Con il passaggio all’Unreal Engine 4, Milestone vuole compiere il grande passo con la sua apprezzata serie di motocross
Poco più di un anno fa, avemmo modo di toccare con mano MXGP 2, piacevolissimo titolo di motocross che tra diversi alti e qualche basso, riuscì a convincerci, dimostrandosi in grado di riprodurre su schermo gare adrenaline e difficoltose, capaci di mettere a dura prova le capacità del videogiocatore di turno. Arrivati quindi ad oggi, nel cuore del 2017, l’italianissima software house Milestone ritenta nuovamente il colpaccio con MXGP 3, titolo sulle cui spalle grava il faticoso compito di surclassare il successo riscosso dal fratello maggiore.
Gli sviluppatori non si sono però intimoriti ed anzi, fin da subito si sono rimboccati le maniche stringendo un importante accordo con i ragazzi di Epic Games che ha permesso loro di sfruttare tutte le potenzialità del motore grafico Unreal Engine 4 per offrire il meglio con la loro nuova creatura, una scelta di non poco conto se si considerano i numerosi problemi tecnici che affliggevano il capitolo precedente del brand. MXGP 3, però, non è certo un titolo che vuole puntare tutto il suo appeal sul comparto tecnico, con un team di sviluppo desideroso di ridefinire gli standard qualitativi del suo brand attraverso una sostanziosa quantità di contenuti meritevoli d’attenzione. Il risultato finale si sarà rivelato soddisfacente? Scopriamolo insieme.
Volendoci innanzitutto concentrare sulle modalità per giocatore singolo, quella che più di ogni altra spicca per importanza non può che essere, ovviamente, la carriera. Dopo aver dato forma al nostro alter-ego digitale sfruttando una vasta scelta di possibilità in termini di personalizzazione, avremo il compito di far gareggiare il nostro pilota con a fianco una squadra ufficiale o totalmente personalizzata. Anche in tal senso, le possibilità inizialmente offerte si sono dimostrate varie e numerose, tra scelte in termini di moto, da poter poi potenziare sotto numerosi aspetti grazie ai crediti guadagnati di partita in partita, e di sponsor, tra una vasta gamma di possibilità. Nel caso in cui voleste invece optare per un team ufficiale, il vostro unico compito sarà quello di dare il meglio di voi stessi nel corso di ogni gara, con l’aggiunta di poter però anche scegliere di cambiare squadra nel caso in cui qualcuna di queste dovesse dimostrarsi sufficientemente interessata nei vostri confronti. In termini manageriali della propria carriera, invece, il titolo non fa purtroppo gridare al miracolo, limitandosi a pochi aspetti generali per non distrarre il videogiocatore, il quale progredirà speditamente di corsa in corsa, una scelta sicuramente discutibile e che, personalmente, ci ha fatto leggermente storcere il naso.
Se la gestione della carriera non offre spunti particolarmente interessanti, le impostazioni generali di gameplay sono di tutt’altro livello, mettendo a nostra disposizione una vastissima gamma d’opzioni. Intelligenza artificiale, fisica delle moto, reazione ai colpi, queste sono solo alcune delle possibilità date in mano al videogiocatore e che permetteranno di personalizzare al meglio le proprie gare, in modo tale da scegliere lo stile di guida preferito per i propri gusti. Attivando i numerosi aiuti e semplificando al massimo le opzioni fisiche disponibili, il gioco perderà tutta la sua componente simulativa lasciandosi invece andare alla pura spettacolarità e al divertimento arcade più sfrenato. Nel caso in cui, però, voleste optare per il massimo realismo possibile, dovrete allora mettere in campo tutte le vostre capacità per riuscire a portarvi a casa la tanto agognata vittoria. In tal caso, il gioco diventerà infatti non poco impegnativo ed ogni curva potrebbe portarvi a cadere rovinosamente sul fango facendovi perdere preziose posizioni che difficilmente riuscirete a recuperare, una gioia per gli occhi di qualsiasi appassionato.
In termini di gameplay, non bisogna poi assolutamente dimenticarsi del controllo in volo della vostra fidata due ruote. Lo scrub, veloce inclinazione della moto da compiere a mezz’aria, subito dopo un salto, vi permetterà infatti di guadagnare preziosissime frazioni di secondo da sfruttare a proprio vantaggio per recuperare gli avversari o per aumentare il distacco, a patto però che il tutto si concluda con il giusto atterraggio per non perdere di velocità e vanificare conseguentemente gli sforzi fatti, magari finendo addirittura con il fare più danni che altro. Il risultato finale, pad alla mano, è a dir poco esaltante, riuscendo a trasmettere un non scontato senso d’adrenalina e velocità di cui ben pochi titoli possono vantarsi oggigiorno. Aggiungete poi a tutto questo Gran Premio, Campionato, Monster Energy Fim MXON, prove a tempo e modalità online, con il supporto annesso di tutte le livree, i piloti ed i circuiti di MXGP ed MX2, e il gioco è fatto, ecco che avrete a disposizione un quadro contenutistico generale di tutto rispetto e capace di tenervi impegnati per molte ore di puro divertimento.
Tecnicamente parlando, il passaggio compiuto da MXGP 3 grazie all’introduzione dell’Unreal Engine 4 è a dir poco palpabile, rivelandosi capace di portare sui nostri schermi un risultato finale qualitativamente ottimo, seppur non perfetto. Texture dettagliate, ottimi modelli poligonali per moto e personaggi, rifrazioni impeccabili e giochi di luce ed ombre finemente ricreati danno forma a paesaggi visivamente spettacolari ma che, al contempo, devono fare i conti con tanti orribili quanto numerosi oggetti presenti sullo sfondo, i quali spesso e volentieri altro non sono che immagini in bassa risoluzione appiccicate a forza che stonano terribilmente con il mood generale che si vorrebbe ricreare.
Meritano inoltre una menzione particolare le condizioni atmosferiche, capaci di modificare sensibilmente le reazioni della vostra moto a seconda della condizione in cui si troverà il terriccio su cui starete gareggiando, un ottimo lavoro che purtroppo si deve scontrare con un’interazione generale della vostra fidata due ruote sulla pista tutt’altro che esaltante. Osservando il vostro veicolo, infatti, sembrerà quasi di stare galleggiando sul fango senza che questo, però, comporti alcun tipo d’effetto in termini d’esperienza ludica, se non per una deformazione dinamica davvero gradevole alla vista, uno scivolone di non poco conto che probabilmente avrebbe meritato un minimo d’attenzione in più.
Giocato su di un PC con montata una GTX 970, 16GB di Ram ed un i7 4790k, MXGP 3 si è poi rivelato magnificamente ottimizzato, riuscendo a mantenere 60 frame per secondo granitici ad impostazioni settate su “Alto” anche nelle situazioni più caotiche ed impegnative, un risultato di non poco conto se si considerano i diversi problemi prestazionali che era invece possibile riscontrare nel capitolo precedente. Sfortunatamente, il comparto audio non è invece riuscito a convincerci, in parte a causa di una resa di moto a 2 e 4 tempi indubbiamente soddisfacente ma alla lunga stancante all’udito, in parte per colpa di una lunga serie di effetti ambientali malamente mixati e difficilmente udibili.
Inutile girarci intorno, MXGP 3 non ha rappresentato quel passo in avanti per il brand in cui tanto speravamo, ma il titolo che i ragazzi di Milestone sono riusciti a portare sui nostri schermi resta comunque un’opera di pregevole fattura. A fronte di una modalità carriera quantomeno povera di opzioni lasciate in mano al videogiocatore, le impostazioni capaci di andare a modificare concretamente l’esperienza di guida sono numerose e permetteranno di offrire il massimo divertimento sia agli amanti della simulazione che a coloro i quali sono in cerca di un’esperienza maggiormente arcade. Graficamente parlando, il passaggio all’Unreal Engine 4 si è fatto sentire con forza, ma la presenza di alcuni scivoloni in tal senso, primo fra tutti la presenza di elementi sullo sfondo a dir poco imbarazzanti, rappresentati da semplici cartonati posizionati qua e là intorno alle piste, hanno smorzato in parte il piacere visivo che l’opera avrebbe potuto effettivamente offrire. Ciò detto, l’elevata quantità di contenuti unita alla presenza di tutte le licenze ufficiali rappresentano un valore aggiunto di non poco che sicuramente saprà tenere impegnato il videogiocatore per numerose ore di puro divertimento.