Direttamente da Torino, ecco un gioco che ripropone il mood degli arcade anni '80
Se Monopoly e Risiko sono stati ufficialmente classificati dalla popolazione mondiale come “giochi sfascia amicizie” un nuovo potenziale candidato per questa categoria è sicuramente Hyperdrive Massacre. Un titolo che veste il tricolore italiano e sviluppato da 34BigThings, uno studio indipendente che risiede a Torino. Dapprima rilasciato per PC tramite la piattaforma Steam, il gioco è anche disponibile su Xbox One digitalmente.
Tutti coloro che hanno vissuto gli anni ’80 troveranno in Hyperdrive Massacre un valido candidato per rievocare le proprie memorie. È proprio da questi anni che vengono presi i principali punti di riferimento del titolo, offrendo un gameplay classico di stampo arcade concepito per essere sfruttato da più giocatori. Un’arena bidimensionale farà da semplice sfondo ad una battaglia senza esclusioni di colpi dove due o più avversari si sfideranno in diverse modalità di gioco. I comandi sono semplici e classici della navigazione a telecamera fissa dall’alto (controlli twin stick), ma abituarsi ad essi non è una passeggiata, complice l’ambientazione spaziale che fa dell’inerzia un ospite difficile da controllare. In ogni caso l’esperienza di gioco è pressoché istantanea. Pad alla mano i giocatori si ritrovano a poter scegliere tra sei differenti modalità di gioco, dal classico deathmatch ad una partita di calcio spaziale o ancora ad una rivisitazione dello storico Pong.
Nonostante l’ambientazione spaziale, protagonista dei vari scontri, non ci sono le classici astronavi giganti e futuristiche ma ironiche rivisitazioni di autovetture classiche degli anni ’80 come la Delorean, l’Ape Car e altre ancora tutte da scoprire. Un’ironia leggera e poco incisiva che però riesce a spezzare il mood generale del gioco che altrimenti potrebbe risultare eccessivamente competitivo. La scelta della squadra di piloti e quindi della vettura, non presenta inoltre alcun tipo di modifiche al gameplay e questa è forse la vera mancanza del titolo. Da una parte è giusto che tutte le auto presentino le medesime caratteristiche in modo da non sbilanciare il gameplay, ma il desiderio di possedere diverse abilità oppure modificatori velocità o di controlli a seconda di ciò che si è selezionato si fa assolutamente sentire.
Una volta scesi in campo ci si ritrova nella mappa bidimensionale prima citata nella quale ogni giocatore è in grado di muoversi liberamente grazie ad un sistema di propulsione in avanti e indietro e una rotazione di 365°. In caso si uscisse dalla mappa di gioco la propria vettura sarà ricompare dall’altro lato dello schermo grazie al sistema dei bordi collegati che da un po’ di tempo non si vedeva più nei videogiochi. Proprio questo fattore rappresenta un’importante meccaniche del titolo che se usata bene permette di avvicinarsi molto velocemente al proprio obbiettivo oppure scappare da esso, potrebbe rappresentare anche un elemento di confusione a schermo.
Hyperdrive Massacre è infatti un titolo molto confuso per i primi momenti di gioco, non solo l’inerzia e i bordi collegati non sempre aiutano negli spostamenti, ma la presenza di numerosi asteroidi, in quantità sempre maggiori verso la fine della partita, affolla lo schermo unito alla quantità di proiettili esplosi da ogni giocatore e ai vari potenziamenti sparsi per la mappa. Come mezzo offensivo ogni giocatore dispone di una bocca da fuoco in grado di emettere proiettili standard oppure qualsiasi altro tipo di munizione se raccolto il giusto potenziamento, uno scudo per deflettere i colpi nemici ed un sistema che evidenzia la propria vettura, utile se non la si trova nello schermo e un tasto dedicato al rilascio di mine.
Hyperdrive Massacre è un titolo concepito per il multiplayer locale. Molte sono le modalità presenti che permettono di essere giocate anche in solitaria, ma il titolo raggiunge il proprio traguardo solo quando almeno due giocatori sono seduti a sfidarsi sullo stesso divano, non è infatti presente alcun tipo di comparto multiplayer online. Questa decisione è decisamente comprensibile: il gioco perde di qualsiasi significato se i due giocatori non giocano gomito a gomito facendo scomparire l’atmosfera vintage e anche tutto il divertimento che può scaturire dalle sue partite. In caso però non abbiate nessuno con cui giocare questo titolo vi corre in aiuto l’intelligenza artificiale. Un’IA agguerritissima che anche al minimo della difficoltà riesce a far imprecare non poco. Purtroppo se farete la scelta di giocarci da soli vi ritroverete ad annoiarvi molto più in fretta del previsto grazie anche all’assenza assoluta di una crescita effettiva del personaggio.
Nulla da dire in merito al comparto grafico e sonoro. Le musiche sono carine, ma ampiamente dimenticabili. I colori e le mappe che fungeranno da sfondo alle battaglie saranno vivi e interessanti, ma l’ampia bidimensionalità le renderà abbastanza anonime. Anche il modello dell’auto scelta perderà quasi subito di significato, durante il processo di selezione l’immagine della vettura occupa un quarto dello schermo, in partita invece diventa grande solo pochi centimetri.
Hyperdrive Massacre riporta in vita i classici arcade twin stick shooter degli anni '80, dove sfidare i propri amici gomito a gomito rappresentava il vero divertimento; il titolo non è infatti dotato di una componente online e limita il suo multiplayer a quello locale. Nonostante il gameplay appaia confusionario, soprattutto nelle prime partite, Hyperdrive Massacre riesce a divertire per diverse ore. Non aspettatevi però di giocare il titolo per interi mesi, la totale assenza di una crescita effettiva in gioco, unita ad una componente single player limitata fanno del titolo di 34BigThings un ottimo passatempo per le domeniche pomeriggio passate con gli amici, ed è sicuramente a questo che puntavano, ma nulla di più.