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Recensione

Kingdom Hearts 1.5 HD Remix: recensione

Il nostro parere su questa incredibile collection

Circa 10 anni fa, appariva nel panorama videoludico, uno strano esperimento proposto da Squaresoft, creare un gioco che mescolasse i personaggi più memorabili di Final Fantasy con l’universo Disney. Allora tutto questo destò scalpore e molti dissero che il gioco sarebbe stato più bello e accattivante se non ci fossero stati Paperino, Pippo o Pluto. Oggi invece, se non fosse per quell’esperimento adottato dagli sviluppatori, non avremo tra le mani lo stesso gioco che ha segnato l’infanzia di tantissimi gamer, facendoli sognare in mondi fantastici accompagnati da personaggi memorabili. Kingdom Hearts cosi entrò in scena, proponendo seguiti e spin off che si sparsero un pò su tutte le console portatili, ma stavolta, con la 1.5 HD Remix, si torna alle origini, alla console madre dove tutto è nato. Questa versione rimasterizzata in alta definizione, è un semplice porting o c’è dell’altro? Scopriamolo insieme.

Ora vieni con me, verso un mondo d’incanto…

Quello che ci si presenta davanti a quanto pare, non è una semplice riconversione in HD, ma il team di Nomura è stato in grado di partire dalle fondamenta per rifare grafica, texture e sistema di controllo, per renderlo non solo più moderno, ma anche per abbracciare quella fetta di pubblico che magari ancora non conosce il brand e ci si avvicina per la prima volta e cosi riuscire ad affascinare anche loro. La telecamera per esempio non è più affidata ai comandi dorsali, scomodissimi all’ epoca ma che pian piano ci si faceva l’abitudine, ma bensì alla ben più comoda levetta analogica destra, che permette di potersi guardare attorno in maniera molto più efficace. Anche i colori appaiono più vivi e accesi, facendo apparire il tutto più fresco e luminoso. Oltre a ciò, Kingdom Hearts Final Mix ci offre anche dei contenuti in più, in un edizione inedita mai uscita in Europa. Questo porta con se nuovi nemici da affrontare, alcuni diversi anche dal punto di vista degli sprite rispetto quelli dell’edizione standard, nuovi tesori, nuove armi e nuovi oggetti da trovare per quello che rappresenta l’edizione completa del primo storico capitolo della serie, dove tutto è nato. Non è esente da difetti però, prima fra tutti innanzitutto la ripetitività di alcune azioni dovute al livellamento del personaggio e la macchinosità di altre. Altro grande difetto è la mancanza di un vero e proprio pacchetto completo che comprendesse anche il secondo capitolo della serie. Non solo ci tocca aspettare il terzo episodio che ancora non si sa quando e se mai uscirà(?), ma dobbiamo anche attendere una eventuale versione in HD di Kingdom Hearts II, andando ad allungare il brodo in maniera eccessiva e snervante. Tanti i mondi da visitare ed esplorare, da quello di Tarzan a quello di Aladdin, e rivivere una storia emozionante come solo poche produzioni sono riusciti a fare. Bellissima invece la colonna sonora, con il pezzo iniziale e finale cantato da Utada Hikaru, Simple and Clean.

Le Catene della Memoria

Qualche anno dopo in Europa, precisamente nel 2005, arriva il capitolo che risulta essere seguito diretto del primo, introducendo però un sistema di combattimento totalmente diverso, basato sull’utilizzo delle carte. Stiamo parlando ovviamente di Chain of Memories, uscito inizialmente su Game Boy Advance e che nonostante le sue difficoltà, riuscì a strappare al mercato il suo milione di copie tanto da spingere Square Enix a riproporlo in versione 3D per Playstation 2, nel cofanetto di Kingdom Hearts II: Final Mix, semplificando le meccaniche di gioco e rendendo la storia meno criptica e più chiara e semplice da seguire. Il lavoro svolto è sempre egregio per quanto riguarda la parte tecnica anche se meno radicale rispetto al primo episodio, per via del fatto che quest’ultimo ha una data d’uscita più recente. Il gameplay è gratificante e richiede più strategia e per questo a volte può risultare più frustrante, ma a chi avrà la pazienza di assimilare bene le meccaniche, il gioco saprà restituire grande soddisfazione e bellezza. Tutte le azioni quindi sono gestite dalle carte, a parte il salto e una volta finite le carte da usare, possono essere ricaricate attraverso un processo di concentrazione che impiegherà sempre più tempo ad ogni ricarica raggiungendo un massimo di 3 processi. Esistono delle carte nemiche che possono essere usate per dare al protagonista un’abilità temporanea, come una migliore capacità offensiva/difensiva. Le carte sono numerate da 0 a 9 e sono usate per fare combo, per bloccare le carte nemiche e per effettuare attacchi speciali. Inoltre sia Sora che Riku avranno mazzi di carte diversi, per esempio il primo sarà completamente personalizzabile e le carte si potranno trovare o sparse in giro magari dentro qualche forziere, oppure acquistandole negli appositi negozi Moguri dove potremo scegliere tra un’ ampia scelta di carte da gioco. Discorso diverso per Riku in quanto il suo mazzo cambierà a seconda del mondo in cui si trova e non sarà in alcun modo modificabile.

Le origini di Roxas

L’ultimo contenuto presente all’interno della collezione è 358/2 Days, che dona un assaggio dei personaggi che maggiormente si vedranno nel secondo capitolo, in particolare qui si pone l’accento su Roxas, il Nessuno di Sora , durante i suoi 358 giorni nell’Organizzazione XIII, setta formata da questi “Nessuno”, esseri senza cuore e sentimenti formatisi grazie ad un Heartless, che ha lo scopo di riunire tutti i cuori delle persone e degli esseri viventi per poter aprire il portale verso Kingdom Hearts, un luogo dove risiede un potere incommensurabile. Anche qui è stato fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la resa in alta definizione, ma si potranno osservare solo i filmati del gioco, che in totale dureranno circa 3 ore e mezza, e dove pian piano ci avviciniamo a conoscere di più i retroscena e le storie che faranno da prologo in Kingdom Hearts II. Insomma grazie a ciò, tutti coloro che non sono riusciti a recuperare i capitoli per console portatile, possono gustare appieno la complicata trama che ruota attorno a questo universo e prepararsi per le future collection in arrivo sicuramente molto presto.

I pro

  • La magia di Kingdom Hearts non morirà mai
  • Non una semplice rimasterizzazione in HD ma anche qualcosa in più
  • Colonna sonora unica

I Contro

  • Sistema di gestione delle carte un po’ difficile da padroneggiare
  • Avremmo preferito un pacchetto più completo e non lasciato in sospeso

Voto Globale 9

La magia di Kingdom Hearts, nonostante siano passati diversi anni, continua ad affascinare tuttora regalandoci una storia che non sarà mai troppo vecchia per essere ascoltata, e immergendoci in un mondo di personaggi Disney che con le loro gag e la loro comicità non risulteranno mai banali e scontati. L’unico rammarico però è dover attendere ancora molto prima di poter toccare con mano il tanto agognato terzo capitolo, ‘’costringendo’’ noi poveri videogiocatori a rigiocare vecchie glorie del passato, peraltro in una collection non del tutto completa. Comunque un contenuto consigliatissimo a tutti soprattutto agli amanti della saga e a chi non ha avuto mai la fortuna di giocare questo meraviglioso mondo.

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