Il piccolo capolavoro arrivato in esclusiva su PS Vita, viene riproposto in una versione rimasterizzata su PlayStation 4, grazie al lavoro di Bluepoint Games.
Nel giugno del 2012 rimasi affascinato e decisamente sorpreso da Gravity Rush, interessantissimo quanto mai inaspettato action adventure GDR in terza persona, sviluppato da Japan studio esclusivamente per PS Vita. L’avventura fantastica, coloratissima e super astratta del gioco, riuscì nell’ardua impresa di catturarmi letteralmente, stuzzicare la mia curiosità e di divertirmi tantissimo. Ad oggi per me rimane tra i pochi – se non addirittura l’unico – videogioco ad aver sfruttato pienamente le caratteristiche hardware della portatile Sony. Non mi riferisco ovviamente al lato tecnico, peraltro delizioso e ammaliante, ma sicuramente ai controlli offerti da PS Vita.
In occasione dell’annuncio di Gravity Rush 2, Sony non ha potuto far altro che annunciare la versione rimasterizzata del primo, per dare modo a tutti di vivere per la prima volta (o rivivere nuovamente) le avventure di Kat e del fidato gattino magico di nome Dusty. Il lavoro di trasposizione su PS4, è stato realizzato dai ragazzi di Bluepoint Games, responsabili – tra l’altro – dell’ottima Uncharted: The Nathan Drake Collection. Puoi recuperare e leggere la nostra recensione cliccando qui.
Come è questo “ritorno” al passato? Gravity Rush può essere definita una piccola perla anche su PlayStation 4?
Tutti gli utenti preferiscono e adorano definiti generi di videogiochi. Generalmente non amo mettere mano a materiale troppo spiccatamente nipponico, ma davanti a Gravity Rush è accaduto un qualcosa di sorprendente. Mi sono ritrovato davanti ad un titolo particolare rispetto ai miei gusti videoludici. Japan Studio è stata, infatti, in grado di unire più componenti di gioco (action e GDR) offrendo un gameplay ai tempi nuovo per PS Vita, focalizzato interamente sul concetto della gravità. Il tutto ambientato in un mondo poetico, fantastico e artisticamente meraviglioso che attraversa un periodo di crisi e difficoltà.
Gli abitanti di Heksevelle sono perennemente vittime di continue tempeste che mettono in subbuglio la città. Tutto ciò, viene aggravato ulteriormente da alcune creature ostili che non fanno altro che incutere terrore nel cuore e nelle menti degli abitanti. Queste sono chiamate “Nevi” e possono assumere diverse forme, alcune riconducibili agli animali, come per esempio volatili, conigli saltellanti, bruchi etc.
Come si possono sconfiggere questi “mostri”? I punti deboli sono evidenziati da una sorta di sfere rosse che, se distrutte tutte da Kat, permettono di eliminare la minaccia. Seguendo il filone principale delle missioni – le varianti sono caratterizzate dalle sfide ossia degli incarichi secondari – si arriverà persino ad affrontare boss di Nevi. Questi eventi costringeranno – si fa per dire – il giocatore a potenziare le abilità di Kat, utilizzando delle stilose gemme viole. Queste ultime rappresentano la valuta del gioco, presente in svariate quantità nei territori della città. Le gemme serviranno anche per sbloccare le sfide accessibili nella città.
Con questa remastered, ho avuto il piacere di rigiocare nuovamente questo piccolo, grande titolo su un grande schermo. Rispolverare nella mia mente i ricordi, il divertimento e la sorpresa che Gravity Rush mi aveva trasmesso e regalato quasi 4 anni fa. Mi sento di dire che Bluepoint Games ha fatto un lavoro eccellente sul lato grafico, vista la resa visiva a 1080P accompagnata dai 60 FPS stabili. Si faticano a trovare difetti a questa produzione anche sulla console fissa. Il team dedito alla trasposizione ha anche provveduto a riadattare – a mio modo di vedere perfettamente – i controlli con il Dualshock 4. Oltre a quelli tradizionali, è stato fatto un ottimo utilizzo del sixasis del controller che permette al giocatore di puntare a schermo i bersagli da attaccare. L’unica cosa che non mi ha convinto pienamente riguarda l’utilizzo inutile del trackpad tattile. Quest’ultimo, infatti, serve per effettuare delle schivate, funzione peraltro adibita al ben più comodo dorsale rappresentato da R2.
Gravity Rush è una gradita sorpresa anche se giocato ad anni di distanza. A tutto il contorno narrativo, a metà tra un fumetto e una graphic novel, intervengono le musiche di sottofondo, evocative e adatte ad ogni situazione. Kat e gli altri personaggi sono muti, difatti il titolo vede la presenza dei dialoghi a mo di fumetto. Grazie alla componente sonora di altissima qualità, i personaggi sembrano parlare. Personalmente sono riuscito a immaginare o meglio ancora a creare dentro di me la voce di Kat e degli altri personaggi che interpretano un ruolo importante, secondario e marginale nella storia. L’unica voce che non sono riuscito a riproporre è quella del gattino chiamato Dusty. Sì, questa è davvero pessima, visto che del piccolo animale magico si leggono a malapena i versi…
Un’altra sensazione che il titolo è riuscito a trasmettermi è quella relativa alla longevità. Non ricordavo una grandissima durata, ma questa trasposizione – giocata allegramente dall’inizio alla fine – mi ha fatto ricredere. In effetti, le vicende della storia non permettono di capire la vicinanza e la lontananza dall’epilogo. O meglio ancora ti ci fa credere, ma l’esperienza in sé posso tranquillamente reputarla lunga e piena di emozioni.
Sì, proprio così, visto che sono stato catturato dalle loro personalità. Non solo dei protagonisti, ma anche di alcune “comparse” sparse nella città. Su questo preferisco non aggiungere altro per evitare qualche spoiler. Ma sappiate una cosa, Gravity Rush è capace di emozionare, anche nel momento (forse) meno indicato od opportuno. Ultima, ma forse non ultima cosa da aggiungere è che Gravity Rush Remastered contiene anche i DLC rilasciati successivamente all’uscita di PS Vita, contiene i sottotitoli completi in italiano (evviva) ed è proposto a un prezzo relativamente giusto, se consideriamo che si tratta di una rivisitazione e di una grande avventura. Sì, anche su PlayStation 4!
Bluepoint Games ha reso onore a questa produzione, sviluppata in prima battuta da Japan Studio. Non è assolutamente facile realizzare la trasposizione di un titolo concepito per alcune feature esclusive di una console ad un'altra che – semplicemente – non presenta le stesse funzioni. A fronte di questo, i ragazzi di Bluepoint sono intervenuti egregiamente sugli aspetti che si dovevano andare a toccare. È stato migliorato l'anti-aliasing del gioco, aumentata la risoluzione e portato a sessanta il frame rate, al fine di dare vita a un gameplay ancor più fluido e bilanciato.
Sono stati poi diminuiti in maniera incredibile i caricamenti del gioco. In ultima battuta, i controlli scelti sono stati assolutamente azzeccati. Si è andata a perdere sicuramente quella originalità che aveva Gravity Rush su PS Vita, ma è anche vero che meglio di così non si poteva fare su PS4. E come ultima cosa? Sony ha assegnato un prezzo giusto per accapararsi un'opera del genere. Infatti 30,99 euro, dal mio punto di vista, sono ben spesi per giocare questo titolo. Se invece lo si è giocati di recente, forse si può decidere di saltare o al massimo rimandare l'acquisto a tempi futuri.