Dopo aver sviscerato la nuova produzione Milestone con tutti i diritti ufficiali della Monster Energy Supercross, sono finalmente pronto a dire che cosa ne penso!
Avendo giocato gran parte degli MXGP realizzati da Milestone, Monster Energy Supercross non può che rappresentare una sorpresa soltanto parziale. Aver ottenuto i diritti di questa importantissima competizione è assolutamente positivo, in quanto un MXGP 4 sarebbe stato di poco appeal, soprattutto con una data di uscita così ravvicinata rispetto all’ultimo capitolo. Come ho scritto nel sottotitolo di questa recensione, ho avuto la possibilità di giocare parecchio alla “nuova” opera del team italiano, soprattutto alla modalità carriera che – personalmente parlando – considero quella più indicata da giocare per coloro che sono in cerca di una sfida più longeva nel tempo. Questo vale per tutti i videogiochi sportivi che si rispettino, almeno dal mio personale punto di vista. Pertanto, l’analisi di questa recensione si concentrerà maggiormente su quella modalità e decisamente meno sulla parte online del titolo. Quest’ultima si è dimostrata essere infatti poco frequentata dagli utenti della community e, francamente, presenta allo stato attuale veramente pochi spunti e motivi per essere giocata. assiduamente.
La mia analisi di Monster Energy Supercross inizierà innanzitutto dal vero fulcro dell’esperienza: il gameplay. Quest’ultimo, è onesto scriverlo fin da subito, non si discosta poi moltissimo da quello visto ed offerto da MXGP 3, giusto per fare un diretto paragone con l’ultima produzione dello studio in ambito motocross. Non siamo davanti a un difetto, chiaramente, ma soltanto a una constatazione. Le impostazioni di gioco selezionate di default dal titolo sono assolutamente basse e servono – necessariamente – a far prendere la mano ai videogiocatori. Sembrerà strano ammetterlo, ma per esperienze di questo genere c’è bisogno di ri-prendere dimestichezza con i controlli per poi adattare, soltanto successivamente, le opzioni al proprio stile di gioco e alla propria “esperienza” in-game. Una volta superato questo primo scoglio, inizierà la vostra esperienza caratterizzata da imperiosi salti, incredibili derapate e spettacolari scrub!
Riguardo la mia personale esperienza sono partito fin da subito con la modalità carriera, ovviamente dopo aver portato a compimento la gara introduttiva programmata da Milestone. La scelta dei characters del personaggio, così come nei precedenti videogame firmati Milestone, si è dimostrata essere piuttosto basica e standard. Dopo aver “customizzato” il Marinoski virtuale, è arrivato poi il momento di scegliere due aspetti piuttosto importanti; il numero da portare dietro la propria tuta e, ovviamente, la marca della moto con cui dare il via alla propria stagione. Non potevo non scegliere la Yamaha (visto che produce anche pianoforti di qualità) e come numero il 777 dell’immortale Mediavideo.
Il campionato iniziale, il 250 East, si è dimostrato un po’ complicato da portare a casa, soprattutto a fronte delle impostazioni scelte per l’occasione, fra cui la difficoltà dell’IA impostata a difficile e quella generale a media. Per non rischiare più del dovuto, ho deciso di mantenere inalterati i rewind salva prestazione, promettendomi però di farne un abuso responsabile e raro, al fine di non snaturare fin troppo la gara e facilitare – di conseguenza – il suo esito finale. E’ un po’ meschino fare un utilizzo spropositato dei rewind. Ok, va bene utilizzarli all’inizio, ma non quando si sono acquisite le competenze fondamentali di Monster Energy Supercross, perché vorrebbe dire barare all’ennesima potenza.
Durante la carriera, dovrete quindi migliorare la vostra moto e il relativo assetto e siglare nuovi contratti con gli sponsor più vantaggiosi e blasonati, oltre ovviamente a puntare alla gloria vincendo i vari gran premi e – chissà – anche il campionato!
Ogni gara vi farà guadagnare – a seconda della performance – dei punti esperienza utili per progredire di livello. Sarà quindi importante eseguire delle gesta particolarmente evocative, come ad esempio degli spettacolari scrub, e altre più semplici e consuete come i salti e derapate. Ciò vi darà accesso a nuovi oggetti in-game come caschi e oggetti decorativi, vi aprirà le porte degli sponsor più blasonati e vi permetterà d’acquistare nuove moto da cross!
Sarà possibile acquisire punti esperienza in tutte le modalità di gioco, quindi anche in quella campionato in cui potrete godere dello spirito originale della Monster Energy Supercross oppure nella gara singola, adatta per coloro che volessero giocare una semplice partita impersonando un professionista della competizione.
La sfida proposta da Monster Energy Supercross è totalmente malleabile dai giocatori che potranno quindi attivare o disattivare i diversi aiuti e alzare – o diminuire – la difficoltà. Per quanto concerne l’aspetto estetico del titolo, il tutto risulta alquanto ispirato e – tutto sommato – ben realizzato, grazie a un utilizzo positivo e responsabile dell’ottimo Unreal Engine 4. Nonostante questo, però, la sensazione di poter migliorare ulteriormente il livello grafico è percepibile. Spero quindi che la qualità venga alzata fino a raggiungere quella garantita dall’effettistica generale, decisamente di ottimo livello. La deformazione del terreno, sia nel caso in cui sia asciutto o bagnato, risulta ottimo alla vista e – al contrario di quanto riscontrammo su MXGP 3 – restituisce un reale “effetto” a livello d’esperienza ludica. Il terreno e ogni curva, quindi, rappresentano un ostacolo da superare per la buona riuscita della gara e per aumentare il proprio vantaggio sugli avversari e non vanificare quindi il risultato finale. Riguardo la fluidità del gioco si sarebbe invece potuto fare molto di più. Il problema maggiore si verifica all’inizio di ogni gara, momento in cui si assiste a dei fastidiosi rallentamenti che farebbero irrigidire qualsiasi tipo di videogiocatore.
Concludendo, una menzione la meritano gli effetti sonori, assolutamente di buonissima fattura, e la musica di accompagnamento, davvero adrenalinica e capace di incarnare perfettamente lo spirito della produzione. Trattandosi di uno sportivo, non è possibile ovviamente parlare di longevità, dato che ciò andrà a variare a seconda dell’esperienza di ogni giocatore e dagli stimoli che Monster Energy Supercross sarà in grado di offrire da qui in avanti.