Nuove auto, nuove modifiche e il ritorno di Eddie da Underground.
Need for Speed è un reboot con i controfiocchi, non è difficile eleggerlo come il miglior capitolo della serie degli ultimi anni. Questo è il verdetto della recensione originale uscita sulle nostre pagine a novembre 2015. Se le versioni Playstation 4 e Xbox One uscirono in quel periodo, quella PC venne lasciata in disparte, con una data di uscita fissata mesi più avanti: marzo 2016.
Considerate questa come un aggiornamento della recensione console, con un approfondimento sui contenuti aggiunti e sull’ottimizzazione.
“Appena avviato il gioco, non può accoglierci meglio di così: vediamo due piloti gareggiare e derapare ad alta velocità per le strade di Ventura Bay fino a quando non hanno la sfortuna di incrociare una volante della polizia. Non ci vorrà tanto prima di lasciarla a qualche isolato indietro. Qui è il momento di separarsi, ci fermiamo e scopriamo che uno dei piloti eravamo noi, facciamo conoscenza di un certo Spike che ci invita ad un club con tutti i pezzi grossi della città. È giunta l’ora di farsi un nome e di cambiare auto.
Già dall’introduzione quindi, Ghost Games mette in chiaro cosa ci troviamo davanti. In un’unica scena si amalgamano Underground e Most Wanted. Capiamo subito come l’atmosfera voglia richiamare lo street racing, con tanto di gruppo di ragazzi amanti dei motori che vogliono fare il grande salto.”
Arrivati al club scopriamo quel gruppo di ragazzi che non avevo propriamente apprezzato già in origine. Nelle scenette con il gruppo, girate con attori reali, l’atmosfera è fin troppo giovanile, le battute risultano fuori luogo ed il tutto imbarazzante. Ribadisco ancora come queste siano fini a sé stesse, non riuscendo a condurre la trama, non portandola da alcuna parte.
Uno dei nuovi contenuti di gioco sono le sfide di Eddie. Per chi se lo ricorda, è uno dei personaggi di Underground, che ritorna qui con la sua leggendaria Skyline. Sono quindici le sfide che dovremo affrontare, queste non sono altro che delle gare divise tra derapata, sprint e circuito. L’ultima è contro Eddie in persona, arriviamo primi e la sua macchina sarà nostra. Non aiuta a smorzare la sensazione di mancanza di varietà del titolo, ma è comunque un contenuto in più che ci farà passare qualche ora.
Questa volta, alla scelta della prima auto ho puntato alla Subaru BRX Premium. Appena uscito dal garage e provando a fare qualche gara utilizzando la tastiera, ho capito come questa non sia stata per nulla pensata per essere utilizzata in questo NFS. Sia per la configurazioni dei tasti, sia per il gameplay – che non è adatto ai tasti a singola corsa – sia per i menu che non sono stati riadattati per l’utilizzo con mouse e tastiera. Semplicemente è d’obbligo utilizzare un gamepad.
Per quanto riguarda il gameplay, permangono le mie ottime impressioni sottolineate nella recensione originale. Anche se, rigiocandolo in questa versione ho notato ancora di più l’effetto elastico ed un mal bilanciamento della difficoltà. Per farvi capire, mi è capitata una gara dove una Volvo 242 del ’75 riusciva a tener testa ad una Corvette Z06.
“Fatti i primi metri, si capisce subito come l’auto sia “leggera”, facile da manovrare, con dei controlli immediati. Sensazione che più di tutti la percepiranno chi arriva dagli ultimi Need for Speed, influenzati dalla scelta di Criterion di rendere le auto estremamente pesanti e rigide. Manovrabilità che comunque è possibile regolare a piacimento nel garage.
Nel momento in cui dovremo affrontare una gara di derapata sarà opportuno far scivolare maggiormente l’auto sull’asfalto, al contrario in una gara su circuito o uno sprint, vorremo avere un’aderenza maggiore. Attenzione però perché le regolazioni impattano pesantemente sulla stabilità dell’auto, nel momento in cui esageriamo ed impostiamo l’aderenza massima, sarà molto difficile derapare, l’esatto contrario succederà eliminando la tenuta.
Questo è un elemento sicuramente interessante, che rende la modifica meccanica, di solito relegata ai giochi di guida simulativi, un elemento importante anche in un arcade come Need for Speed. Modifica meccanica che è anche fatta di componentistiche da cambiare. Il numero è davvero elevato, si va dalla centraline alle barre antirollio, dal freno a mano al sistema di raffreddamento. Modifiche che influenzano sensibilmente la velocità massima e l’accelerazione.
Parlando di gare, si sente la poca varietà di queste. Sono presenti quelle su circuito, gli sprint, tre varianti di derapate e le gimkana. Soprattutto le gare di drift, ci vengono proposte fin troppo spesso, il fatto di farci ripetere sempre gli stessi tratti di strada, non aiuta.”
Il tuning estetico nella passata recensione era sia un aspetto premiato del titolo sia criticato. Questo perché se in alcune auto le possibilità di personalizzazione erano tante, in altre era praticamente nullo. Need for Speed in versione PC comprende già la patch rilasciata su console dove diverse auto guadagnano pezzi per poterle modificare. Meglio di prima, ma la limitazione non è del tutto risolta, soprattutto per le supercar. Sono stati aggiunti anche svariati vinili, con insieme, finalmente, la possibilità di copiarli dall’altro lato della carrozzeria.
Rigiocandolo, ho trovato la scelta di rendere NFS un titolo solo online ancora più frustrante che mai. Questo perché i giocatori presenti sulla mappa sono visibili anche durante le gare, non sarà quindi raro che qualcuno che sta viaggiando sul nostro stesso percorso ci venga addosso, facendoci perdere posizioni.
Per quanto riguarda l’ottimizzazione, non posso che essere soddisfatto. I requisiti di sistema sono d’avvero abbordabili, come avevamo riportato in una news dedicata. Pur non avendo un PC definibile “da gaming” – i3 3220 @ 3.30GHz, 12Gb di RAM, GTX 960 – riesco a giocare a Need for Speed con impostazioni grafiche alte ed a 1920×1080. I più fortunati potranno goderselo in 4K.
Con questa versione, permangono le stesse ottime impressioni avute nella recensione originale. Nel dettaglio, l’edizione PC gode di un porting ottimo, il che lo rende giocabile anche a chi non ha un computer propriamente prestante. Munitevi però di un controller, obbligatorio visto che la tastiera risulta decisamente scomoda. Il mezzo punto in più al voto finale dato in questa occasione è per i contenuti aggiunti al titolo in tutte le sue versioni in via gratuita con nuove gare, auto e personalizzazioni.