kingdomgame.it
Recensione

No Man’s Sky – Recensione, meglio rimanere a casa

La visita a pianeti sconosciuti è stata meno interessante di quanto ci si potesse aspettare.

Nella mia recensione di Fallout 4 avevo scritto come fosse stato difficile, per tutti noi, sopravvivere alla maledizione dell’hype. Un hype generato completamente dagli stessi giocatori, senza neanche la necessità di una comunicazione mirata da parte dello stesso sviluppatore.

Lo stesso destino avuto da No Man’s Sky, decisamente proficuo per gli sviluppatori – sia in termini di immagine che monetari, visto le vendite al lancio – che ha attirato su di sé, già dalla prima presentazione, un’attenzione incredibile.

“La maledizione” la si ha nel momento in cui il risultato non rispecchia le aspettative generate. No Man’s Sky rientra tra i “maledetti dall’hype”.

 “Liberi” di seguire l’Atlante

Schermata bianca e riavvio necessario della nostra tuta da viaggiatore dello spazio. Questo è esattamente ciò che ci troveremo davanti una volta iniziata la partita. A quanto pare, per un non precisato motivo, ci siamo schiantati su un pianeta, la nostra navicella è distrutta e noi abbiamo perso i sensi.

Una volta recuperati, poco lontano, vicino alle macerie, un radiofaro risveglia alcune delle nostre memorie, un nome in particolare: Atlante. Insieme ad esso una richiesta: quella di seguire il percorso che questo avrebbe preparato per noi. La scelta è nostra: seguirlo od essere liberi.

Scegliendo di seguirlo, ci verrà segnalato il punto in cui incontrare l’Atlante. I primi compiti che ci verranno assegnati ci faranno da tutorial per impratichirci con le non immediate meccaniche legate al crafting e al miglioramento della nostra astronave, necessario per raggiungere le nostre mete.No Man's Sky Recensione

Andando subito al sodo, il più grande difetto di No Man’s Sky è proprio la progressione e l’assenza di missioni vere e proprie che allevino l’enorme sensazione di monotonia in grado di presentarsi dopo poche ore di gioco.

Non faremo infatti altro che andare da un pianeta all’altro alla ricerca delle risorse necessarie in modo da essere così in grado di raggiungere la galassia successiva, esplorare i suoi pianeti, raggiungere la prossima galassia, arrivare al cospetto dell’atlante per poi ripetere il ciclo.

A meno di non venir risucchiati nella spirale e nella smania della scoperta, No Man’s Sky ha gran poco altro da offrire. Il titolo punta sì proprio sulla vastità dell’universo e sulla possibilità di visitare un numero esagerato di ambientazioni, ma ciò non giustifica l’assenza di una vera e propria motivazione per atterrare su di essi.

 Come i sette nani

Il gioco di Hello Games poggia le sue fondamenta sulla raccolta di elementi, ognuno necessario a diversi scopi. Il carbonio può essere utilizzato per alimentare il multi-tool, la nostra unica arma multifunzione utile per l’estrazione dei beni presenti sui pianeti. Gli ossidi come il ferro, il titanio e lo zinco per riparare gli scudi della nostra navicella, il Thanium9 per l’hyperdrive.

Ciò che faremo per la maggior parte del tempo è proprio sfoderare il nostro multi-tool per sparare a rocce, piante e minerali per raccogliere il necessario non solo per la nostra sopravvivenza, ma anche per la creazione di miglioramenti per noi e l’astronave. No Man's Sky Recensione

A difendere flora e fauna sono presenti dei guardiani robotici che ci attaccheranno nel momento in cui ci vedano deturpare il pianeta. Questi sono gli unici momenti in cui a terra ci sarà dell’azione, a meno di non incontrare degli esseri che per loro natura ci attaccheranno a vista.

I combattimenti, oltre ad essere rari, non sono propriamente divertenti.

Sopravvivere su un pianeta sconosciuto

La sopravvivenza sui pianeti è determinata da diversi fattori, alcuni di essi infatti presentano delle condizioni non favorevoli alla vita, che possono accorciare la nostra visita in pochi minuti. Su alcuni di essi il gelo, o al contrario, il caldo, renderanno le temperature insopportabili, una pioggia acida potrebbe allo stesso modo crearci non pochi problemi. Una volta che la nostra protezione ai rischi atmosferici raggiunge lo zero, saremo esposti direttamente, perdendo salute nel tempo.

A prescindere dai pericoli che potremmo incontrare, dovremo sempre tenere d’occhio la barra relativa alla nostra tuta, la quale dovrà essere mantenuta con i materiali di cui sopra. La gestione dell’inventario è quindi fondamentale. Sia la nostra tuta che l’astronave hanno degli slot limitati numericamente, decidere di riservarne uno o più a quelle risorse utili a mantenere intatto ed operativo il nostro equipaggiamento è di vitale importanza.

Una volta su un pianeta, quello che ci si domanda è: “cosa faccio?”. No Man's Sky Recensione

È un quesito ricorrente che trova gran poche risposte, oltre al solito scavare, scavare, scavare, è possibile far visita a rifugi sparsi, senza troppa attenzione, casualmente sulla superficie dei pianeti. Qui è solitamente presente un alieno con cui parlare, risolvere un quesito e ricevere la ricompensa. Le banali varianti non risolvono la situazione.

La poca credibilità dei pianeti viene ancora meno nel momento in cui il design di essi è sempre il medesimo. È vero che cambia in alcuni casi flora e fauna – neanche troppo – ma ha poco senso trovare sempre la solita triste casupola sperduta con il medesimo modello e stile architettonico con un povero alieno seduto al suo interno in tutte le galassie. Nessuna differenziazione del genere.

No Man’s Sky non tieni incollati per la tanto chiacchierata vastità dello spazio esplorabile, ma questo succede nel momento in cui si entra nel loop di voler migliorare sempre più il proprio personaggio e l’astronave.

Battaglie spaziali

L’astronave è proprio il nostro mezzo di trasporto che utilizzeremo per i nostri viaggi interspaziali. Ci permette di stivare materiali in eccesso, di atterrare sui pianeti e di esplorare le galassie. Se è vero che dovremo tener presente queste caratteristiche nel momento in cui decideremo di comprare un nuovo mezzo dagli alieni che incontriamo nelle stazioni spaziali, è bene pensare anche alla nostra potenza di fuoco. 

Non sarà raro infatti che dei pirati possano attaccarci per rubarci la mercanzia.No Man's Sky Recensione

Se ingaggiati, la battaglia avviene in modo abbastanza classico, sparando avremo un’indicazione di dove dovremmo mirare in modo da riuscire a beccare il nemico. Dovremo far attenzione sia al surriscaldamento dell’arma sia agli scudi di protezione rimasti, se non riparati in tempo con i materiali richiesti rischieremo di morire.

In caso questo succedesse, ritorneremo alla base spaziale, con la possibilità di recuperare il carico tornando alla nostra tomba. 

I pro

Interessante approccio survival

Le condizioni metereologiche influiscono in modo sensibile nel nostro modo di esplorare i pianeti

I Contro

Differenziazione e caratterizzazione dei diversi pianeti basica…

…sugli stessi c’è gran poco da fare…

…il loop delle azioni che andremo a compiere è sempre lo stesso, il tutto diventa presto monotono. 

Voto Globale 6.5

Idealmente, No Man’s Sky poteva essere il videogioco definitivo per gli amanti dello spazio e della fantascienza. Hello Games non ci riesce, vuoi per una mancanza di fondi, vuoi per la mancanza di forza lavoro, o semplicemente, di tutto ciò che sarebbe stato necessario per rendere davvero possibile un progetto così grande.

Seguici su Facebook