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Recensione

Minimum – Recensione

Non è importante che tu usi una katana o un fucile da cecchino, l'importante è che tu sappia uccidere!

Dopo due anni dal primo arrivo di Human Head Studios sul mercato mondiale videoludico con Rune Classic, questo gruppo indipendente di sviluppatori ha deciso di tornare a far parlare di se con il suo nuovo gioco Minimum, disponibile dal 10 settembre di quest’anno tramite la piattaforma Steam ad un prezzo attuale di 6,99€ per PC. Uno sparatutto in terza persona basato su un gameplay multiplayer online sia PVP che PVE con un sistema di crafting per armi e armature, il tutto contornato da una grafica molto minimalista con un utilizzo volutamente minimo delle texture.

Melee o non melee, questo è il problema…

Minimum recensione

Il gioco si apre fin da subito su un menù in stile minimalistico e di facile intuizione, accompagnato dal tutorial il giocatore verrà introdotto ad alcune delle meccaniche chiave di Minimum, il crafting e la personalizzazione delle varie classi disponibili. Se all’inizio il nostro arsenale potrà essere considerato misero, col passare del tempo e giocando varie partite inizieremo a collezionare un ingente quantitativo di materiali che potranno essere spesi, nella sezione Workshop, per potenziare armi, crearne di nuove e soprattutto craftare nuove armature. Quest’ultime saranno un oggetto chiave per la vittoria nei vari scontri che giocheremo. Durante le partite, indipendentemente dalla modalità scelta, saremo in grado di collezionare altri materiali che ci permetteranno di creare in tempo reale armature con le quali vestire il nostro personaggio e potenziarlo di conseguenza. Ogni pezzo aggiunto al nostro vestiario modificherà le nostre statistiche, sta a noi scegliere l’abbigliamento adatto al nostro stile di gioco. Anche le classi saranno personalizzabili e saranno costituite da un’arma primaria, un’arma secondaria ed uno strumento, ad esempio granata o torretta difensiva. Oltre a disporre di una discreta varietà di bocche da fuoco non mancheranno anche armi da taglio quali katane ma anche spade laser.

Minimum recensione

Altro elemento chiave nelle varie partite di Minimum è la possibilità di migliorare le armi in game, ad ogni morte il personaggio ucciso rilascerà un power up che – se raccolto – migliorerà di un grado l’arma equipaggiata in quel preciso momento. Ogni uccisione sarà più di un semplice punto a favore della nostra squadra, sarà un elemento che aiuterà il giocatore nella sua scalata per il dominio. Ma attenzione, la killing spree non sarà destinata a durare a lungo neanche per un giocatore bravo a causa della frenesia del gioco. Il tutto sarà contornato da una HUD poco invasiva senza barra di salute, i danni saranno riscontrabili direttamente sul proprio personaggio che se colpito inizierà a brillare sempre più intensamente fino alla morte.

Sparatutto + Titani = Sensazione di deja vu

In Minimum sono presenti tre diverse modalità di gioco: orda, death match a squadre e titano. Ognuna ovviamente con diversi scopi all’interno del gioco. La prima elencata, la modalità orda, pone il giocatore in una squadra composta da altri player, il quale scopo è sopravvivere ad una folla di nemici, controllati dalla CPU, che arrivano ad ondata. Ad ogni turno i nemici saranno maggiori e più forti. Se alla prima ondata sopravvivere sarà uno scherzo, la situazione diventerà più ardua già a partire dalla terza ondata. Purtroppo l’intelligenza artificiale dei nemici lascia un po’ a desiderare e di certo questa modalità non fa brillare molto il titolo. La modalità death match a squadre non costituisce una novità, trattasi del classico scontro squadra contro squadra dove vince chi mette a segno più kill senza farsi uccidere troppe volte. Di certo questa è una modalità classica ma che funziona, Minimum rende gli scontri molto dinamici e frenetici, non importa il tipo di arma che si impugna. Perfetto per chi vuole buttarsi nella mischia senza troppi preamboli. L’ultima modalità disponibile è infine la modalità titano che si presenta come il fiore all’occhiello di tutto il gioco.

Minimum recensione

Anche qui i giocatori verranno divisi in due squadre, ognuna di esse con un colosso o titano, come alleato. La vittoria della squadra verrà raggiunta quando il proprio colosso raggiungerà la base nemica dall’altra parte della mappa. A tentare di frenare l’avanzata nemica ci saranno due mura prima della base, alleata nonché il nostro titano stesso. Ogni squadra per poter vincere deve quindi garantirsi di avere il colosso più forte, per questo nella pausa tra la morte di entrambi i titani e il successivo respawn degli stessi verranno generati nella mappa dei minion, solitamente simili a ragni, che se uccisi potenzieranno il titano della propria squadra di un prezioso punto, aiutandolo nell’impresa di distruggere il suo simile avversario. Oltre ai comuni minion generati nella pausa vi sarà anche uno spawn speciale che creerà un minion dorato, se ucciso potenzierà notevolmente il proprio colosso. Questo piccolo e sfuggente “insetto” sarà la chiave per la vittoria del proprio titano sulla squadra avversaria.

I pro

  • Gioco molto frenetico
  • Buone le idee dei power-up in game e del crafting dell'armatura
  • Attualmente accessibile a basso prezzo
  • Effetti particellari molto buoni

I Contro

  • Grafica volutamente scarna ma che fa risultare il gioco vuoto.
  • Armi imprecise, sia da fuoco che non.

Voto Globale 6.5

Minimum risulta un gioco molto semplice ma al tempo stesso frenetico e che sa intrattenere. Perfetto per chi vuole gettarsi nel vivo dell'azione fin da subito. Le partite risultano veloci anche in termini di durata, ideale per chi ha poco tempo libero durante il giorno o predilige partite sporadiche. Ricco assortimento di armi e soprattutto armature che risultano anche interessanti da vedere. Mappe di gioco ampie e fatte bene anche su più livelli ma che risultano vuote e grigie a causa della scelta stilistica del titolo, così come anche il proprio personaggio che riesce ad acquistare un po' di colore solo tramite i power-up e le armature.

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