Welcome back, Killer Instinct!
Ci sono giochi capaci di lasciare il segno, titoli che con la propria personalità, col proprio carisma e con le proprie qualità riescono ad entrare di prepotenza nel cuore dei giocatori e lasciarvi un marchio indelebile. Molto spesso però dopo un inizio sfolgorante questi titoli vengono messi un po’ in disparte prima di cadere misteriosamente nel dimenticatoio. Ne è un esempio lampante la saga di Killer Instinct che, nata su Super Nintendo nell’ormai lontano 1994, quasi vent’anni fa, ha conosciuto un successo planetario con oltre 4 milioni di copie vendute sulla console Nintendo per poi essere trasportata solo su Nintendo 64 e GameBoy col nome di Killer Instinct: Gold ma con scarsi risultati a livello di critica e pubblico. E’ quindi dal 1996 che si sono perse le tracce di questa IP leggendaria, vuoi per le vicissitudini legate a KI: Gold, vuoi per il fatto che la compagnia Rareware sia stata acquisita da Microsoft che non sembrava interessata a produrne un nuovo capitolo. Tutto ciò era destinato a cambiare ed infatti nel corso dell’ E3 2013 viene presentato un reboot della serie dal nome semplice quanto esplicativo: ecco che Killer Instinct ritorna finalmente su console e lo fa sottoforma di esclusiva Xbox One, la console di nuova generazione di Microsoft portando con sè lo stile, lo spirito tipico della serie insieme ad un corposo numero di novità. Sarà riuscita, dunque, questa nuova incarnazione del marchio a rendere onore al primo indimenticabile capitolo? Scopritelo nella nostra recensione!
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Iniziamo col dire che questo nuovo capitolo di Killer Instinct ha portato un bel po’ di rivoluzioni all’interno del brand ma si è rivelato parecchio innovativo anche nella sua distribuzione sul mercato. Ma andiamo per gradi. Prima assoluta novità è il cambio di software house al timone del progetto con la leggendaria Rare che passa il comando ai Double Helix, autori di titoli non proprio brillanti come Silent Hill: Homecoming, Battleship e Front Mission Evolved. Se sulla carta questa premessa era evidentemente presagio di una qualità mediocre del prodotto, lo studio californiano ha saputo farci ricredere dimostrando di essere all’altezza del compito e confezionando un titolo di buona fattura. Già dalla schermata del titolo i richiami all’originale capitolo sono tanti a partire dalla colonna sonora che ripropone il medley originale rivisitato in chiave moderna e la storica voce dell’annunciatore non più presente ma sostituita da una che la ricorda molto da vicino. Il titolo, come dicevamo in precedenza si presenta innovativo anche sul piano della distribuzione in quanto il team ha intenzione di proporre una nuova serie di contenuti in maniera continuativa per tutta la durata della vita della console, un rinnovamento stagionale che ricorda da vicino quello delle moderne serie TV. Il titolo, infatti, può essere scaricato gratuitamente dal marketplace di Xbox Live su Xbox One e ci permetterà di affrontare le varie sfide con un unico personaggio a rotazione, partendo dal mitico Jago. Per accaparrarsi più personaggi è possibile sia acquistarli singolarmente a 4.99€ che puntare su uno dei 3 pacchetti premium disponibili al download. Il primo, denominato Combo Breaker Pack, ci darà accesso unicamente a tutti e 8 i personaggi della Season One e costerà 19.99€. Il secondo che prende il nome di Ultra Edition, costerà, invece, 39.99 € ed includerà al suo interno, oltre agli 8 personaggi presenti anche nella versione più economica, anche tutti i vestiti e tutti gli accessori (altrimenti acquistabili a parte ad un prezzo variabile tra i 2.99€ e i 3.99€) nonchè l’accesso anticipato a tutti i contenuti disponibili in futuro e ad una copia di Killer Instinct Classic Arcade, riproposizione del classico videogioco che i fan hanno imparato ad amare negli anni. L’ultima versione, infine, denominata Pin Ultimate Edition è l’unica che sarà possibile acquistare nei negozi, ad un prezzo di 59.99€ e includerà tutti i contenuti precedentemente annunciati più due spille collezionabili di Jago e del logo del gioco contenute in un espositore a tre facciate che faranno la gioia degli appassionati. Chiarita la questione legata alla messa in commercio del gioco possiamo tornare ad esaminare le qualità vere e proprie del titolo. Il Menu di gioco presenta le poche modalità presenti al lancio del titolo ovvero una modalità Dojo in cui è possibile apprendere le varie tecniche indispensabili per uscire vincitori dai brutali scontri del titolo, la modalità Versus in cui sarà possibile sfidare la CPU o un amico, una modalità Practice in cui sperimentare il risultato delle vostre ore di allenamento e, per finire, la modalità Survival in cui dovremo affrontare una serie di avversari di difficoltà crescente con un’unica barra dell’energia. Salta subito all’occhio la mancanza di una qualsivoglia modalità aggiuntiva e, ancora più incredibile, l’assenza di una modalità Storia o Arcade che, fortunatamente, verrà aggiunta successivamente al rilascio del gioco. Questa scarsezza di contenuti potrebbe far scoraggiare la maggior parte degli utenti ma va assolutamente sottolineato come questo nuovo Killer Instinct compensi la propria “essenzialità” di features (passateci il termine ndR) con un gameplay incredibilmente adrenalinico, viscerale e galvanizzante.
Alla prova con mano, i veterani del titolo originale, non faticheranno troppo ad imporsi sui propri avversari perchè la brutalità, le catene lunghissime di combo e la freneticità dei combattimenti sono caratteristiche ancora vive e vegete dopo quasi vent’anni dall’uscita del primo capitolo. Nel prodotto Double Helix è stato tutto reso ancora più accessibile ed intuitivo grazie anche alla comoda modalità Dojo che ci introdurrà tutti i concetti basilari per padroneggiare appieno le varie tecniche presenti in questo nuovo episodio. Le complesse combo di questo Killer Instinct si suddividono in blocchi di mosse caratteristiche per ciascun personaggio che andranno dalle Opener che avranno il compito allo stesso tempo di inibire l’avversario ed iniziare la serie di colpi, le Auto che sono costituite da una serie veloce di due colpi “normali” di calci o pugni, le Linker che permettono di unire la prima “Auto” alla seconda e per concludere il colpo Ender, che chiude la sequenza infliggendo cospicui danni al malcapitato di turno. Una volta appresa e padroneggiata questa sequenza si potrà dire di aver iniziato a comprendere l’essenza stessa del gioco. Naturalmente come naturale contromossa a queste serie di colpi ritornano le famigerate Combo-Breaker esaltate da una voce molto, molto simile a quella dello storico annunciatore del gioco che potranno bloccare una combo dell’avversario e darci il tempo di contrattaccare. Tali mosse saranno eseguibili con l’inclinazione della levetta direzionale più la pressione simultanea dei due tasti per i colpi Deboli, Medi o Forti in base alle combo messe in atto dall’avversario. Molto più difficile da spiegare che da mettere in pratica. Ad aumentare ulteriormente la quantità di danni elargibile ci pensa la barra dell’ “Istinto Killer“, attivabile solo una volta per match, la quale permetterà al giocatore di usufruire di determinati moltiplicatori di forza fisica, velocità, resistenza ai danni ecc… Un simpatico bonus che garantirà varietà e divertimento alle partite. Come se non bastasse, con una barra apposita posta in basso, ritornano anche le Ultra-Combo, mosse finali caratteristiche dei vari personaggi che si traducono in una danza letale di pugni, calci e colpi speciali capaci di fare fuori da sole notevoli porzioni dell’indicatore della salute dell’avversario. Insomma un gameplay fresco, adrenalinico, furioso, brutale e dannatamente divertente che regalerà grandi soddisfazioni a chi saprà padroneggiarlo al meglio, impresa tutt’altro che semplice. Peccato solo per la mancanza delle indimenticabili sequenze Finisher, analoghe alle Fatality di Mortal Kombat completamente ed inspiegabilmente assenti in questa nuova incarnazione del titolo.
Eccoci giunti quindi alla disamina della componente tecnica del titolo. Iniziamo col dire che i modelli poligonali dei vari personaggi risultano davvero eccellenti, curati nei minimi dettagli e con un design che ricorda vagamente quello delle controparti originali senza però rinunciare ad una discreta dose di riammodernamento. Eccellente la palette cromatica dai colori accesissimi e sgargianti così come gli effetti particellari con esplosioni, schizzi di sangue ed effetti di luce che andranno letteralmente a invadere lo schermo e che, nelle situazioni più concitate, restituiranno un feeling visivo davvero esaltante. Un po’ meno brillanti le animazioni con qualche incertezza nel calcolo delle hit-box e qualche frame mancante nelle combo più lunghe e articolate, ma nulla che possa inficiare la godiblità complessiva del titolo. Ottimi anche gli effetti sonori con la colonna sonora storica del brand rivisitata e riproposta e la voce dell’annunciatore molto simile all’originale che faranno la gioia dei fan.
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Killer Instinct ritorna, finalmente, dopo quasi vent'anni sulle nostre console e lo fa con un titolo contenutisticamente abbastanza povero ma con un gameplay furioso, frenetico e brutale ma non per questo privo di tecnicismi come solo un capitolo di questa saga sa essere. Un comparto tecnico davvero godibile e una serie di chicche che strizzano l'occhio agli amanti della saga chiudono il cerchio di un prodotto valido sotto quasi tutti i punti di vista e che, negli anni futuri, si arricchirà sempre più di contenuti. Tenetelo assolutamente d'occhio.