Il 2012, tra le innumerevoli uscite importanti in ambito videoludico, ha visto anche il ritorno di una delle serie Hack n’ Slash più amate di tutti i tempi ovvero Ninja Gaiden. Arrivato alla sua terza incarnazione, il brand portato su Playstation 3 e Xbox 360 da Tomonobu Itagaki, ha dovuto separarsi dal suo “genitore” per la prima volta con risultati ben poco graditi ai fan in tutto il mondo. Ninja Gaiden 3 infatti arrivò sul mercato pieno di molteplici difetti che fecero storcere il naso a critica e pubblico, vuoi per una trama piatta e senza particolare attrattiva, vuoi per un livello di difficoltà notevolmente abbassato, vuoi per il fatto che dall’inizio alla fine del gioco si continuerà ad utilizzare una sola ed unica arma. Un anno dopo, però, Team Ninja decide di rimettere mano a questo terzo, contestatissimo, episodio del brand e lo fa portandolo sull’ultima console nata in casa Nintendo, Wii U, col nome di Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge tentando di limare tutte le problematiche che affligevano l’originale. Ci saranno riusciti? Nì!
Il sangue di drago! ( No, non si parla di Skyrim )
La trama di Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge segue quella del capitolo originale seppur aggiungendo alcuni particolari atti a chiarire una trama non particolarmente limpida e ispirata. La storia ruota attorno ad un gruppo di Alchimisti noti come LOA che hanno in mente di stravolgere gli equilibri mondiali tramite una serie di azioni terroristiche in varie parti del mondo, da Londra al deserto orientale passando da ambientazioni tipicamente tropicali ed anche alcune tipicamente Giapponesi. Il nostro Ryu Hayabusa si troverà coinvolto in questo complotto e toccherà a lui fermare questo diabolico piano ma non tutto fila liscio. Il giovane ninja subirà una maledizione al braccio in cui verrà fusa la sua spada in modo da fargli provare tutto il dolore e la sofferenza delle vite da essa spezzate. L’intreccio narrativo, come si è detto, non risulta di certo coinvolgente ma piuttosto viene utilizzata come mero pretesto per buttare Ryu nella mischia e fargli affettare nemici di ogni tipo. Si parte infatti dai classici soldati che non sono altro che carne da macello per le nostre lame per arrivare a gigantesche bestie meccaniche che daranno filo da torcere al giocatore. La prima differenza col capitolo originale, infatti, salta all’occhio proprio per quanto riguarda la difficoltà. Se in Ninja Gaiden 3 il livello di sfida era calato vertigionosamente, in questo Razor’s Edge gli sviluppatori, venendo incontro alle richieste dei fan, hanno deciso di incrementarlo parecchio senza però raggiungere, sia chiaro, le vette del secondo capitolo della serie. I nemici, quindi, andranno affrontati con molta più cautela utilizzando il più possibile parate, schivate e soprattutto calcolando bene le mosse.
A causa della mancanza di un sistema economico come visto in Ninja Gaiden II, infatti, non sarà più possibile acquistare pozioni o oggetti per curarci durante gli scontri e, per recuperare energia, bisognerà attendere un punto di salvataggio o eseguire uno dei Ninpo, adesso disponibili in varie versioni, che restituiranno al giocatore un moderato quantitativo di salute. Seconda, sostanziale differenza con il Ninja Gaiden 3 uscito per Playstation 3 e Xbox 360 consiste nell’arsenale a disposizione del nostro Sangue di Drago. Si va dalla classica Katana alla potente falce passando per gli artigli, veloci e letali, e per il bastone della luna, utilissimo per gli attacchi non molto ravvicinati. Sempre presenti l’arco, questa volta con frecce infinite ed esplosive e gli shuriken, utilizzabili per proseguire le combo. Anche dal lato dei Ninpo troviamo qualche aggiunta: oltre al drago di fuoco presente già nell’ originale, troviamo una tempesta di lame che richiederà meno energia per essere eseguito ed altri 4 Ninpo sbloccabili proseguendo nella trama. Uccidendo nemici, inoltre, andremo ad accumulare punti Karma spendibili sia per potenziare armi e Ninpo che per sbloccare costumi aggiuntivi, aggiungendo un tocco di personalizzazione alle avventure del ninja in nero. Ultima, ma non per importanza, aggiunta in questo nuovo capitolo è la presenza della ninja dai capelli viola, Ayane che offrirà da una parte un punto di vista alternativo alla storia, dall’altra un gameplay completamente diverso da quello di Hayabusa, molto più veloce e frenetico. Ritorna, infine, la modalità multigiocatore, a dire il vero non molto apprezzata in passato, ma che comunque rappresenta un’aggiunta efficace in termini di longevità (comunque già di per sè buona ) al titolo.
Tecnicamente Parlando
Dal lato puramente tecnico Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge non si discosta molto dal predecessore, offrendo animazioni e modelli poligonali abbastanza curati senza, però, mai far gridare al miracolo. Ritornano per l’occasione anche gli effetti dovuti allo smebramento, marchio di fabbrica della serie, misteriosamente omessi in Ninja Gaiden 3. Ad ogni colpo, infatti, vedremo volar via arti e teste in un turbinio di sangue e distruzione che sicuramente regalerà più di una soddisfazione ai fan poù sfegatati della saga e non. Unico punto davvero dolente della produzione in termini tecnici è la banalità e la poca cura negli scenari davvero sottotono rispetto a quanto visto in precedenza. Un plauso va comunque agli sviluppatori per aver voluto imparare dai propri errori dando ascolto anche alla community, cosa che fa ben sperare per il futuro della saga.
In conclusione questa versione riveduta e corretta del terzo capitolo di Ninja Gaiden risulta parecchio più godibile della sua controparte originale grazie ad alcune aggiunte dal peso più o meno importante. Ninja Gaiden 3: Razor's Edge si configura, quindi, come un hack n' slash valido seppur non all'altezza dei migliori capitoli della serie con il ritorno di componenti come gli smembramenti ed il vasto arsenale di armi e Ninpo che faranno la gioia di tutti gli appassionati. Rimane comunque una trama piatta e notevolmente sottotono che inficiano seppur marginalmente la valutazione del titolo.