Visual Concepts torna sotto i riflettori con un nuovo capitolo di NBA 2K che sembra intenzionato a far faville
Quello di NBA 2K è un brand che oramai da anni è riuscito a conquistarsi l’amore indiscusso di milioni e milioni di amanti del basket da tutto il mondo, al punto tale da essere oggi definito come il miglior simulatore videoludico in ambito sportivo nella pallacanestro. Nel corso delle sue numerose uscite, infatti, i talentuosi ragazzi di Visual Concepts sono sempre stati capaci di migliorare il loro brand di capitolo in capitolo in modo tale da renderlo sempre più fedele e realistico, limando di volta in volta i pochi difetti riscontrati e aggiungendo nuove ed interessanti migliorie capaci di rendere l’intera esperienza di gioco sempre più piacevole e coinvolgente.
Dopo l’apprezzatissimo NBA 2K16, però, in molti si sono chiesti se la software house sarebbe stata effettivamente capace di realizzare un seguito ancor più divertente del fratello maggiore, dubbi e quesiti che ora, dopo numerose giornate passate in compagnia del titolo, possono lasciar spazio a conferme e certezze. Se eravate tra coloro che attendevano con il cuore in mano il verdetto finale, è giunto il momento di tirare un lungo e rilassato sospiro di sollievo; Visual Concepts ce l’ha fatta un’altra volta.
I contenuti presenti in NBA 2K17 si dividono in varie modalità, ovvero MyCareer, MyGM, MyLeague, MyTeam, Playoff e Start Today. MyCareer, probabilmente la parte più apprezzata dai fan del brand, ci farà impersonare i panni di Pres, giocatore prodigio del liceo che, partendo dalle basi, dovrà arrivare fino alle vette più alte dell’NBA. La narrativa che farà da sfondo all’intera vicenda abbandona i temi più cupi e drammatici di NBA 2K16 per puntare su di una trama più scanzonata, da prendere maggiormente alla leggera ma non per questo meno coinvolgente.
La storia, infatti, risulta essere estremamente piacevole da seguire e rappresenta un ottimo valore aggiunto all’intera opera, tra personaggi ben caratterizzati ed avvenimenti specifici capaci di farci sentire maggiormente coinvolti nelle peripezie del protagonista. Il fatto di dover poi prendere determinate decisioni nel corso dell’avventura che ci permettono di intraprendere una specifica direzione nel corso della nostra carriera non fa altro che rendere il tutto ancor più personale.
Sia chiaro che la storia non presenta colpi di scena inimmaginabili o momenti capaci di far impallidire titoli del calibro di Metal Gear Solid e compagni, ma il tutto scorre piacevolmente dall’inizio alla fine senza mai venire a noia e seppur una maggior originalità in tal senso non sarebbe stata sicuramente disdegnata, il risultato finale si è dimostrato essere tanto divertente quanto appagante.
Di fatto, alla base della modalità MyCareer vi sarà la necessità di gestire le nostre giornate per sfruttarle al meglio scegliendo, di volta in volta, se sia più opportuno sfruttare le ore libere per migliorare le proprie abilità o per uscire con i propri compagni o, ancora, se sia più saggio partecipare agli allenamenti di squadra o presenziare a qualche evento per guadagnare soldi e fan.
Ogni nostra azione avrà delle chiare conseguenze in tal senso, che si parli di stringere amicizie più strette con i proprio compagni di squadra o fare una miglior impressione al coach e la possibilità di utilizzare il proprio cellulare per chiacchierare con gli amici o vedere i social media dove i fan ed i siti specializzati trattano degli ultimi avvenimenti in ambito sportivo, magari andando a citare anche lo stesso Pres, non fa altro che rendere il mondo di gioco ancor più vivo, facendoci sentire come se fossimo davvero i fautori del nostro destino.
Ovviamente, il protagonista non sarà un personaggio preconfezionato (almeno che non sia il giocatore stesso a richiederlo), bensì sarà compito dell’utente stesso andare a personalizzarlo per renderlo quanto più conforme ai nostri gusti. Dai semplici elementi estetici, quali colore degli occhi e dei capelli, si passerà ben presto ad altri parametri ben più importanti, tra i quali figurano corporatura, altezza, lunghezza delle braccia e via dicendo. Questi elementi saranno estremamente importanti in quanto ci permetteranno di andare a modificare gli attributi del nostro personaggio, i quali avranno un fortissimo impatto sulle nostre capacità di gioco in partita, magari rendendoci più prestanti in velocità ma meno determinanti in difesa.
In tal senso, gli allenamenti avranno un’importanza fondamentale non solo perché ci permetteranno di migliorare i rapporti con la nostra squadra ed ottenere un posto in rotazione, ma anche per la loro capacità di migliorare i nostri attributi. Chiudono il tutto la possibilità di effettuare una scansione del proprio volto per applicarla sul nostro giocatore, feature interessante ma che allo stato attuale andrebbe rivista quasi interamente a causa della sua mancanza di precisione, ed un negozio in cui poter acquistare attributi, animazioni e vestiti per personalizzare al meglio il nostro alter-ego digitale.
Come detto poco sopra, oltre alla MyCareer sono presenti diverse altre modalità realizzate allo scopo di rendere più variegata l’offerta ludica messa in campo dal gioco. In MyGm impersoneremo i panni di un GM NBA con l’arduo compito di portare la nostra squadra all’agognato titolo.
In tal senso, risulta incredibile l’enorme molte di possibili personalizzazioni della lega e della squadra, con addirittura l’opportunità di andare ad apportare modifiche al regolamento di gioco nel caso in cui i voti siano a nostro favore; ovviamente non parliamo di cambiamenti capaci di sconvolgere il gioco, ma le modifiche apportabili in tal senso risultano essere decisamente apprezzabili e si sono dimostrate capaci di produrre comunque un non trascurabile impatto alla partita.
Le opzioni offerte in termini di creazione del proprio team, in cui figurano le scelte di logo, divisa e molto altro ancora, non solo sono estremamente numerose, in grado di permettere a chiunque lo volesse di dar forma alla propria squadra dei sogni, ma risultano anche semplici ed intuitive da applicare.
MyLeague, invece, altri non è che una versione modificata di MyGm in cui bisogna gestire l’intera lega sfruttando un’incredibile quantità di parametri, sicuramente ben più numerosi di quelli presenti in MyGm. MyTeam è invece la modalità online in cui viene richiesto al giocatore di andare a formare la propria squadra spacchettando buste di carte ottenibili utilizzando la valuta di gioco o denaro reale.
Anche in questo caso, vi è una forte ed apprezzata enfasi nei confronti della personalizzazione e la presenza di sfide da completare, la meccanica denominata “duo dinamico” che permette di ottenere dei particolari boost unendo determinati giocatori tra loro e il MyTeam NVA Blacktop, una serie di scontri tre contro tre attraverso i quali vincere dei premi speciali alla conclusione di ogni partita, rendono l’esperienza tanto variegata quanto piacevole da gustare anche dopo numerose ore di gioco.
Vanno a chiudere il cerchio Playoff, che come intuibile dal nome ci permette di affrontare i playoff consentendoci inoltre di personalizzarli nel modo che preferiamo e Start Today, in cui potremo cimentarci in una stagione iniziando dallo stesso punto in cui si troverà, nella realtà, la squadra che avremo selezionato (quest’ultima, però, sarà disponibile solo a partire dal 25 ottobre 2016).
Volendo prendere in considerazione il gameplay nudo e crudo messo in campo da NBA 2K17, gli sviluppatori hanno voluto dar forma ad una struttura di gioco che, nelle sue basi, non si discosta poi molto dal passato, risultando immediata agli occhi di qualsiasi fan della saga che, fin da subito, non incontrerà alcuna difficoltà nel passare la palla, marcare l’avversario e tirare a canestro, al contrario di quanto potrebbe accadere per un neofita. Di fatto, i comandi di base non hanno subito variazioni ed il controllo del gioco in campo si dimostra eccellente fin da subito.
Riuscire a dominare in maniera totale tutte le possibilità offerte dal titolo, però, non sarà assolutamente semplice ed anzi, serviranno numerose ore d’allenamento prima di riuscire ad eseguire le azioni più spettacolari ed utili, in particolar modo quando il livello di difficoltà viene impostato verso l’alto e gli avversari si rivelano essere degli ossi davvero duri. All’interno del gioco è inoltre presente un tutorial utile a comprendere al meglio tutte le meccaniche di cui il titolo fa sfoggio, sicuramente utile per tutti i giocatori navigati e praticamente obbligatorio per qualunque neofita.
Inutile nasconderlo, NBA 2K17 non è affatto facile da gestire in tutti i suoi aspetti e la curva di apprendimento decisamente ripida potrebbe rischiare di scoraggiare i giocatori meno avvezzi al brand, i quali si ritroveranno a dover fare i conti con un muro di complesse tattiche e azioni difficili da memorizzare. Meritano poi una menzione d’onore la migliorata fisica del pallone e dei rimbalzi, così come una più attenta rifinitura dei contrasti dei giocatori, con un risultato riassumibile in un’opera in cui l’insieme generale del gameplay risulta tanto fluido quanto credibile, seppur ogni tanto capiti d’imbattersi in giocatori che s’incartano tra loro.
Tecnicamente parlando, il lavoro svolto da Visual Concepts è di gran qualità, in particolar modo per quanto riguarda la riproduzione dei volti più famosi della pallacanestro e delle arene in cui andremo a giocare. Tra bande musicali euforiche, giocatori che esultano ad ogni canestro, cheerleader che si dimenano nelle danze più fantasiose, mascotte che incitano i fan e in particolar modo, un pubblico che sugli spalti spesso e volentieri riesce a sorprendere per il modo in cui interagisce con l’azione, cambiando atteggiamento a seconda della situazione in cui la squadra tifata si sta comportando, spesso e volentieri ci si sentirà come se quasi si stesse assistendo ad una vera e propria partita, il tutto anche grazie all’ottimo doppiaggio inglese sfoggiato dal titolo.
Un enorme numero di animazioni contestuali alla situazione, una riproduzione di barba, sudore e tatuaggi di gran valore ed un’effettistica generale estremamente piacevole unita a giochi di luci ed ombra di elevata fattura chiudono un quadro generale a dir poco ottimo, a cui fa capolino un’intelligenza artificiale di compagni e avversari rinnovata e migliorata, i quali agiscono con maggior logica per applicare gli schemi di squadra riuscendo però, al contempo, ad adattarsi ai cambi di situazione che potrebbero venirsi a creare nel corso della partita.
Con NBA 2K17, i ragazzi di Visual Concepts sono riusciti nel non facile compito di superarsi sotto ogni aspetto, sviluppando un titolo imperdibile per qualsiasi amante della pallacanestro. Le numerose modalità messe a disposizione del videogiocatore danno forma ad un’opera variegata, ricca di contenuti e perfetta per passare numerosissime ore di divertimento in single-player od online. I diversi cambiamenti e miglioramenti apportati all’intero sistema di gioco rendono poi l’esperienza decisamente più divertente ed intrigante di quanto già non fosse in passato, il tutto impreziosito da un comparto tecnico di grande valore. Peccato solo per una curva d’apprendimento piuttosto ripida che potrebbe mettere in difficoltà i giocatori alle prime armi con il brand e per la presenza di uno scan facciale che, per quanto possa esser visto come un’idea interessante, non sembra voglia proprio saperne di funzionare nel modo giusto