Il viaggio di un uomo della terza età può mettere a nudo i ricordi più belli e i più brutti della vita passata. Ecco la nostra recensione di Old Man’s Journey!
Ci sono titoli che cercano di attirare i videogiocatori, dandogli in pasto come elemento principale la narrazione. Al giorno d’oggi esistono, infatti, moltissimi generi videoludici che possono presentare forti contaminazioni derivanti da altri generi. Il mercato videoludico è quindi ricchissimo e si rivolge agli appassionati, ma anche a coloro che amano le storie e che vengono definiti in gergo casual gamer.
Old Man’s Journey è un platform in due dimensioni per PC che offre ai suoi fruitori una grafica coloratissima, evocativa e disegnata completamente a mano. Io l’ho giocato tutto d’un fiato, proprio per non perdermi niente delle emozioni che il titolo è stato in grado di trasmettermi fino ai titoli di coda.
Immaginate di essere degli anziani. Siete fuori la vostra casa ad ammirare le onde lontane del mare. All’improvviso, sentite un suono provenire fuori dalla vostra proprietà; è il postino, pronto per consegnare una lettera a voi indirizzata. E’ proprio così che inizia Old Man’s Journey. Il protagonista, un vecchietto caratterizzato da una barba bianca, folta e lunga, dopo aver letto il messaggio, deciderà infatti di prendere tutto l’occorrente per un viaggio al dir poco improvvisato.
La narrazione avviene soltanto attraverso delle immagini e dei suoni, in quanto non sono presenti parti doppiate e/o sottotitolate. Si tratta di un elemento di assoluta importanza, perché ciò non fa che aumentare sensibilmente la difficoltà di “narrazione” per i ragazzi di Broken Rules. Sotto questo punto di vista, posso dire semplicemente che la produzione si è fatta carico di queste “possibili” difficoltà, superando di netto qualunque ipotetico ostacolo.
Il nostro compito da videogiocatori sarà quello di plasmare – con l’ausilio del mouse – le colline presenti, al fine di creare un percorso “ideale” per permettere all’omino di terza età di proseguire inerme e senza troppe difficoltà. Detto ciò, alla componente platform è affiancata quella da puzzle game, perché di fatto dovremo capire come intervenire per superare le avversità e permettere al nostro alter-ego digitale di proseguire il suo breve, ma significativo viaggio. A questo punto, non mi sembra opportuno entrare nel merito della vicenda: vi basti sapere che alcuni elementi su schermo, come ad esempio il suono di una campana, saranno in grado di rievocare dei momenti significativi della vita dell’uomo. Bei ricordi, decisioni giuste e sbagliate, sogni infranti e tanto altro ancora. In Old Man’s Journey sono presenti tutti gli elementi per vivere una storia emozionante e sofferta, condita da stati d’animo come la malinconia e la nostalgia, presenti soprattutto con l’avanzare dell’età per i bei tempi oramai andati.
Nel corso di questo tranquillo viaggio, ma stracolmo di emozionanti ricordi, attraverseremo dei paesini coloratissimi, capaci di far trasparire una sensazione di tranquillità e di gioia per la vita. Quest’ultima viene raffigurata come un bene prezioso, ricco di eventi positivi e, a seconda dei casi, anche negativi. Il focus, però, è caratterizzato da un concetto chiaro e trasparente; nella maggior parte dei casi, la vita di tutti noi – proprio come quella del nostro anziano protagonista – viene caratterizzata dalle decisioni che si prendono, che danno inevitabilmente adito a delle conseguenze, in grado di modificarne gli eventi; è quindi riproposto il meccanismo della causa/effetto, nel senso che ad ogni nostra azione viene generata una conseguenza immediata o tangibile con il passare del tempo.
Old Man’s Journey è un videogioco silenzioso che parla con le immagini e che si fa ascoltare dai videogiocatori, mediante il potere degli effetti sonori e, più in generale, grazie alla magia della musica. La componente sonora del titolo fa infatti ben più di quanto ci si potrebbe aspettare. Riesce a colmare adeguatamente l’assenza di una qualsiasi indicazione su schermo, esprimendo attraverso il suono lo stato d’animo del protagonista e non solo… sia chiaro però che la colonna sonora non riesce a raggiungere l’eccellenza, vista la presenza di alcuni brani rivelatisi capaci di destare in me un po’ di fastidio, a dispetto di altri molto più orecchiabili e di conseguenza piacevoli da ascoltare. E’ poi giusto evidenziare la longevità piuttosto bassa dell’opera; basteranno infatti appena 2 ore per portarla a compimento. E’ anche vero che, con l’avanzare dell’avventura, il gameplay non si è rivelato in grado d’offrire delle novità, quindi aumentare la durata del gioco avrebbe potuto portare ad un effetto controproducente, snervando ed annoiando il giocatore di turno. Comunque sia, sommando tutte le componenti di Old Man’s Journey, sono franco nel dire che ci troviamo davanti ad un’opera di pregevole fattura, proposta a un prezzo più che onesto (7,99 euro su Steam). Nel caso in cui foste alla ricerca di un videogioco frenetico e vario nelle sue meccaniche, il titolo in oggetto non fa sicuramente per voi; se invece cercate un’esperienza in grado d’emozionarvi e al contempo di farvi riflettere sui veri valori della vita, Old Man’s Journey potrebbe fare al caso vostro.
Old Man’s Journey è un’avventura piacevole da giocare, che mette l’utente davanti ad alcuni puzzle da risolvere per permettere al protagonista di avanzare e continuare il proprio viaggio. La narrazione è davvero di ottima fattura, nonostante non sia presente una storia originalissima e dal grande impatto. La musica poi gioca un ruolo fondamentale, poiché capace di trasmettere con efficacia ai videogiocatori i diversi stati d'animo del protagonista. Concludendo, si tratta senz'altro di un videogioco di qualità che ha un suo perché. Potete acquistare questa piccola gemma, realizzata dal team spagnolo Broken Rules, direttamente su Steam a un prezzo assolutamente in linea con quanto offerto dalla produzione (7,99 euro).