globale 8.5

Professor Layton VS Phoenix Wright: Ace Attorney è un must have per tutti coloro che hanno voglia ancora una volta di ritornare a scoprire intricati misteri, questa volta però accompagnati da due personaggi che da soli valgono il prezzo del biglietto. Il titolo tuttavia non si discosta molto dai canoni a cui siamo abituati per entrambe le produzioni, salvo alcune novità ma che non rappresentano nulla di veramente "nuovo" dal punto di vista di meccaniche e gameplay, ma se riuscite a chiudere un occhio sulla ripetitività di alcune situazioni beh siete riusciti a portarvi a casa uno dei crossover più belli e divertenti di sempre.

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