Abbiamo giocato il nuovo capitolo di Pokemon, sviluppato come sempre da Game Freak. Ecco il nostro verdetto su Pokemon Sole e Luna!
Basta dire Pokémon per scatenare i cuori e i ricordi di milioni di appassionati di tutte le età e, nonostante le 20 candeline spente quest’anno, il brand non sembra mostrare alcun segno di cedimento. Lunga è stata l’attesa prima di mettere le mani su questa settima generazione di Pokémon e Game Freak non si è certamente risparmiata nell’ingolosire quotidianamente tutti i suoi fedeli giocatori con carrellate di spoiler e anteprime di ogni genere. Che alcuni meccanismi del gioco necessitassero di un deciso restyling era ormai chiaro a tutti e proprio questo aspetto è stato quello maggiormente rivisitato da Game Freak, che ha cercato di miscelare tutte quelle meccaniche classiche ormai rodate in questi anni con una serie di nuovi pezzi del puzzle nel tentativo di dare nuovo lustro a questo franchise senza incidere negativamente sulla solida esperienza ludica offerta dalle passate generazioni di videogiochi dedicati ai famosi mostriciattoli tascabili.
Le attese di milioni di fan saranno state ripagate? Non ci resta che immergerci nella maestosità della terra di Alola e scoprire insieme tutte le novità di Pokémon Sole e Luna.
Dopo ormai vent’anni cambiare qualcosa nelle meccaniche di gioco pareva quasi un dovere per Game Freak. Se tale evoluzione già si era intravista nei recenti capitoli grazie a importanti novità, ad esempio le mega evoluzioni, era la canonica struttura delle palestre l’aspetto che aveva bisogno di una decisa innovazione, onde evitare di incorrere in continue sensazioni di deja-vu.
Finalmente con Pokémon Sole e Luna la nipponica Game Freak sancisce il pensionamento dell’ormai nota e vecchiotta trama della conquista delle palestre per fare spazio al giro delle isole; le tradizioni della regione di Alola, composta da un arcipelago di quattro isole, sono ben diverse da quelle delle altre regioni e ogni giovane allenatore dovrà mostrare le proprie capacità attraverso una serie di sfide proposte da sette valenti allenatori noti come capitani. Come di consueto, inizieremo la nostra avventura con una fase di rodaggio nella quale il bizzarro prof. Kukui ci guiderà nell’apprendimento delle meccaniche di base del gioco e ci accompagnerà verso la scelta del Pokémon con la quale inizieremo il nostro viaggio; potremo scegliere tra Rowlet (tipo erba), Litten (tipo fuoco) e Popplio (tipo acqua). Per tutta la durata del gioco i nostri passi saranno assistiti dal Pokédex-Rotom, una nuova forma evoluta del classico Pokédex che, oltre alle funzioni base di catalogazione dei Pokémon, integrerà un sorta di GPS che ci indicherà puntualmente la direzione da intraprendere per proseguire nel corso della storia.
Tutte le prove proposte saranno composte da una prima fase, in cui dovremo completare alcune semplici quest che faranno da introduzione a quella che sarà, invece, una seconda fase di lotta contro i Pokémon dominanti, che altro non sono che Pokémon dalle statistiche potenziate allenati dai rispettivi capitani. Questi Pokémon, una volta messi alle strette, chiameranno nella lotta alcuni Pokémon compagni in loro soccorso. Per portare a termine positivamente la nostra sfida, dovremo metterli tutti fuori gioco. Completate le prove di ogni singola isola dovremo affrontare il Kahuna, il migliore allenatore scelto dai Pokémon Tapu protettori delle isole, al fine di vegliare sull’isola di competenza.
Per quanto Game Freak ci abbia provato, va detto che questa nuova meccanica del giro delle isole non risulta un’idea del tutto convincente. E’ vero che ogni sfida richiede una fase introduttiva dove dovremo, ad esempio, trovare alcuni ingredienti oppure osservare una danza rispondendo poi ad alcune domande, ma il risultato non sembra essere così stravolgente come sperato, riducendo comunque il tutto ad una serie di lotte che poco si discostano da quanto visto nelle precedenti generazioni.
Il livello di difficoltà di tali sfide appare inoltre notevolmente basso, complice anche l’intelligenza artificiale dei Pokémon dominanti e dei suoi compagni spesso carente, che porterà sovente i nostri avversari a utilizzare mosse non sinergiche tra loro. Scegliendo i vostri Pokémon con cura, prestando attenzione ad avere una buona varietà di tipi nella vostra squadra e con una dose di livellaggio assolutamente non intensa, siamo sicuri che raramente i giocatori ormai veterani si ritroveranno di fronte a situazioni troppo ostiche.
Anche le funzionalità di guida del nuovo Pokédex non convincono pienamente; complici anche numerosi eventi di gioco che spesso incanaleranno il giocatore su binari ben precisi, il Pokédex-Rotom spingerá il giocatore verso un basso livello di iniziativa durante le fasi di esplorazione portandolo quindi un pò troppo per mano rispetto al passato. Tutti questi aspetti non sono eccessivamente penalizzanti ma vanno chiaramente tenuti in considerazione da tutti coloro che si aspettano un’avventura che comporti un certo grado di sfida.
Appare però lampante come a beneficiare di quanto detto sopra sia la parte narrativa che, proprio grazie a questa inclinazione a guidare maggiormente il giocatore, riesce a essere maggiormente coinvolgente. Senza fare spoiler di alcun genere la storia è certamente uno dei punti forti di Pokémon Sole e Luna che, nonostante in alcuni frangenti ricalchi le canoniche tematiche fatte di giovani e promettenti allenatori con grandi aspirazioni e oscure macchinazioni di corporazioni senza scrupoli, non risulta mai scontata e le numerose cutscenes creano le fondamenta di una trama pilota che risulta essere, a nostro avviso, la più appagante mai raccontata da un titolo Pokémon. Tutti i personaggi che accompagneranno il vostro alter ego risultano, infatti, davvero ben caratterizzati e i continui e repentini colpi di scena del filone narrativo non potranno che tenervi incollati al vostro Nintendo 3DS. Molto ricca anche tutta la parte di post game che accresce notevolmente la longevità del titolo per diverse ore.
Il superamento delle prove e dei Kahuna non comporterà più una medaglia come nelle precedenti generazioni, bensì un Cristallo Z, che ci permetterà di poter sfruttare una delle vere grandi novità di Sole e Luna. Il cristallo Z, unitamente al cerchio Z che riceveremo nelle prime fasi di gioco, ci consentirà durante la lotta di sprigionare tutta la potenza delle mosse Z, ovvero mosse maggiormente devastanti che traggono la loro forza dalla sinergia tra il Pokémon e il proprio allenatore. Tali cristalli potranno essere assegnati ad un Pokémon nel momento in cui il tipo di pietra corrisponderà al tipo di Pokémon da noi scelto; durante il gioco, però, troveremo anche pietre che saranno assegnabili solo ad una determinata specie di Pokémon.
Un’altra grande novità è sicuramente quella del Poképassaggio. Sole e Luna infatti dice basta anche alle MN, ovvero tutte quelle mosse necessarie al proseguo dell’avventura, che permettevano di farci spazio ad esempio tra cespugli invalicabili, volare da una zona all’altra della regione oppure spostare massi che ostruivano il nostro passaggio. Tali mosse, infatti, richiedevano non solo l’occupazione di uno slot tra le 4 mosse disponibili per i Pokémon ma spesso ci obbligavano a continue soste presso i centri Pokémon per sostituire i Pokémon in squadra; ora grazie al Poképassaggio potremo richiamare alcuni Pokémon, che non faranno parte della nostra squadra, per aiutarci nel nostro cammino.
Ad Alola faremo ben presto la conoscenza di tante nuove specie di Pokémon, ma incontreremo anche tantissime specie già note in una nuova forma tipica solo della regione di Alola.
Le nuove forme non differiscono dalle precedenti solo nell’aspetto prettamente estetico ma anche nel loro tipo. Per questo non possiamo che apprezzare una nuova funzionalità che ci indicherà, dopo aver incontrato un Pokémon per la prima nel gioco, il grado di efficacia delle mosse a nostra disposizione verso tale Pokémon. Se per alcuni questa novità potrebbe rappresentare una sorta di ulteriore passo verso la pigrizia mentale del giocatore, molti di voi sicuramente apprezzeranno questo piccolo aiuto che davvero ci eviterà di stare continuamente a dare un’occhiata al Pokédex per verificare quali tra le nostre mosse sarà superefficace contro il nostro avversario.
Mai, come nella regione di Alola, il rapporto tra ogni Pokémon e il suo allenatore risulta un aspetto sempre maggiormente centrale della nostra avventura. Se infatti la mossa Z rappresenta l’essenza della sinergia tra le due parti, Sole e Luna apporta anche diverse novità che ci permetteranno non solo di rapportarci con i nostri Pokémon in maniera più profonda, ma anche di interagire con gli altri allenatori in carne ed ossa in maniera differente rispetto al passato. Con il nuovo Pokérelax potremo rafforzare l’amicizia con i nostri Pokémon, coccolarli e dargli da mangiare innalzando la loro felicità sino anche a curarli da alcuni problemi di stato. Alcuni Pokémon si evolveranno proprio in virtù di quanto sarete stati bravi a prendervi cura di loro e a renderli felici. Per tutti quei poveri Pokémon che, invece, non faranno parte della vostra squadra, Game Freak ha introdotto il Pokéresort che altro non è che una sorta di piccola isoletta – albergo, dove i Pokémon potranno scorrazzare allegramente, salire di livello e attirare nuovi Pokémon grazie ai Pokégioli raccolti.
Con il Festiplaza, invece, viene rivisitato quello che è il cuore dell’interazione tra i vari allenatori sparsi per tutto il mondo. Potremo incontrare giocatori e sfidarli in lotte sia online che locali, effettuare scambi di Pokémon e sfidarli in alcuni mini giochi attraverso le varie strutture presenti nel Festiplaza. In questa nuova area troveremo anche negozi che ci permetteranno di acquistare oggetti a volte anche molto rari e che non sarà possibile trovare all’interno dei gioco stesso. Eseguendo determinate attività riceveremo in cambio i festigettoni, che saranno la valuta necessaria a migliorare le diverse strutture all’interno del nostro Festiplaza. Nulla di incredibilmente innovativo, quindi, ma senza dubbio tutte idee che siamo certi miglioreranno notevolmente l’esperienza del giocatore all’interno del gioco, rendendola più godibile e notevolmente più longeva.
Il comparto tecnico mai – come in questo capitolo – è stato così curato nei minimi dettagli sia nei protagonisti che nelle ambientazioni. Nonostante la console 3DS non offra prestazioni di alto livello, complice un display poco definito rispetto agli standard attuali, i modelli poligonali così come la caratterizzazione delle location delle varie isole, rappresentano un punto di assoluto merito per questo titolo e raggiunge un livello sia qualitativo che artistico pregevole, mostrando il costante impegno di Game Freak a migliorare anche questo aspetto gioco dopo gioco. Unico neo resta – ahimè – quello del frame rate che porta ancora con se alcuni piccoli problemi visti anche nei precedenti capitoli; impossibile infatti non notare i vistosi cali durante le scene di lotta più concitate che certamente stonano un poco rispetto alla qualità generale e alle performance del gioco. Doverosa menzione anche alla soundtrack del titolo che, proprio grazie alla sapiente miscela delle scelte tematiche in perfetta armonia con le diverse caratteristiche delle regioni che visiteremo, risulta sempre apprezzabile e mai ripetitiva.
Game Freak si è impegnata davvero tanto e questo non può essere assolutamente negato. Il gameplay, la narrazione e il game design raggiungono in questo titolo livelli di assoluta eccellenza, mostrando come ancora il brand Pokémon non sembri intenzionato a prestare segni di cedimento dopo ormai 20 anni. Certamente di tante novità non tutte risultano riuscite alla perfezione, ma probabilmente questo è anche dovuto a oggettivi limiti che il gioco e l’esperienza tanto apprezzata dai giocatori impongono e che consentono di cambiare più la forma rispetto all'effettiva sostanza. Il risultato finale pone, però, sicuramente Pokemon Sole e Luna tra le esperienze meglio riuscite della serie, gettando nuove basi per un futuro assolutamente roseo per un franchise destinato ad appassionarci per ancora moltissimi anni.