Dopo averlo giocato per parecchi mesi, ecco la recensione definitiva della prima stagione di Hitman ad episodi.
Hitman è una serie acclamata e conosciuta in tutto il mondo. Una serie che è sempre riuscita a strappare numerosi consensi, nonostante si tratti di un genere di videogame poco orientato alla massa, bensì ad un pubblico ben specifico ossia a coloro che prediligono gli stealth game con un pizzico di pura azione.
Quando venne annunciato quest’ultimo capitolo, IO Interactive e Square Enix non svelarono fin da subito la sua natura episodica, o meglio, non avevano ancora preso una decisione in tal senso. Hitman doveva uscire in un unico blocco e con una certa impostazione: 6 ambientazioni, diversi bersagli da uccidere e tante possibilità di approccio per farlo. Un concept che mi interessò immediatamente. L’annuncio successivo di Square Enix relativo alla cadenza episodica del gioco, però, mi lasciò alquanto perplesso. Il fatto di giocare un’avventura ad episodi come Life is Strange e quelle targate Telltale Games allora erano a me sconosciute, ma non è questo il punto; si trattava di un genere di videogiochi assai diverso, ovvero di avventure grafiche caratterizzate da un forte focus sulle scelte da prendere, capaci di cambiare letteralmente il proseguo della storia e di arrivare addirittura a diversi finali. E quindi? Hitman è uno stealth che non ha mai – più di tanto – puntato sulla sfera narrativa, ma sul gameplay nudo e crudo. Detto questo, le mie aspettative erano frenate proprio da questo delicato aspetto. La vera domanda però è: un videogioco stealth può calzare bene con questo genere di formula? Oggi, finalmente, posso dirvi che cosa ne penso della prima stagione ad episodi di Hitman.
La closed beta, rilasciata qualche settimana prima dell’uscita del primo episodio di Hitman, riuscì a togliermi più di qualche dubbio, facendomi tastare per la primissima volta il sistema di gioco: familiare, sempre divertente e in linea con quello dei precedenti. Insomma, è sempre una goduria infiltrarsi silenziosamente in una base, mettere fuori gioco i nemici senza fare rumore e utilizzare a proprio vantaggio i travestimenti per entrare in aree altrimenti inaccessibili.
È proprio questo il gameplay di Hitman, fatto di attese, un’alta dose di strategia condita a uno spirito di creatività, al fine di uccidere i contatti in tanti modi differenti, altri creativi ed altri più ruvidi, ma non per questo meno efficaci. Le sfide, le varie opportunità annesse a innumerevoli modi di uccidere, e la presenza di altri contratti (creati direttamente dalla community o rilasciati dalla stessa IO Interactive) garantiscono una longevità non poco indifferente. A ciò bisogna inoltre menzionare lo sforzo graduale di IO Interactive nel supportare adeguatamente lo sviluppo con patch correttive che hanno migliorato nettamente il codice di gioco, rispetto ai mesi iniziali di commercializzazione, oltre a tenere viva l’esperienza – come scritto qualche riga più sopra – con la creazione e il rilascio di contatti elusivi. Di che cosa si tratta? In un periodo limitato di tempo viene data la possibilità al giocatore di affrontare una determinata missione in una data location, soltanto per una volta e per un periodo ristretto di tempo. Il game over o non il affrontare la missione nei termini previsti, consentirà al bersaglio di scappare e di non tornare mai più. Quindi pensateci bene e agite senza essere troppo precipitosi; gli aiuti sono disattivati e nulla vi consentirà di affrontare nuovamente l’incarico.
IO Interactive ha operato diversamente rispetto a quanto fatto con Blood Money e Absolution, questo perché la trama non è messa soltanto in secondo piano, ma addirittura fa da contorno a tutto l’apparato. Il team di sviluppo si è concentrato pienamente nel creare location ampie, ben caratterizzate ma soprattutto funzionali. Le possibilità di uccidere un bersaglio sono numerosissime, ma agire spetterà completamente ai videogiocatori. In tal senso, non ci sono limitazioni. Le chiavi della partita sono completamente nelle mani degli utenti che potranno affinare la propria tattica per eseguire al meglio l’uccisione del bersaglio o dei bersagli. Completare sfide ed opportunità darà poi accesso a nuovi punti della mappa da cui iniziare la missione, a nuovi strumenti da poter utilizzare e conseguentemente a nuove zone in cui occultare un certo strumento da recuperare durante la missione.
Il titolo del paragrafo, in realtà, è una domanda che mi porto avanti da tempo e a cui non riesco a trovare una risposta precisa. L’impostazione data da IO Interactive a questa avventura ad episodi di Hitman è a mo di piccolo open world. Nel senso che l’utente si troverà catapultato nei panni dell’agente 47 in una mappa (che sia la villa di Parigi, la cittadina di Sapienza, Marrakesh o altre non importa) di proporzioni di tutto rispetto. Ci si troverà in tutti i casi a portare a termine delle subquest, chiamate sfide o opportunità, per arrivare al bersaglio in modi sempre diversi ed inimmaginabili. Questo aspetto dà a noi utenti più motivi per giocare nuovamente agli episodi, senza che il gameplay perda di mordente, facendo aumentare di conseguenza il livello di sfida. Hitman combatte il mito della rigiocabilità, facendolo proprio. Non si potrà fare a meno di giocare e rigiocare più volte le varie missioni per raggiungere l’obiettivo degli obiettivi: essere il più forte agente della community.
A chi è indicato Hitman? La risposta non cambia: gli appassionati di stealth game dovrebbero assolutamente averlo nella propria libreria Steam su console. Di sicuro si troveranno, almeno inizialmente, un pò spaesati dalla formula ad episodi. Questo perché la prima stagione di Hitman offre ai propri utenti una trama fin troppo abbozzata ed estremamente diluita rispetto ai precedenti. Personalmente, non vedo l’ora di poter giocare la seconda stagione, il cui sviluppo è stato peraltro confermato da IO Interactive e Square Enix, sperando di trovarmi dinanzi a una formula di gioco ancor più rinnovata e a delle vicende narrative più profonde e concrete rispetto a questa prima stagione. In conclusione, mi sento di promuovere il lavoro di IO Interactive, in quanto ritengo che il team sia riuscito ad adattare molto bene una serie come Hitman all'impostazione episodica. Dal 31 Gennaio questa prima stagione sarà disponibile anche in formato retail per PC, PlayStation 4 e Xbox One.