Un Killzone in tutto e per tutto!
Dopo un’attesa lunga un anno e mezzo, la serie Killzone arriva anche su PS Vita con uno spin-off che dovrebbe rappresentare l’FPS portatile definitivo. Questo dopo i tentativi tutt’altro che riusciti con Resistance: Burning Skies, un episodio che seppur buono non è riuscito ad avere il successo sperato per la presenza di lacune nel gameplay, nelle texture e nell’intelligenza artificiale, e Call of Duty: Black Ops Declassified, che – purtroppo – della saga porta solo il nome. Ma oggi è un’altra storia. Ci troviamo a parlare del nuovo Killzone Mercenary, realizzato dagli stessi sviluppatori che hanno portato in alto il nome del brand, ovvero i Guerrilla Games dello studio Cambridge.
Ma la domanda che ci poniamo oggi è: “Killzone Mercenary sarà riuscito a sfruttare completamente le potenzialità di PS Vita oppure no?
Da che parte stai?
La storia del gioco ci vede nei panni di un mercenario, chiamato Arran Danner, pronto a portare a compimento gli incarichi assegnati con il solo intento di guadagnare grana, e tutto questo senza pudore. Oh meglio, tale dovrebbe essere il ruolo del mercenario, ossia vendersi al migliore offerente, raggiungendo gli obiettivi imposti dal proprio datore di lavoro senza sentimentalismi e indecisioni. L’unica cosa che conta veramente è il denaro e questi tipi ne offrono davvero tanta. Arran Danner si troverà coinvolto nel grande conflitto fra gli Helgast (esercito alieno) e gli ISA (esercito umano). Conflitto scatenato dall’attacco terroristico da parte degli Helgast sul pianeta nemico da essi rivendicato. In un primo momento gli umani cercheranno di instaurare un rapporto di diplomazia, ma in seguito all’ennesima dichiarazione di guerra, ingaggeranno Danner e altri mercenari con l’obiettivo di respingere l’offensiva nemica. Successivamente il teatro di guerra si sposterà sul pianeta minerario della fazione nemica, chiamato Helghan.
Quanto detto sopra farà da preludio a un sanguinoso e durissimo conflitto. Ma come e in che modo? L’ammiraglio Grey a capo degli ISA vuole recuperare un pericolosissimo contenitore con al proprio interno una sostanza nociva che – se caduta nelle mani sbagliate (quelle di Kratek) – potrebbe contribuire alla realizzazione di un’arma biologica. Lasciamo a voi immaginare i danni… Riusciranno Danner e compagni a sventare questo pericoloso scenario di una possibile distruzione di massa e a mettere fine a questa guerra?
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Combattiamo per… la grana!
Killzone: Mercenary ci dà poco tempo per assimilare i comandi generali. Trattandosi di un classico FPS, non risulta complicato imparare le varie azioni. I due tasti dorsali servono rispettivamente a mirare e sparare, la freccetta in basso per lanciare le granate, il tasto cerchio per abbassarci, mentre se premuto ci permette di effettuare uno scatto continuo. Gli sviluppatori hanno ritenuto opportuno lavorare anche sul touchscreen, utile per raccogliere munizioni, eseguire delle azioni standardizzare ed effettuare gli scontri corpo a corpo. Nel corso di questi ultimi, il giocatore deve passare il proprio dito sullo schermo, seguendo la direzione indicata dalla freccia. Tutto questo nel minor tempo possibile, altrimenti vi sarà l’immediata contromossa del nemico. Il touchpad posteriore, invece, è regalato al solo utilizzo di fare da zoom per i fucili da cecchino.
Il gameplay è complessivamente fluido, anche se non esente da alcuni rallentamenti, dovuti al peso e alla qualità del titolo. Il bilanciamento risulta sostanzialmente ottimo e uccidere i nemici sarà un vero spasso. Ogni nemico ucciso ci farà accumulare dei punti spendibili presso il mercato nero di Blackjack, per acquistare nuovi armamenti e decidere se equipaggiarli o meno. Questi punti ci serviranno anche per salire di livello. Il grado assegnatoci sarà valido anche per le partite in multiplayer. Ovviamente, in base al tipo di uccisione effettuata avremo determinate ricompense, difatti se il nemico verrà ucciso con un colpo alla testa otterremo più punti, rispetto ad un uccisione meno prestigiosa. Dopo un tot di uccisioni corpo a corpo o tramite un’arma specifica, il sistema ci concederà delle medaglie e – in alcuni casi – ci saranno assegnati dei trofei PSN.
Killzone: Mercenary presenta un elevato numero di armi primarie e secondarie e oltre alle classiche granate, sono presenti quelle incendiarie e le mine a innesco. Inoltre se non vorrete sporcarvi le mani in prima persona, potrete utilizzare un vanguard per uccidere in maniera furtiva i nemici anche se è altamente sconsigliabile uno scontro a viso aperto, vista la leggerissima corazza.
Ma ora passiamo ad esaminare l’intelligenza artificiale. Innanzitutto, il titolo presenta tre diverse difficoltà: facile, normale e difficile. L’IA è discreta e risponde bene nella maggior parte dei casi. Purtroppo anche alla massima difficoltà, sarà facilissimo avvicinarsi ai propri nemici e a metterli fuori gioco mediante il combattimento corpo a corpo. Ciò non fa che diminuire il tasso di sfida. Ma c’è di più! In alcuni casi le presenze ostili ci verranno contro allo sbaraglio, diventando in questo modo facili prede. Il gioco è quindi alla portata di tutti i gamer e un po’ troppo semplice per gli appartenenti alla fascia “pro”.
Il multiplayer competitivo presenta i classici deatchmatch singolo, a squadre e una modalità denominata zona di guerra. Quest’ultima è stata realizzata con l’intento di variare l’esperienza. Vi saranno due sotto-fasi inedite: nella prima bisogna hackerare i terminali anticipando la squadra avversaria, mentre nella seconda, il nostro obiettivo è quello di interrogare i nemici, oramai in fin di vita. Non vi è la presenza di LAG e quindi il gioco multiplayer risulta sempre fruibile.
Che effetti, che texture, che…
Coloro che hanno seguito dall’inizio le vicende di PS Vita, ricorderanno di come Killzone: Mercenary rappresenta uno dei primi titoli mostrati all’interno dei trailer usati a scopo promozionale da Sony. Da quel momento in poi non si ebbero più notizie del gioco, né tanto meno a che stadio di sviluppo fosse giunto. Dopo mesi, Killzone: Mercenary venne ritirato fuori dal cilindro dai Guerrilla Cambridge che promisero un gioco, simile alla controparte uscita su home-console e meritevole di attenzione. Uno dei punti su cui gli sviluppatori hanno puntato è certamente il comparto tecnico. E su questo non possiamo che apprezzare il lavoro realizzato, anche se permangono delle imperfezioni nelle texture e dei (rari) cali di frame rate. Tutto sommato, lo sforzo del team di sviluppo è da apprezzare, anche se rimane il rammarico di non trovarsi davanti ad un gioco graficamente eccelso. PS Vita può dare ancora tanto, tuttavia, possiamo collocare Killzone: Mercenary in cima ai first person shooter portatili, almeno per ciò che riguarda il lato estetico. Le texture, gli effetti, i nemici e le loro movenze, sono gradevoli e l’azione è così tanto immersiva che ben presto dimentichiamo di trovarci dinanzi ad un gioco portatile. Detto questo lo spin-off può essere benissimo confrontato con il fratello maggiore, Killzone 3. D’altronde il motore grafico utilizzato è lo stesso.
A tutto questo si aggiungono le musiche, gli effetti sonori e il doppiaggio (completamente in italiano) che danno quella spinta in più all’esperienza di gioco. Le musiche varieranno a seconda della situazione. Questo vuol dire: situazioni concitate accompagnate da musiche frenetiche, alternate a situazioni di estrema calma con musiche caute o completamente assenti.
- Gameplay divertente ed efficiente;
- Ottima grafica...;
- Il multiplayer competitivo aumenta notevolmente la longevità;
- Il miglior FPS su PS Vita.
- La solita trama scontata;
- … non è esente da difetti;
- IA da perfezionare.
Buona la prima per Guerrilla Games Cambridge su PS Vita. Non si tratta di un FPS esente da difetti, ma ciò non toglie che attualmente Killzone Mercenary rappresenti il miglior sparatutto uscito sulla portatile di Sony. Grazie ad una trama godibile, anche se non originalissima, ad un gameplay efficiente e grafica all'avanguardia e – non dimentichiamoci – ad un multiplayer competitivo con partite decisamente stabili, possiamo con certezza consigliare l'acquisto a tutti gli appassionati del genere che possiedono PS Vita e a tutti gli altri che cercano un nuovo gioco, degno della portatile.