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Recensione

MXGP 2 – Recensione, il motocross più divertente e più vasto

Milestone torna sotto i riflettori con il suo nuovo titolo, questa volta incentrato sul mondo del Motocross

È indubbio che l’industria videoludica rappresenti oramai una parte integrante della nostra vita. Con un mercato in continua espansione ed alla costante ricerca di nuove software house capaci di conquistarsi gli elogi del pubblico, era facile immaginare un incredibile proliferare di nuovi team di sviluppo più o meno capaci da ogni parte del mondo che avrebbero tentato di guadagnarsi la loro fetta di guadagni.

Anche l’Italia, ovviamente, non fa eccezione e soprattutto in questi ultimi anni sono cominciati ad emergere da ogni parte del paese piccoli sviluppatori desiderosi di mostrare al mondo le proprie capacità. Quella attuale è una situazione ancora incerta e, per il momento, solo pochi fortunati sono riusciti ad imprimersi nell’immaginario collettivo, con Milestone in particolare che nel corso degli anni si è guadagnata le attenzioni dei videogiocatori di tutto il mondo.

MXGP 2 - Gameplay

Tra le diverse opere sviluppate da questa talentuosa software house, qualcuno potrebbe rammentare un certo MXGP, videogioco ufficiale del campionato mondiale di motocross uscito ormai più di due anni fa. Il titolo si rivelò piacevole, seppur ben lontano dall’eccellenza a causa di magagne più o meno estese che andarono a minarne pesantemente l’offerta di gioco, tra problematiche di guida e veicoli fin troppo simili tra loro.

Gli sviluppatori non se ne restarono con le mani in mano e ben presto cominciarono i lavori su MXGP 2, seguito spirituale del primo capitolo che prometteva di offrire un’esperienza di motocross unica e coinvolgente che avrebbe posto rimedio alle numerose ombre che afflissero il capostipite del brand. Dopo aver passato numerose ore in compagnia del nuovo prodotto targato Milestone è finalmente giunto il momento di capire se le numerose promesse fatte siano state effettivamente mantenute o se il tutto si sia concretizzato in un titolo appena mediocre.

Ce n’è per tutti

All’interno si MXGP 2 sarà possibile affinare le proprie abilità e comprendere appieno tutte le caratteristiche del modello di guida affrontando la modalità Carriera, la quale rappresenta il punto di partenza per qualsiasi nuova leva vista la totale assenza di un qualsivoglia tutorial in grado di spiegare quantomeno le basi dell’esperienza di gioco offerta.

Inizialmente, com’è facile immaginare, sarà necessario stupire qualche team della MX2 nel corso delle gare wild card al fine di ottenere il nostro primo contratto, per poi gareggiare con i veri campioni.

La decisione di far inizialmente affrontare al giocatore un campionato di poca importanza, con moto meno potenti e facilmente gestibili, si è dimostrata una scelta vincente che permette di prendere dimestichezza con i controlli al fine di essere pronti quando la sfida si dimostrerà davvero impegnativa. In MXGP 2 sarà possibile migliorare le proprie tecniche di guida all’interno di diciotto circuiti ufficiali del campionato mondiale 2015 utilizzando ben ventidue piloti diversi.

MXGP 2 - Moto

Purtroppo le licenze utilizzate sono quelle dell’anno scorso ed il risultato non potrà che infastidire gli amanti più appassionati di motocross. Completando i diversi tracciati nel migliore dei modi e portando a buon fine alcuni obiettivi fissati dai nostri sponsor, sarà possibile ottenere crediti tramite i quali sbloccare un buon numero di upgrade che vanno dalle sospensioni ai freni della moto fino ad arrivare al puro e semplice aspetto estetico del nostro pilota. 

Oltre alla Carriera sarà possibile affrontare Gare Singole e Sfide a Tempo, senza contare la possibilità di potersi cimentare con il Motocross delle Nazione, peculiare sfida tra squadre della stessa nazionalità che presenta al suo interno la possibilità di affrontare l’esclusivo circuito Ernée, in Francia. All’interno dell’opera sono poi presenti gli Stadium Series, adrenalinici eventi che vanno affrontati nelle piste più difficoltose, a cui vanno ad aggiungersi gli Eventi Reali, una lunga serie di sfide da dover portare a termine all’interno di specifici scenari.

Adrenalina e velocità

Quello che Milestone ha voluto offrire ai videogiocatori con MXGP 2 è un sistema di guida che, seppur senza raggiungere i vertici proibitivi dei simulatori di guida più ostici, riuscirà a mettere in difficoltà anche l’utente più navigato. Le piste non sono infatti facili da gestire ed anzi, tra dossi, curve strette e salti costanti, richiederanno un certo grado di controllo ed abilità da parte del giocatore di turno, il quale dovrà fronteggiare una curva d’apprendimento non troppo difficoltosa, ma neanche permissiva.

Il passo in avanti fatto con il modello di guida risulta evidente fin da subito e, seppur soffra ancora di qualche mancanza, i miglioramenti apportati contribuiscono a rendere l’esperienza di gioco ben più coinvolgente ed appagante, con l’introduzione della frizione, in particolare, che aiuta ad aggiungere un pizzico di spessore in più ad un’esperienza già dì per sé estremamente piacevole.

MXGP 2 - Piloti

Importanti passi in avanti sono stati fatti anche nella gestione del peso del pilota, azione necessaria a regolare traiettoria ed angolazione della vostra fidata due ruote mentre ci si trova a mezz’aria. Purtroppo, però, non sempre il tutto risulta funzionare alla perfezione ed in qualche occasione capita di assistere ad atterraggi poco convincenti e capaci di andare contro qualsivoglia legge fisica.

Insoddisfacenti risultano anche le collisioni con gli altri piloti, le cui conseguenze sembrano essere spesso affidate unicamente al caso; alle volte potremo essere sbalzati violentemente a terra, altre volte sembrerà quasi di non essere stati neanche sfiorati. Torna anche la manovra denominata “scrub”, utilizzata dai piloti al fine di tagliare i salti per diminuire i tempi di volo, già presente nel primo capitolo ma qui meno guidata ed in grado di donare un maggior controllo della traiettoria al giocatore.

Il titolo permette poi di abilitare o disattivare una serie di aiuti che saranno molto utili per tutti i videogiocatori alle prime armi ma che, al contrario, potrebbero risultare quasi una limitazione per chiunque sia in cerca di un’esperienza maggiormente realistica. Tra le differenze più interessanti, va annoverata la necessità di dover gestire separatamente i freni del veicolo nel caso in cui si decida di disattivare tali aiuti.

Il freno posteriore risulta molto utile per le curve più larghe mentre, al contrario, sarà necessario gestire alla perfezione il freno anteriore per quelle più strette. Merita di essere menzionata anche la continua modifica del tracciato che, di giro in giro, renderà sempre più arduo il raggiungimento della meta.

MXGP 2 - Tracciato

Sarà possibile notare la presenza di solchi piuttosto marcati sulla pista capaci di scomporre leggermente la moto e che, conseguentemente, richiedono una maggior attenzione e capacità di guida. Anche la moto scelta e gli upgrade applicabili ad essa, ovviamente, apporteranno delle modifiche al sistema di guida che sarà necessario adottare.

Chiude il tutto la cosiddetta funzione rewind, la quale permette di tornare indietro nel tempo di alcuni secondi per poter porre rimedio a qualche fatidico errore che ha compromesso la nostra gara, un’implementazione che è un po’ un pugno in un occhio all’intera struttura simulativa offerta dal gioco ma che, al contempo, si rivela molto utile per padroneggiare al meglio tutte le diverse situazioni di gioco che ci si pareranno davanti.

È tutto oro quel che luccica?

MXGP 2 offre anche una componente multiplayer che permette di partecipare o creare da zero la propria partita perfetta, permettendo di andare a modificare una notevole quantità di particolari, dalla categoria dei mezzi fino al livello di IA.

Il risultato finale risulta di pregevole fattura e, nel corso delle poche partite fatte, non sono mai incappato in problemi di connessione. Graficamente parlando, la versione PC del gioco offre un quadro generale piacevole, ma che non riesce mai ad impressionare realmente.

La qualità poligonale di moto e veicoli risulta di elevata fattura e la presenza di tante piccole chicche più o meno evidenti quali, ad esempio, la deformazione della tuta indossata dal pilota quando si sfreccia sulle piste ad elevata velocità, confermano il meticoloso lavoro svolto da Milestone. Ben realizzate risultano anche le diverse location del gioco, ottimamente caratterizzate e capaci d’offrire degli scorci piuttosto suggestivi.

MXGP 2 - Fase di giocoIn tal senso, è un vero dispiacere dover constatare che molti elementi di contorno, quali mezzi di soccorso e pubblico, non siano stati realizzati con la stessa attenzione, risultando poco definiti e dettagliati. Di ottimo livello risultano invece l’illuminazione e più in generale i diversi giochi di luci ed ombre a cui sarà possibile assistere nel corso delle diverse gare.

È un peccato quindi che, a livello d’ottimizzazione non si possa gridare al miracolo, con una stabilità generale soddisfacente, ma che presta il fianco ad occasionali ed immotivati cali di frame-rate anche su hardware di fascia alta. Di buona fattura risultano anche gli effetti audio dei veicoli, tutti sufficientemente realistici e capaci d’immergere il videogiocatore nel cuore delle corse che si andranno ad affrontare.

I pro

  • Modello di guida ben implementato
  • Ottima varietà di contenuti
  • Adrenalinico e divertente
  • Graficamente piacevole

I Contro

  • Fisica delle collisioni da rivedere
  • Licenze dell’anno scorso
  • Ottimizzazione che presta il fianco a qualche critica

Voto Globale 7.5

Con MXGP 2: The Official Motocross Videogame, l'italiana Milestone ha tentato di porre rimedio alla lunga sequela di errori che penalizzarono il primo capitolo del brand, riuscendo però solo in parte nel suo intento. Quella che ci viene offerta è un’esperienza divertente e di qualità che grazie ad un sistema di guida ben sviluppato, una quantità di contenuti di tutto rispetto ed un comparto tecnico di buon livello sarà in grado d’offrire numerose ore di divertimento a qualsiasi videogiocatore in cerca di una piacevole esperienza incentrata sull'adrenalinico mondo del motocross. Al contempo, però, una gestione della fisica a volte deficitaria, un’ottimizzazione generale che mostra il fianco a qualche incertezza di troppo e la presenza di licenze che si basano sull'ormai passato 2015 non permettono all'opera di elevarsi verso la perfezione. Un titolo di buona fattura, insomma, ma che se fosse stato maggiormente limato sotto alcuni aspetti non proprio entusiasmanti si sarebbe concretizzato in una piccola perla da non lasciarsi sfuggire.

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