kingdomgame.it
Recensione

Infamous First Light – Recensione

Siamo tornati nella città piovosa ma davvero splendida, Seattle. Questa volta nei panni di Fetch, la ragazza ribelle e dai capelli rosa.

Al giorno d’oggi è diventata una consuetudine quella di rilasciare a mesi di distanza dal titolo originale, nuovi contenuti scaricabili per aumentare ulteriormente le ore di gioco. In questo caso di mesi ne sono passati ben sei dall’uscita di Infamous: Second Son su PlayStation 4 e i ragazzi di Sucker Punch, dopo essersi goduti il meritato successo di vendita, hanno finalmente reso disponibile il contenuto scaricabile stand alone Infamous First Light. Stand alone perché di fatto questa nuova campagna single player può essere giocata anche da chi non ha avuto ancora il piacere di provare il titolo principale. Dunque, ciò rappresenta una nuova opportunità per scaricare i nostri poteri da conduit (o bioterrorista) sulla città di Seattle, ma questa volta nei panni di un personaggio che abbiamo avuto modo di conoscere impersonando Delsin Rowe.

Spettri, fantasmi e paure dietro la vita di Fetch

Nei panni di Delsin conoscemmo alcuni personaggi secondari e di conseguenza accenni e informazioni relative alle loro storie. Uno di questi è Fetch, ragazza difficile, complicata e decisamente ribelle, poco propensa a cogliere i consigli altrui. Anche lei è una conduit e si troverà quindi a sfuggire al DUP per non essere imprigionata a causa dei suoi poteri, potenzialmente pericolosi e in grado di arrecare un gran disordine e scompiglio nella bellissima e piovosa città di Seattle. Di sicuro coloro che hanno giocato Infamous: Second Son possiedono alcune anticipazioni sulla storia di Fetch, detto questo la trama di First Light non risulterà essere costituita da molti colpi di scena, ma al contrario sarà abbastanza prevedibile e lineare. C’è da dire che essa ci viene raccontata con dei flashback narrati dalla protagonista. Quest’ultima ripercorre i momenti salienti della propria storia, scavando nei suoi ricordi. Tutti questi eventi vengono raccontati quando si trova detenuta nel centro di Curden Cay ai danni di Augustine, la temibile conduit a capo del DUP, già incontrata (più di una volta) nei panni di Delsin. L’intento di Augustine è quello di risvegliare i tristi ricordi di Fetch e di spingerla ad usare i suoi poteri e le sue tecniche per osservare a pieno tutto il suo potenziale. È proprio questa la procedura che porta all’addestramento dei prossimi soldati della DUP; dimenticare il proprio passato e resistere continuamente alle orde di nemici realizzati ad omologrammi che si batteranno nell’arena del penitenziario fino a che non si è pronti a fare il grande passo. Ed è proprio questo che farà la protagonista dai capelli rosa.

Riaccendiamo i poteri a neon!

Partiamo subito da una premessa; il gameplay è rimasto immutato anche se con l’inserimento di alcune varianti, atte a renderlo ancora più frenetico. Sulle strade e in prevalenza sui tetti, sono situate delle nuvole viola che permettono a Fetch di ottenere un ulteriore spinta di velocità, per darle modo di raggiungere luoghi distanti nel minor tempo possibile. È bene sottolineare che può essere girovagata solo una parte della città, e questo nel momento in cui ci troviamo a dover avviare una nuova missione della storia principale. Oltre a questo ci terranno occupati anche altre mansioni secondarie, come quelle di conquistare un lumen, particolare sfera rosso splendente, che dovremo riconcorrere nelle missioni riconoscibili dal simbolo delle bandierine incrociate. Un altro modo per trovarle sospese nei cieli di Seattle. Altre missioni degne di nota sono quelle di distruggere i droni della polizia, presenti in una determinata zona. Poi tornano le missioni “graffiti” ma questa volta invece di fare uso della bomboletta spray, il nostro potere al neon farà tutto il necessario per rendere le nostre creazioni stilose e davvero ben fatte. Anche questi incarichi risultano essere ripetitivi a lungo andare, ma decisamente meno rispetto a quelli del capitolo originale, davvero snervanti e noiosi da portare a termine.

Il lato artistico del titolo rimane immutato – ovviamente in maniera positiva – così come il sonoro, rappresentato dal doppiaggio in italiano e dalle musiche di accompagnamento. Il primo è davvero ottimo e ci narra per filo e per segno tutte le vicende passate e attuali di Fetch, il secondo aspetto invece non contiene novità ma solamente le tracce originali del capitolo Second Son, una scelta prevedibile. A portare a compimento la storia non ci vorranno chissà quante ore, giusto cinque se consideriamo come livello impostato “esperto”. L’intelligenza artificiale nemica si dimostra in alcune occasioni davvero al di sotto degli altri aspetti del titolo, visto che saremo testimoni di nemici imbambolati che risulteranno essere innocui e quindi facilmente eliminabili. First Light consiste in un’occasione non sfruttata al massimo, che avrebbe potuto essere più godibile e ottima per risolvere quei difetti riscontrati in Second Son.

I pro

  • Una buona narrazione condita da momenti davvero emozionanti;
  • A primo impatto la grafica resta impressionante;
  • Nuove missioni secondarie da svolgere.

I Contro

  • Potevano essere inseriti più contenuti e più novità;
  • Alcuni problemi dell'IA sono ancora presenti.

Voto Globale 7.5

Infamous First Light è sicuramente un buon DLC che ha peccato di alcune pecche proprie del capitolo originale. La trama è interessante anche se non ci vorrà molto prima di finire ai titoli di coda e a lasciare un po' di “voglia non soddisfatta” nei giocatori. Infine permangono le missioni secondarie da affrontare nonché le numerose sfide che attendono Fetch nelle arene di Cundan Cay. Consigliamo l'acquisto di questo DLC stand alone a tutti coloro che hanno adorato che il capitolo principale per arricchire ulteriormente la propria curiosità, in merito alla profonda storia della ragazza tatuata di nome Fetch.

Seguici su Facebook