Scacciare i fantasmi del primo Nier era la primaria missione di Yoko Taro. Prendendo a braccetto Platinum Games il risultato non poteva che essere un ottimo concentrato di arte e divertimento allo stato puro.
NieR: Automata è un titolo che sin dalle primissime battute si è mostrato come un progetto notevolmente ambizioso, volto ad evolvere e cancellare tutte quelle lacune che hanno portato il predecessore NieR a rimanere confinato in un piccolo limbo per appassionati, complici troppi aspetti davvero poco convincenti e malamente rifiniti. Il director Yoko Taro questa volta ha però deciso di fare le cose sul serio, bussando alle porte di Platinum Games e Square Enix per dare vita ad un titolo forte non solo del suo nome e delle sue indubbie capacità ma anche dell’esperienza di uno studio capace di sfornare giochi di altissimo spessore. Dopo tanto lavoro ecco quindi giungere finalmente sul mercato questo NieR Automata, un titolo molto convincente e dotato di notevole personalità artistica e narrativa; preparatevi quindi a immergervi nella nostra recensione.
Le vicende di NieR Automata si svolgono in un futuro dove la Terra e la razza umana sono martoriate delle temibili biomacchine, costruite da creature di un altro mondo. Per assicurare la sopravvivenza della propria specie, la razza umana, rifugiatasi sulla luna in cerca di salvezza, invia sulla Terra un gruppo di androidi noto come squadra YoRHa, con lo specifico obiettivo di contrastare l’avanzata delle biomacchine e riconquistare il pianeta ormai perduto. A reggere le sorti della terra saranno 2B e 9S, due androidi dalle eccellenti doti combattive, che guideranno la valorosa resistenza e scopriranno al contempo cosa si cela dietro questa invasione.
Quella di Nier: Automata è una trama tutto sommato ispirata che, seppur non brilli certamente per innovazione, trova lustro nella magistrale conduzione narrativa adottata dal team che riesce a tenere l’attenzione del giocatore sempre ad alto livello. Le vicende infatti sono ben narrate, molto scorrevoli e non mancano mai di colpi di scena; tuttavia non sarà possibile comprendere appieno la storia solo con la prima run, ma sarà necessario affrontare quelle successive che saranno di prezioso aiuto nel rivelarvi tutti i tasselli di una trama ben congeniata. In particolare, 2B e 9S si rivelano in ogni momento ben piú di semplici androidi e come loro anche tutti i personaggi secondari, sempre ben caratterizzati e dotati di una personalità che in molti frangenti metterà in dubbio che il loro cuore sia fatto di soli chip e circuiti.
Il titolo possiede una buona longevità grazie anche alle tante missioni secondarie ma sopratutto grazie ai tantissimi finali alternativi che, come precedentemente citato, porteranno l’utente di turno a giocare e rigiocare il titolo fino alla nausea per comprendere appieno lo splendore di una storyline che risulta tra le migliori degli ultimi tempi.
Il gameplay di Nier Automata è tutto da scoprire grazie alla gran varietà di generi mescolati con precisione chirurgica, i quali contribuiscono a rendere il gioco sempre fresco e mai noioso. Passeremo da un stile tipicamente hack’n’slash ad uno più simile ad un platform o ad un arcade shooter, il tutto accompagnato da una marcata componente ruolistica; potremo personalizzare il protagonista e adattarlo al nostro stile di combattimento, equipaggiandoci con armi leggere o pesanti e dotandolo di alcuni chip che forniranno vantaggi in attacco o in difesa fornendo, al contempo, abilità che risulteranno fondamentali in combattimento.
E’ proprio nel sistema di combattimento che emerge il forte marchio di Platinum Games. L’esperienza accumulata con la fortunata saga di Bayonetta è lampante sin dalle prime battute iniziali e il combat system non può che risentirne positivamente. Potremo infatti esibirci in combo ed accoppiate di attacchi spettacolari e micidiali, aiutati anche dal piccolo droide fluttuante Pod che fornirà ulteriore volume offensivo con armi da fuoco e varie tipologie di attacchi che potranno essere personalizzati dal giocatore, ottenendo quindi un notevole vantaggio tattico in combattimento.
Nel caso in cui doveste incappare in un qualche fatidico game-over, sappiate che dovrete inoltre galoppare a recuperare tutto l’equipaggiamento dal vostro rottame, perché se lascerete passare troppo tempo o morirete nuovamente vedrete tutti i vostri preziosissimi chip svanire nel nulla (chi ha detto Dark Souls?). Tuttavia questa casualità sarà piuttosto rara; nonostante la buona varietà di nemici e le epiche boss fight che si presenteranno nel corso dell’intera avventura, il livello di sfida è tutt’altro che elevato e le situazioni in cui sarete davvero in difficoltà saranno molto rare.
Arriviamo purtroppo alle vere note dolenti di questo Nier Automata. Se sotto molti aspetti il gioco è promosso a pieni voti, lo stesso non possiamo dire per la componente tecnica che, specialmente su PlayStation 4 standard, tocca in molti casi punti poco felici, davvero un peccato vista l’ispiratissima componente artistica di questo titolo. Tutte le ambientazioni risultano davvero piacevoli e suggestive, interconnesse tra loro in maniera apprezzabile e capaci di sfruttare sapientemente la devastazione generata dal conflitto per mettere in luce un mondo che, nel suo complesso, non da mai quella sensazione di deja-vu tipica di molti titoli open-world. I giochi di luce e i contrasti di colore fanno poi il resto, donando alle fasi di esplorazione una sensazione davvero appagante.
Peccato che a rovinare questo splendore ci pensino purtroppo i brutti difetti di un motore grafico che mostra, fin troppo spesso, il fianco nella versione PS4 standard; il frame-rate subisce soventi bruschi cali anche nelle fasi di esplorazione e la pulizia dell’immagine spesso viene compromessa da un aliasing molto marcato; ad appesantire ancora di più il giudizio ci pensano poi i continui effetti di popping delle texture che in alcuni casi risultano essere persino a bassa risoluzione.
Difficile poter parlare di difetti marginali poiché l’impatto negativo sulla resa generale si fa sentire, seppur non così drasticamente da compromettere un titolo artisticamente ineccepibile, grazie anche ad una soundtrack semplicemente emozionante, composta con assoluta maestria e contestualizzata molto bene rispetto alle vicende narrate. Il titolo non è doppiato in italiano ma la qualità dei doppiaggi originali e dei dialoghi ci permette di apprezzare comunque appieno il gioco anche con i soli sottotitoli localizzati nella nostra lingua.
Nier Automata è un viaggio emozionante, appassionante ma sopratutto appagante. In ogni momento vorrete sempre conoscere di più e quando penserete di aver capito tutto delle vicende narrative ecco che il titolo saprà cogliervi di sorpresa. Nonostante la longevità non sentirete mai il peso delle ore di gioco, complice un sistema di combattimento divertente come solo Platinum Games sa fare. Yoko Taro e soci questa volta non sbagliano e confezionano un JRPG che non va perso per nulla al mondo e che, nonostante gli evidenti problemi tecnici relativi ad un motore grafico a tratti un po' raffazzonato, regala una vera opera d'arte videoludica degna di entrare a far parte della nostra collezione.