Il Principe di Persia è tornato in versione mobile!
I troppi anni di assenza per il nostro caro principe lo hanno un po’ arrugginito, e la vecchiaia inizia a farsi sentire. Dopo la trilogia , la serie ha visto solo prodotti mediocri o parzialmente riusciti ma sicuramente non ai livelli dei precedenti episodi. Era arrivata una notizia da Ubisoft poco tempo fa, annunciante un nuovo capitolo, il che aveva fatto saltare di gioia i fan, che poi si sono ritrovati davanti Prince of Persia : The Shadow and the Flame, titolo per Iphone e dispositivi Android che riprende le vicende del secondo episodio classe 1993, con cui però non sembra avere somiglianze.
Prince of Persia: Il ritorno di Jaffar!?
Salta subito all’occhio appena iniziata una nuova partita, la totale mancanza di una trama che dia almeno un motivo per il quale giocarci. No, non c’è assolutamente nulla tranne alcune frasi senza senso del principe a inizio o fine livello che non sembrano nemmeno collegarsi tra loro e fanno rimanere sconcertato il videogiocatore. In ogni caso ci ritroveremo a fronteggiare il cattivone del primo episodio, che ha visto un remake non troppo tempo fa, ovvero un certo Jaffar (dove l’ho già sentito….). In poche parole sono stati presi alcuni elementi del gioco originale, poi mescolati tra loro in ordine sparso rendendo questo Prince of Persia quasi un nuovo episodio piuttosto che un remake. Il gameplay è stato totalmente rivisto, così come i livelli e altri elementi.
Tra scheletri senza cervello e burroni senza fondo
Il gioco è un action-adventure 2D che ci porterà a schivare ostacoli, aprire porte tramite interruttori e ovviamente sconfiggere nemici. Nella parte sinistra dello schermo potremo non troppo comodamente muovere il principe, mentre in quella destra eseguire salti, capriole o camminare lentamente tramite l’apposito tasto. Nelle prime battute ci risulterà parecchio difficile eseguire i movimenti ma dopo qualche minuto dovremmo già averci preso la mano…non che le cose migliorino: il principe è piuttosto goffo e troppo spesso non riesce a sistemarsi al margine di un burrone, lanciandosi giù, o saltando anzichè su una sporgenza, dritto nelle lame rotanti. Fortunatamente il problema viene un po’ emarginato da alcuni movimenti automatici del protagonista, che seppur non si trova in liea con le sporgenze, si piazzerà in automatico al di sotto di esse così da non dover fare strani movimenti col pad touch.Morendo non ci saranno checkpoint ad aiutarci, ma solo pozioni in grado di resuscitare il nostro eroe che nel caso finiscano, ovviamente, andranno ricaricate pagando. Ma il problema non sussiste essendo il gioco molto facile ed essendoci parecchie pozioni durante la brevissima avventura. Presente anche un negozio dove, oltre a comprare le appena citate pozioni blu, potremo barattare le monete ottenute nel gioco con nuove mosse, potenziamenti o armi dei capitoli precedenti. Manco a dirlo, il tutto è inutile vista la stupidità dei nemici che possono essere sconfitti anche eseguendo sempre la stessa mossa.
Muoviamo le dita a caso!
Parlando del gameplay e delle meccaniche di gioco non si può certo fare lodi: i combattimenti sono ripetitivi e si svolgono semplicemente attaccando il nemico, parandosi al momento giusto e contrattaccando, stessa serie di mosse dall’inizio alla fine. I livelli sono privi di differenze l’uno con l’altro e non riescono a durare più di 7-8 minuti ciascuno, per 12 livelli significa circa un oretta di gioco per completarlo. Difficilmente potremmo aver voglia di completare gli obiettivi secondari come esplorare tutte le zone al 100%, battere tutti irecord o sbloccare gli inutili obiettivi, che ormai intasano anche i giochi mobile. Fortunatamente The Shadow and the Flame si salva sotto l’aspetto grafico, ma non è abbastanza per ovviarne i restanti difetti.
The Shadow and the Flame era un buon tentativo di far riprendere almeno in parte il principe di Persia dalle botte ricevute in questi anni, ma il risultato è stato un salto nel buio ancora più lungo. Corto, ripetitivo e dai controlli scomodi, questo nuovo episodio non riesce a rendere giustizia alla serie.