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Recensione

MotoGP 15 – Recensione, accelerata costante su PC e console

La software house italiana fa passi da gigante. Migliora le proprie produzioni gradualmente e aggiunge piccole, grandi, novità.

Per il terzo anno di fila, Milestone lancia sul mercato un capitolo dedicato alla serie MotoGP. Quest’anno la casa di sviluppo italiana ha abbandonato PS Vita e ha fatto posto per la prima volta a Xbox One. MotoGP 15 è stato reso disponibile anche per PC, PlayStation 4, PlayStation 3 e Xbox 360.

La curiosità e la voglia di conoscere le novità della nuova incarnazione, partendo soprattutto dalla componente più importante, ossia il gameplay, non è andata a calare, anzi. Il realismo unito al divertimento, con particolare attenzione all’immedesimazione nel gioco, si è presentata prontamente fin dalla prima schermata principale!

Quale appassionato di MotoGP, non ha mai aspirato a guidare un bolide su due ruote, cercando di immaginare (quanto meno virtualmente) le emozioni che si proverebbero invece nella realtà? Io sono sicuramente tra questi e – di sicuro – i ragazzi di Milestone lo sono prima del sottoscritto. All’inizio quindi, viene fornita la solita possibilità facoltativa di intraprendere o meno un tutorial, per iniziare a conoscere le prime meccaniche di gameplay.

Un tutorial piuttosto standard, bisogna ammetterlo, che ho deciso nuovamente di provare per il gusto di osservare la dedizione di Milestone nell’aiutare e lanciare nuovi videogiocatori, intenti a disputare gare virtuali con la serie videoludica del motomondiale. Dopo di che si è passati alla creazione del proprio personaggio, inizialmente limitato nelle scelte di caschi, guanti e tute da indossare, dato il blocco costituito dal livello iniziale.

E poi? Entriamo nel vivo della recensione!

Ormai sono (quasi) pronto per gareggiare! 

All’inizio, giusto per scaldarmi ho preso parte ad un gran premio singolo alla guida della Yamaha di Valentino Rossi. Potevo non partire con un campione italiano come Valentino Rossi? Il nove volte campione del mondo si presenta proprio come nella realtà e c’era da aspettarselo. In generale, Milestone ha impostato dei settaggi piuttosto standard che ho provveduto a cambiare subito dopo la prima gara di “riscaldamento”.

La possibilità di modificare moltissime impostazioni, dimostra di come la software house italiana cerchi di concedere ai propri utenti, la possibilità di crearsi da soli la propria esperienza di gioco. Basti pensare che è possibile modificare la difficoltà dell’intelligenza artificiale, l’approccio e le meccaniche della moto (standard, semi pro e pro) e la frenata assistita e unica.

Una bella curva per il nostro pilota!Tra queste anche la possibilità di rendere o meno evidenti danni alla moto e il consumo effettivo delle gomme. Ci sarebbe molto da scrivere di questo, ma finirei di annoiarvi e farvi addormentare sulla tastiera o peggio ancora farvi cadere il vostro device portatile. La cosa che deve essere chiara è: “MotoGP 15 permette un’esperienza di gioco senza precedenti?”.

Tutti i giocatori sono inclusi (casual gamer e pro gamer) perché tutte le impostazioni danno la possibilità di dare vita alla propria esperienza di gioco, a seconda – ovviamente – delle proprie abilità. Se non si è molto affini o nuovi a questo genere di esperienza videoludica, è consigliato andare per stadi e incominciare con impostazioni dalle minor pretese e complicare il tutto di volta in volta, allo scopo di avere sempre nuovi stimoli e concedersi un’esperienza sempre più stimolante. Perché è proprio questo che gli sviluppatori dovrebbero sempre fare; rendere il proprio prodotto divertente e soprattutto stimolante, senza quest’ultima componente i videogiochi, prima o poi, vengono abbandonati senza se e senza ma. 

“Ross.. ehm la progressione c’è!” 

Il menu di gioco, dà la possibilità di intraprendere gran premi singoli, delle vere e proprie stagioni, utilizzando un pilota reale, oppure il proprio alter-ego creato prima di iniziare a giocare. La modalità offline più importante e interessante per il sottoscritto, è costituita da quella riguardante la carriera. Ovviamente non si partirà ai vertici, ma – per così dire – dal fondo del barile, rappresentato dalla Moto 3. Dopo aver deciso di affrontare gare libere e/o gare di qualifiche oppure solamente i gran premi senza qualificazioni, ho iniziato subito a prendere confidenza con la mia Moto 3. La differenze con le altre due categorie si sente e si percepisce! Maggior controllo, ma velocità nettamente inferiore.

L’obiettivo del giocatore deve essere quello di raggiungere gli obiettivi imposti dal capo del team, al fine di migliorare i risultati, senza perdere il proprio posto. Prima di ogni qualifica o gran premio, è sempre bene provare l’assetto delle moto e modificarlo con l’aiuto del proprio ingegnere, spiegandogli attraverso domande preconfigurate il problema, o per i più esperti intervenire per cercare di rendere più ottimale la configurazione della moto.

Lo stimolo, in questa modalità, è portato dalla progressione del nostro pilota che potrà aspirare a nuove esperienze nella categorie superiori, risultati positivi permettendo. Insomma, a mio modesto giudizio, si tratta della modalità più indicata per passare molte ore di gioco. Nella modalità carriera c’è da sottolineare la presenza dei team privati, assenti nella scorsa edizione.

Due compagni di squadra sulla linea di partenza!

Per variare un po’ l’offerta di gioco, la modalità eventi reali è proprio quanto di più giusto possa esserci per variare la macedonia e il gusto della produzione. Ripercorrere gli eventi spettacolari della stagione 2014 del motomondiale è assolutamente una goduria, soprattutto per gli appassionati.

Come non ricordare il contro sorpasso di Marquez nei confronti di Valentino Rossi? Ovviamente non tutti gli eventi saranno disponibili fin da subito, ma dovranno essere a mano a mano sbloccati. C’è poi un’ulteriore modalità, in cui l’obiettivo sarà quello di battere il record mondiale dei vari tracciati ufficiali, insomma una sfida per tutti coloro che vogliono assolutamente dominare.

L’online presenta la possibilità di prendere parte ad una partita veloce, la possibilità di creare una stanza e settare le impostazioni. Quella più interessante è senza dubbio quella denominata: “Sprint Season”. Vincere e/o accomulare preziosi punti, permette di salire di grado e di categorie. Si partirà infatti dalla Moto 3 e si dovrà cercare di arrivare a sfiorare l’olimpo, equivalente alla MotoGP. Ovviamente non si tratta solamente di un sistema di progressione ma anche di regressione, perché in caso di brutte prestazioni si innesterà una bruttissima marcia indietro. È poi da segnalare la modalità locale a schermo condiviso.

Da una generazione all’altra, il salto si vede

Lo scorso anno, avevo avuto l’occasione di testare e recensire la versione Xbox 360 di MotoGP 14. Quest’anno invece mi sono ritrovato nelle possibilità di giocare MotoGP 15 per PS4. Ovviamente sarebbe poco corretto dire che il salto si vede, con una grafica assolutamente più curata negli effetti e nella pulizia. Gli assett e le animazioni, magari, necessiterebbero di una cura maggiore e di ulteriori modifiche.

Per quanto riguarda le moto, le animazioni, la pista (con annesse condizioni in diverse condizioni atmosferiche) il lavoro è molto buono, ma permangono dei difetti a livello visivo dei dettagli circostanti, poco affine a una produzione di nuova generazione. Gli effetti luce e ombre sono invece quanto di meglio ci si possa aspettare da un racing a due ruote come Motogp 15.

Un pilota che si prende una pausa

Per chiudere il cerchio della recensione, musiche ed effetti ricalcano ciò che abbiamo visto lo scorso, con musiche buone ed effetti sonori che riescono a fare la loro degna figura, immergendo il giocatore in tutti i circuiti ufficiali del Motomondiale. È da menzionare la presenza di Guido Meda, che va ad introdurci all’inizio di ogni tracciato, informandoci sulle temperature atmosferiche. Una buona, seppur minima aggiunta, che non potrà che fare piacere agli appassionati. 

I pro

  • Gameplay ancor più simulativo
  • Grafica da migliorare sotto alcuni aspetti
  • Il sonoro rimane sui buonissimi livelli del precedente capitolo
  • Tante modalità singleplayer

I Contro

  • Il gameplay non presenta grosse novità rispetto a MotoGP 14
  • La grafica non è ancora new gen
  • L'online deve essere reso più appetibile

Voto Globale 8

Nel complesso, Motogp 15 offre degli ottimi miglioramenti, pur non rappresentando una rivoluzione. Era ciò che bisognava aspettarsi, data l'uscita a cadenza annuale della serie. Le modalità single player mi hanno tutte pienamente soddisfatto, ma il neo di questa produzione rimane il comparto online, che offre spunti interessanti - come la modalità competitiva -, ma che a livello concettuale è una mera aggiunta a tutto il resto. Non sto assolutamente affermando che l'online dovrebbe diventare il perno centrale del gioco, ma certamente dovrebbe essergli assegnata una posizione più importante, seppur al di sotto della modalità singleplayer. 

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