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Recensione

Luigi’s Mansion 2: Recensione e Analisi

Dopo oltre 10 anni dal primo Luigi’s Mansion uscito al lancio del Gamecube, il fratello di Mario torna protagonista di un videogioco e ancora dovrà catturare fantasmi di ogni tipo sotto la guida del Professor Strambic.

 

Year of Luigi, yeah!

L’occhialuto professore si trova nel suo laboratorio con i pacifici fantasmi quando Re Boo compie nuovamente una malefatta, distrugge la Luna scura in 6 pezzi che vengono dispersi per tutta Cupavalle. Senza la luna i quieti fantasmi diventano furibondi e sono pronti a spaventare chiunque gli si pari davanti. Strambic è costretto a ritirarsi nel suo bunker e chiamare Luigi per accorrere in suo aiuto. Il suo compito è quello di recuperare e liberare dall’energia che le intrappola i pezzi di luna disinfestando le magioni, equipaggiati con il Poltergust 5000, siamo pronti per fare i Ghostbusters.

 

Who you gonna call? Luigi!

Ed è proprio la nuova versione dell’aspirapolvere ad essere il fulcro del gameplay, non solo catturiamo i fantasmi ma la usiamo come strumento per risolvere i puzzle. Con il tasto R aspiriamo, con B corriamo, con A potenziamo la torcia e con Y usiamo l’arcobaluce. Pixeltrasportati alla prima magione sfruttiamo l’occasione per imparare i controlli aspirando tutto l’aspirabile, è infatti possibile interagire con l’ambiente per trovare oro nascosto dietro una parete o sotto un mucchio di polvere, oppure una stanza segreta che viene svelata facendo girare vorticosamente un lampadario. Il primo fantasma che incontriamo ci permette di sfoderare le nostre abilità come cacciafantasmi, prima di aspirarlo dobbiamo stordirlo con la torcia per poi risucchiarlo fino togliergli la vita. Ci sono diversi tipi di fantasmi ed ognuno va catturato in modo particolare. I più deboli, i Verdini, solitamente vanno acchiappati con la tecnica sopra descritta ma sono in grado di utilizzare oggetti comuni (occhiali da sole, vanghe, ecc.) per proteggersi ed evitare lo stordimento della torcia, dovremo quindi capire come e quando colpirli. Gli spacconi sono più resistenti e ci danneggiano sbattendo le mani, gli Occultini si nascondono nelle stanze delle mansion pronti a spaventarci quando scoveremo il loro nascondiglio, esso lo cambieranno se non faremo in tempo a catturarli. I combattimenti con i fantasmi diventano più impegnativi, e aumentano di numero, man mano che proseguiamo, raggiunto l’estremo diventano maledettamente frustranti e stancanti. Infatti dovremo spostare la levetta analogica nella direzione contraria del fantasma per catturarlo e dopo diversi minuti questa operazione diverrà fastidiosa e il pollice sinistro necessiterà di una pausa. Questo anche a causa della difficoltà nel percepire la loro posizione nella profondità, spesso poco chiara.

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Le varie magioni custodiscono un pezzo della luna scura che dovremo recuperare non prima che il Prof. Strambic l’abbia individuata, questo ci porta a compiere vari obiettivi prima di raggiungere il boss di fine livello. Il compito più comune è il recupero di un determinato oggetto che servirà ad aprire una porta cardine per proseguire, oppure inseguire per tutta la casa un Poltercucciolo. Una volta Pixeltrasportati saremo liberi di girovagare per l’ambientazione in cerca dei Boo nascosti, di gemme o stanze occultate, questo è divertente inizialmente ma – come per gli obiettivi primari – diventa noioso e ripetitivo una volta raggiunte le 10 ore di gioco. La durata è infatti elevata, circa 15/20 ore per finire la storia in base alla vostra voglia di esplorare, aumentano se vi dedicate ai compiti secondari. La componente puzzle viene proposta quando dovremo aprire alcune porte, queste fasi si risolvono facilmente per l’intero gioco e non necessitano di un ingegno particolare. Possono darci qualche grattacapo i boss, battibili anch’essi capendone la dinamica puzzle con una non sempre immediata soluzione, peccato siano poco interessanti ed ispirati. Una piccola evoluzione del gameplay avviene grazie ai potenziamenti che il Prof. ci propone dopo aver raccolto una determinata quantità d’oro, non nuove abilità ma miglioramenti dell’equipaggiamento standard. È sicuramente invogliante setacciare ogni angolo per guadagnare il bottino necessario almeno fin quando non si presenta la necessità di concludere il titolo per il motivo di cui sopra.

Il multiplayer è ambientato nella Torre del Caos, qui possiamo cooperare con i nostri amici sfruttando la modalità wireless o download, oppure insieme ad altri giocatori online, per disinfestarla. Le modalità vanno da “Cacciatore” dove dovremo liberare i piani dai fantasmi il più velocemente possibile, “Tempo” dove i secondi sono preziosi e la via d’uscita deve esssere trovata in fretta e furia invece in “Poltercuccioli” dobbiamo trovare e catturare i Poltercuccioli che si nascondono per il piano. La cooperazione è importante, le trappole sono sempre pronte a bloccarci e senza un compagno è impossibile sfuggirne. Purtroppo il multigiocatore non aggiunge nulla di interessante, le tre modalità si assomigliano e non risultano particolarmente divertenti tanto da investirci tempo.

 

Ehi Luigi! Ciao!

Lo stile, i colori delle magioni, le animazioni, i versi e le espressioni di Luigi sono il punto forte di Luigi’s Mansion 2. Queste ci strapperanno sempre un sorriso, Luigi è buffo così come lo è il Professor Strambic, poche sono le parole che i due si scambiano ma bastano per farci sorridere, anche solo guardare il baffuto personaggio tremare dalla paura o correre all’impazzata. Il 3D è ottimo, sia durante le cutscene che durante il gioco, andando però ad aumentare considerevolmente l’aliasing.

I pro

  • Luigi!
  • Lo stile grafico e le musiche
  • Situazioni Divertenti, ironiche e strappa sorrisi
  • Longevo, piacevole nella prima metà...

I Contro

  • ...ma ripetitivo e stancante, talvolta frustrante nella seconda. Così come il gameplay.
  • Pochi veri extra
  • Multiplayer poco approfondito

 

Voto Globale 8

Luigi's Mansion 2 ha come giocoforza il suo protagonista, Luigi è il fulcro del divertimento, dei sorrisi che ci strapperà più volte a causa delle sue animazioni buffe e dei suoi pochi versi che esclamerà nel momento più opportuno. Purtroppo posizionato in un gameplay poco adatto alla console portatile ed in una progressione inizialmente piacevole ma che intorno alle 10 ore inizia a riproporre le stesse meccaniche risultando ripetitivo e noioso. La longevità, intorno alle 20 ore complessive per la storia, diventa quindi anche uno degli aspetti critici, inoltre gli extra presenti sono davvero scarni, ma apprezzabili per i maniaci del completamento. Sicuramente consigliato ai fan dei fratelli baffuti e a chi ha giocato la prima spaventosamente buffa avventura.

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