Direttamente dagli anni 80, arriva anche su PC una delle serie di librigame più apprezzate di sempre.
Nel lontano 1984 veniva alla luce il primo librogame partorito dalla mente dello scrittore inglese Joe Dever, che avrebbe poi dato il via ad una delle serie più apprezzate dai fan in quell’ambiente. Stiamo parlando della saga di Lupo Solitario – Lone Wolf – che narra le avventure di un uomo appartenente all’ordine dei Cavalieri Kai, il quale attraverserà il regno di Sommerlund per fermare i Signori delle Tenebre, seguaci del Dio del male Naar, che hanno attaccato il suo monastero uccidendone gli abitanti e facendo di lui l’unico superstite del suo ordine. Nel 2014 Forge Reply ha deciso di riportare in vita Lupo Solitario sui dispositivi mobile Ipad, Iphone e Android e dal 27 novembre anche su PC, acquistabile tramite piattaforma Steam. Quest’ultima versione prende il nome della sua gemella disponibile sui dispositivi mobili: Joe Dever’s Lone Wolf e gli aggiunge il sottotitolo HD Remastered grazie ad una resa grafica migliorata. Fin da subito vi confermiamo che la giocabilità non risente del passaggio dal touch screen al mouse consentendo di eseguire tutti i vari quick time events.
Come detto prima, la saga di Lone Wolf era una serie di librigame, i più giovani giocatori probabilmente non sanno cosa siano dato che dagli anni 90 questi libri sono andati via via perdendosi, quindi prima di iniziare a parlare di questo titolo vi spieghiamo brevemente cosa sono. I librigame, come dice la parola stessa, sono dei libri giocabili che raccontano una storia vista dagli occhi del protagonista e che presenta molti bivi narrativi e scelte che sarà proprio il lettore a prendere al posto del personaggio, saltando di pagina in pagina come suggerito dal libro in occasioni speciali e portando a diversi filoni della storia. Questi passatempi ludici furono i padri dei moderni videogiochi di ruolo. Lone Wolf non ha abbandonato la sua componente da librogame e non si è trasformato in un completo GDR in tre dimensioni come ormai si è soliti vedere sulle varie console ma è rimasto fedele alla narrazione scritta, sapendo tuttavia modernizzare la serie attraverso combattimenti e intermezzi in terza persona, schermate interattive e tanto altro. Un insieme che Forge Reply ha saputo sfruttare alla perfezione realizzando un titolo innovativo e interessante da giocare. L’unico aspetto che manca e fa disperare gli amanti dei vecchi librigame è l’odore della carta, ma ahimé l’innovazione ha un costo.
Lupo Solitario è l’unico superstite dell’ordine dei Cavalieri Kai, dotato di mistici poteri, abilità nella scherma e sensi sviluppatissimi. Il monastero, dove egli ha vissuto per gran parte della sua vita gli ha insegnato molto, ma sarà il giocatore a scegliere fin da subito quali saranno le abilità che vorrà padroneggiare maggiormente e quali scartare definitivamente. Ogni skill acquisita permetterà di aver a disposizione diversi approcci nel corso della storia che modificheranno la trama stessa portandoci anche alla morte nel caso non dovessimo utilizzare le nostre abilità nel modo adeguato.
Una volta fatte le dovute scelte iniziali veniamo a conoscenza che Lupo Solitario è in possesso della Sommersword, l’unica arma in grado di uccidere un Signore delle Tenebre. Lanciamoci quindi al galoppo sul nostro fedele cavallo verso Rockstarn, la città più vicina a quello che era il nostro monastero prima che venisse distrutto. Sulla via notiamo uno strano fumo provenire dalla città, forse siamo arrivati troppo tardi per salvare anche gli abitanti dalla furia dei Giak, creature maligne che compongono le fila degli eserciti delle Tenebre. Qui vi sarà il primo dei tanti bivi narrativi: procedere al galoppo sulla strada maestra in quella che potrebbe essere un’imboscata, continuare cauti e a piedi nella foresta oppure esaminare l’ambiente per capire cosa ci attende più avanti. Qualsiasi sia la nostra scelta arriveremo nella cittadina scoprendo che questa è stata messa a ferro e fuoco, le scelte di ogni giocatore lo porteranno ad avanzare tra le macerie nel modo a lui più consono, spargendo il sangue di tutti i nemici che trova o cercando di aggirarli senza farsi notare. Proseguendo faremo la conoscenza di Leandra, figlia del famoso inventore Jen Redalion e anch’essa inventrice. Essa ti descrive quello che è stato il massacro degli abitanti di Rockstarn e ti da importanti notizie su come fare per attraversare la città. La situazione è disperata, i Giak hanno ucciso quasi tutti gli abitanti della città, solo alcuni sopravvivono nascosti tra le macerie e in qualche miniera abbandonata e tu li devi aiutare. Scopri anche che Jen è stato rapito da i Signori delle Tenebre, se dovessero riuscire a mettere le mani sul suo Libro Nero e sui progetti per la creazione dei motori a vapore otterrebbero un vantaggio tattico troppo grande, diventando troppo forti, devi fermarli. Per farlo più volte dovrai ricorrere alle tue abilità Kai sia nel combattimento che non, e dovrai valutare bene le strade da percorrere per non cadere in eventuali trappole nemiche, tuttavia i bivi narrativi importanti non saranno molti ed il modo in cui viene raccontata la storia è priva di colpi di scena e a volte non è che un pretesto per colmare il vuoto tra uno scontro e l’altro. Altra penalizzante osservazione deve essere fatta sulla durata di ogni atto che a difficoltà normale impiega dalle due alle tre ore per essere completato, il che è un po’ poco, ma a compensare c’è una grande componente di rigiocabilità del titolo.
La vera peculiarità di questo titolo risiede nei combattimenti; strutturati in scontri a turni conditi con diversi quick time event che si separano dalla parte narrativa del gioco essendo caratterizzati da una grafica 3D. Questo passaggio dalla pagina di un libro al campo di combattimento in terza persona rende questo titolo unico, facendo progredire la concezione di librogame. Ci ritroveremo più e più volte ad affrontare fino a tre nemici contemporaneamente che in diversi casi costituiranno, già in difficoltà normale, una vera e propria sfida tattica facendo dei combattimenti il fiore all’occhiello di questo titolo.
Il nostro stato viene indicato dalle tre classiche barre vita, mana e vigore e i nostri attacchi saranno fondamentalmente di quattro tipi diversi: attacchi da mischia, attacchi da distanza (utilizzando coltelli da lancio o una balestra), magie e fendenti speciali utilizzando la nostra potentissima Sommersword, oltre ad avere da tre fino a 5 slot disponibili per pozioni curativi e oggetti speciali. Gli scontri sono molti e la varietà di nemici non molto alta, ma non si risente affatto del fattore ripetitività ed anzi ogni nuovo scontro è una sfida che accoglieremo ben volentieri che ci costringerà a pensare prima di agire. Quasi tutti gli attacchi richiederanno una prontezza di riflessi con una serie di quick time events nel quale dovremo premere il tasto sinistro del mouse in un preciso momento oppure muoverlo nella direzione indicata. Queste meccaniche annullano i tempi morti classici dei combattimenti a turni e si attivano anche al momento della schivata durante il turno avversario. Dopo aver superato un duro scontro potremo recuperare le forze meditando ma non sempre è consigliabile perchè tale azione ci lascia scoperti ad eventuali attacchi, in ogni caso il giocatore imparerà ben presto a preferire un vantaggio tattico o la fuga piuttosto che lo scontro diretto contro un nemico.
Nel combattimento il comparto grafico svolge il suo ruolo in modo più che adeguato, senza problemi e con un livello di dettaglio più che accettabile ed il comparto sonoro non è da meno, pur senza creare melodie indimenticabili, riesce nel suo compito di accompagnare il giocatore nello scontro. La magia si spezza al momento del ritorno sulle pagine del libro. Per quanto quest’ultime siano ben fatte a livello grafico ed il testo si generi man mano che giriamo pagina aumentando l’immersività al racconto, l’atmosfera viene rovinata da una musica di sottofondo perennemente uguale che non riesce a intrattenere il giocatore durante la lettura e che rischia di annoiarlo. Inoltre, gli sviluppatori hanno inserito in qualche pagina sporadica un’illustrazione come intermezzo tra un capoverso e l’altro, le immagini offerte sono tutte degne della mano di un vero artista ma molte volte non c’entrano con il contesto della narrazione, il che confonde il giocatore e lo spinge a chiedersi il perchè di tale scelta.
A tirar su il tutto, corrono in aiuto i video di introduzione e le illustrazioni animate, posti quasi sempre all’inizio o alla fine dell’atto e che rimangono una gioia per gli occhi. Una nota di merito va fatta anche all’interfaccia con la quale potremo gestire il nostro inventario ed il personaggio, degna di un GDR tripla A.
I ragazzi di Forge Reply hanno fatto davvero un ottimo lavoro con questo titolo, prendendo un nome molto apprezzato negli anni passati e sopratutto sapendolo reinventare in un modo davvero nuovo e funzionale. Lone Wolf HD Remastered permette a tutti i fan dei vecchi librigame di poter far proprie le emozioni vissute negli anni 80 – 90, quest'ultimi non dovranno quindi farsi lasciare sfuggire quest'occasione, ma l'acquisto è consigliato davvero a tutti. L'unica pecca risiede nella storia, attualmente priva di mordente e di effettivi colpi di scena.