I mostriciattoli di Game Freak arrivano su Wii U!
Dopo diversi mesi di distanza dall’uscita negli Arcade Giapponesi, Pokkén Tournament approda finalmente anche in Europa su Nintendo Wii U. Diversamente dai vecchi spin-off per console dedicato alla serie, questa volta ci ritroveremo davanti ad un picchiaduro con protagonisti alcuni dei mostriciattoli di Game Freak. Tra combo e mosse speciali non mancheranno alcuni elementi della serie principale, come la personalizzazione del proprio avatar, una delle novità della sesta generazione. Andiamo quindi ad analizzare quello che Pokkén Tournament ha da offrire!
Anche la trama è molto simile a quella dei capitoli principali, non ci ritroveremo davanti ad una storia profonda. Il giocatore impersonerà un allenatore della regione Ferrum e dovrà farsi un nome nell’omonima lega. Qualcosa cambia dopo i primi combattimenti, quando faremo la conoscenza di un allenatore misterioso che combatte con un Mewtwo di colore nero.
La forza di questo duo è tale che è impossibile vincere lo scontro, dopo aver perso, i due scompaiono nel nulla con la stessa velocità con la quale erano arrivati. Ma una domanda resta, di chi si tratta? Cosa cercano? Stando ad altri allenatori, non è la prima volta che questo pokémon invade gli scontri ufficiali. Mentre il giocatore proseguirà la sua scalata, le domande troveranno poco a poco una risposta.
Nonostante si tratti di un picchiaduro, in Pokkén Tournament non manca una campagna offline, come avrete intuito dalla trama. La Lega Ferrum è infatti divisa in varie classi che andranno ad aumentare la difficoltà degli scontri, insieme alla ricompensa ottenuta. Se non vi sentite all’altezza, potete anche fare degli scontri liberi per non perdere la vostra posizione attuale, questi sono molto utili, perché nel gioco è presente anche una parte RPG, i Pokémon, come nella serie principale, aumenteranno di livello.
Ad ogni level up il giocatore riceve un punto abilità da poter spendere tra le varie quattro caratteristiche, una aumenta il danno inferto, una gli HP massimimi, un’altra invece allunga la durata dell’Ultra Risonanza, l’ultima invece diminuisce il tempo necessario per utilizzare i pokémon di supporto e la loro efficacia. Questi punti possono essere anche ridistribuiti nel profilo dei Pokémon che si trova nella sezione “La mia città”, quindi potete tranquillamente modificare il vostro lottatore come più vi aggrada.
Anche i Pokémon di supporto sono modificabili, ma, come già svelato in passato, ci sono diversi set tra cui poter scegliere. Questi vengono sbloccati vincendo i vari scontri ed aumentando di grado, sono composti da due Pokémon con effetti e tempi di ricarica diversi. Questa è un’altra funzione che migliora l’aspetto strategico del gioco, potendo personalizzare ancora meglio il proprio stile di lotta.
Anche il nostro avatar, come succede in Pokémon X ed Y, può essere modificato. Vincendo gli scontri riceveremo dei soldi e, spesso, sblocchermo anche nuovi accessori o abbigliamenti da poter acquistare. Ovviamente questi non hanno effetti sulle abilità dei lottatori, sono solo un modo per modificare l’aspetto dell’allenatore. Anche i titoli che si possono sbloccare completando alcuni requisiti, come vincere tot scontri di fila, sono semplicemente estetici.
La stessa cosa non succede però con l’Allenatore Guida, questo non solo ci dà dei consigli durante il gioco, ma ha diverse abilità che si attivano in determinate circostanze. Anche questi si sbloccano in diversi modi, spesso aumentando di grado e vincendo gli scontri, potendo modificare anche la frequenza dei consigli, se vi danno fastidio.
Passiamo adesso al gameplay delle lotte, questo è diviso in fasi e ce ne sono due, la Field Phase è quella dove possiamo muoverci in 3D e possiamo utilizzare anche alcune mosse a lungo raggio. Mentre la seconda, la Duel Phase, è incentrata sul creare quanto più danno possibile, perché la visuale si sposta in 2D ed i due lottatori sono vicini tra loro. Per passare da una fase all’altra è necessario quasi sempre completare una combo, oppure eseguire determinate mosse.
Oltre alle tradizionali combinazioni, troviamo anche due elementi principali, le prese ed il contrattacco. È infatti presente una sorta di sistema alla “sasso – carta – forbici” dove l’attacco normale, le prese ed il contrattacco contrastano solo uno degli altri elementi. Bisogna quindi stare ben attenti alle mosse dell’avversario e capire come contrastare la sua strategia.
Subendo o causando danni aumenta la risonanza del Pokémon, una volta arrivata al massimo il giocatore può usare “l’Ultra Risonanza”, una modalità che potenzia il lottatore. In questa modalità è più facile passare alla Duel Phase e possiamo utilizzare una mossa speciale, unica per ogni mostriciattolo, molto potente e che causa molti danni. L’ultra risonanza non dura per sempre, quindi dovete essere veloci, se volete sfruttare questa tecnica.
Anche il luogo dove avviene lo scontro è decisivo, perché hanno forme diverse che possono dare un vantaggio o diventare uno svantaggio per alcuni Pokémon o strategie di lotta. Alcuni stadi saranno infatti più lunghi e meno larghi, costringendo i due combattenti a scontrarsi quasi subito, non essendoci molto spazio per muoversi.
Lo stile di lotta utilizzato dal giocatore è importante anche per il punteggio finale, una volta terminato lo scontro infatti, ci viene dato un punteggio analizzando se la nostra strategia è stata più offensiva o tecnica. In base alle stelle ottenute avremo una ricompensa diversa e più o meno alta.
Anche se nelle fasi iniziali vi viene chiesto di scegliere un partner, non abbiate paura, perché poco dopo potete cambiarlo senza problemi. Il roster iniziale è composto da quattordici Pokémon, che aumenterà sbloccando alcuni lottatori segreti, ognuno di questi ha una sua “specialità”. Ad esempio Weavile è un Pokémon più puntato sulla velocità, mentre Charizard sulla potenza.
Non mancano anche diverse modalità, potrete allenarvi ed imparare la basi nella sezione allenamento o combattere modificando le impostazioni della CPU in lotta in singolo. Oltre all’immancabile modalità online, sarete felici di sapere che è presente anche quella per giocare in locale contro un’altra persona, utilizzando un altro controller insieme al GamePad.
E proprio di lui parliamo adesso, in questo titolo il GamePad ha due funzioni, poter giocare a Pokkén Tournament anche a televisione spenta, e poter utilizzare gli Amiibo.
Una delle prime cose che sicuramente cattura l’attenzione in Pokkén Tournament è la grafica, che mostra le potenzialità del Wii U. Sia i modelli dei pokémon in battaglia che dei dettagli presenti nei vari stage sono in 3D e rendono davvero bene, mentre i vari NPC vengono rappresentanti in modelli 2D statici.
Anche il comparto audio è ben realizzato, ma la sorpresa più grande è riservata al doppiaggio, perché nel gioco è presente la possibilità di scegliere l’audio inglese o quello giapponese, opzione modificabile nella sezione “La mia città”.
La longevità del titolo non è da sottovalutare, la campagna offline offre non poche ore di gioco, ma dopo averla conclusa, resta quella online per continuare a divertirci ed a metterci alla prova con altri lottatori provenienti da tutto il mondo.
La difficoltà è invece in salita, più andrete avanti nella Lega Ferrum e più ostici diventeranno i vostri avversari. Se inizialmente le vittorie superano le sconfitte, presto troverete pane per i vostri denti, per questo motivo è utile sfruttare le modalità per migliorare non solo le statistiche del vostro Pokémon, ma anche allenarvi per trovare nuove strategie efficaci.
Pokkén Tournament unisce molto bene il mondo di Pokémon con quello dei picchiaduro, riuscendo a far incastrare perfettamente alcuni aspetti sia di un universo che dell'altro. Il punto di forza, oltre a quello grafico, risiede anche nel gameplay, perfetto sia per i neofiti che per coloro che cercano qualcosa di più complesso. Il roster non è invece molto corposo, anche con i pokémon che si uniscono successivamente, come Mewtwo. Il gioco resta comunque uno spin-off molto ben fatto, che potrebbe migliorare con un eventuale sequel o nuovi aggiornamenti.