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Recensione

Mother Russia Bleeds – Recensione, botte, sangue e ignoranza

Una piccola, violenta, perla

Siamo all’inizio del 1986 e la mafia russa conosciuta come Solncevskaja Bratva sta divorando l’Unione Sovietica, dall’interno e molto lentamente. Il governo corrotto e fuori controllo, mette in ginocchio la popolazione intera e chi tenta di resistere va incontro a morte certa. Il popolo vive in condizioni pessime e ai limiti dell’umano.

Una droga strana e micidiale, la Nekro, si è diffusa su tutto il territorio, il suo utilizzo è ormai un qualcosa di ordinario per chi “vive” in queste condizioni. Sembra l’inizio di un’avventura di Kenshiro in Russia, ma non è così, questo è solo l’interessante incipit del nuovo, folle, violento e divertentissimo gioco made in Devolver Digital e sviluppato dallo studio indipendente francese Le Cartel.

Sto parlando di Mother Russia Bleeds, un Beat’em up vecchia scuola, che fonde la follia e la violenza di Hotline Miami (capolavoro di Devolver) con l’ambientazione fredda e distopica dell’Unione Sovietica di metà anni ’80. Molti tratti del gioco, dalle musiche alla violenza, ricordano appunto il titolo ambientato a Miami, come si suol dire: “squadra che vince non si cambia”. I ragazzi della software house texana sanno benissimo come si creano titoli del genere, il voler utilizzare una grafica retrò, giova non poco all’opera che andrò a mostrarvi e la critica sociale preme con la stessa forza di un macigno, sulla mente del videogiocatore.

Dalla Russia con dolore

Il titolo si presenta con due modalità di gioco, la classica story mode e la modaltà Arena nella quale dovremo sopravvivere ad orde di nemici e totalizzare il maggior numero di punti possibili. Ogni stage verrà sbloccato ogni volta che completeremo un livello della storia principale.

Adesso parliamo di quest’ultima, il pezzo da novanta dell’intero titolo. La modalità storia è composta da otto capitoli, che mediamente vi porteranno via circa trenta minuti l’uno, in base alla difficoltà scelta e alla bravura del giocatore. Prima di iniziare la nostra personale avventura, dobbiamo scegliere chi impersonare in questo folle gioco: avremo a disposizione quattro personaggi differenti, ognuno con le proprie abilità e punti di forza.

Partiamo con Natasha, unico elemento femminile del gruppo, velocissima e letale. Ivan è un bestione alto due metri e largo quattro, forte come pochi al mondo. Finiamo con i due personaggi equilibrati del gioco: il “tranquillo” Sergei e il barbone e psicopatico Boris. Questi saranno i personaggi che ci accompagneranno all’interno di questo malato viaggio nell’Unione Sovietica. Mother Russia Bleeds - Recensione, Botte, sangue e ignoranza
Il gioco inizia con un classico tutorial grazie al quale prenderemo confidenza con i tasti. Piccolo consiglio personale: munitevi di pad, poichè giocare con la tastiera potrebbe essere complicato, soprattutto quando ci ritroveremo a dover combattere contro dieci, quindici, venti nemici contemporaneamente.

Fatto ciò, faremo la conoscenza del nostro amico Mikhail, non ci verrà neanche dato il tempo di fare una piccola scazzottata, poichè una squadra SWAT irromperà nel villaggio in cui ci troviamo, arrestando Mikhail e neutralizzandoci con dei fumogeni. Riprenderemo conoscenza nella cella di un laboratorio dove vengono effettuati degli esperimenti sugli umani utilizzando la Nekro, noi non siamo esclusi.

Soltanto grazie alla nostra forza riusciremo a liberarci e a scappare da quell’incubo, che però è solo all’inizio. La Nekro ci provocherà delle allucinazioni terrificanti e ciò che troveremo di livello in livello ci farà tornare alla mente qualcosa di lovecraftiana memoria. Le visioni sono parte fondamentale della trama e più andremo avanti, più scopriremo inquietanti segreti.

Come ogni buon Beat’em up, alla fine di ogni livello, dovremo vedercela con un boss, che cambierà da zona a zona e che ci darà del filo da torcere in ogni occasione. I ragazzi di Le Cartel si sono davvero impegnati, riuscendo a rendere ogni combattimento differente dal precedente, sotto ogni aspetto.

I miei pugni mi precedono 

Discostiamoci un secondo dalla trama e parliamo del gameplay, come vi ho precedentemente detto, è meglio utilizzare un pad, poiché renderà l’approccio al combattimento più rapido e indolore. La colonna sonora è semplicemente perfetta, nelle fasi d’azione è incalzante e coinvolgente, nelle fasi più cupe è tetra e terrificante.

I combattimenti ovviamente sono il perno su cui si basa l’intera opera, violenti, frenetici e divertenti. In alcune occasioni ci ritroveremo a dover combattere orde di nemici il cui unico scopo sarà quello di ucciderci. Una meccanica interessante è quella riguardante l’utilizzo delle droghe, da una parte ci faranno recuperare la vita, dall’altra serviranno da veri e propri power-up, uccidere i nemici decapitandoli a mani nude è sempre un ottimo antistress, oltre ad essere dannatamente divertente. Il combattimento non sarà solamente a mani nude, nel corso della nostra avventura troveremo armi di svariato tipo, di solito molto efficaci contro il boss di quella determinata area. Mother Russia Bleeds - Recensione, Botte, sangue e ignoranza
Il gioco può essere affrontato in co-op sia con amici che con dei bot generati automaticamente, nel secondo caso però dobbiamo sottolineare una certa stupidità dell’IA, che molto spesso si farà sconfiggere senza troppi problemi, questo porterà ad un focus totale dei nemici sul nostro povero personaggio, il quale dovrà abbattere tutti e resuscitare, sempre grazie alla Nekro, il bot amico. Questo è uno dei punti deboli del gioco, ovvero un’IA a volte molto stupida e numerosi bug che andranno a minare la nostra esperienza. Ovviamente bisogna dire che il gioco non è adatto a chiunque, non solo per la violenza e per i fiumi di sangue che scorreranno sul nostro schermo, ma anche per l’intero comparto narrativo, cattivo ed inquietante, che non risparmia nessuno.

Per concludere, Mother Russia Bleeds è davvero un titolo con la T maiuscola, non si tratta certo di un capolavoro, ma siamo comunque su altissimi livelli. Il fatto sia un progetto di un piccolo studio, sottolinea ancora di più che con le giuste idee e con tanta forza di volontà si possono confezionare delle piccole perle che non passeranno di certo inosservate nel panorama videoludico. La nuova opera di Le Cartel e Devolver è disponibile su steam a 15 euro, un prezzo più che onesto per un gioco che vi terrà incollati allo schermo per diverse ore, sia da soli, sia in compagnia di qualche amico. Si vocifera inoltre che il titolo dovrebbe approdare anche su PS4, dunque tanto di guadagnato.

I pro

  • Divertentissimo sia in co-op che in singolo
  • Colonna sonora azzeccata in ogni occasione
  • Trama ben raccontata ed intrigante
  • Un Beat'em up veramente ben fatto
  • Il suo essere crudo, spietato e violento...

I Contro

  • ...può non essere apprezzato da tutti.
  • Troppi bug
  • IA spesso stupida

Voto Globale 8.5

Mother Russia Bleed è un titolo davvero particolare, divertente, violento ed inquietante. Tutti fattori che lo fanno diventare un gran bel gioco che vi farà passare ore di sadico divertimento insieme ai quattro protagonisti, facendovi sviscerare una trama ben più intricata e terrificante di quel che possa sembrare.

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