Come sarà questa nuova avventura tra fossili di dinosauri? Scoprite se ci ha sorpreso
Dopo diversi anni dall’uscita del secondo capitolo su Nintendo DS, Red Entertainment è pronta a tornare in occidente con il terzo capitolo di Fossil Fighters. Anche questa volta il nome è stato cambiato, nella terra del sol levante è conosciuto con il nome di Infinite Gear, mentre in America ed in Europa è stato denominato Frontier. Bisogna però dire che questa volta c’è anche una bella sorpresa, una localizzazione in italiano che era sempre mancata nei precedenti capitoli (anche perché erano arrivati solo in America). Ma il nome è solo uno dei cambiamenti di questo nuovo titolo, andiamo a vedere quindi cosa ci attende in questa avventura, disponibile solo su Nintendo 3DS.
Come tradizione della serie, anche questa volta non ci troviamo davanti ad una trama molto complessa. Il giocatore veste i panni di un ragazzino il cui sogno è quello di diventare un Custode, un lavoro che consiste nella protezione dei Paleoparchi. Queste zone sono piene non solo di dinosauri selvatici, ma anche di diversi fossili che daranno vita ai famosi Vivosauri che utilizzeremo in battaglia.
Il gioco ha inizio proprio durante l’esame per diventare Custodi, come potete immaginare questo è solo un pretesto per fare un tutorial, perché le sfide non sono troppo difficili. Proprio durante questa prova, il protagonista fa la conoscenza di un particolare dinosauro, questo sembra quasi un incontro voluto dal destino, infatti tocca proprio a noi prenderci cura di lui. Con l’avanzare della storia non incontreremo solo nuovi dinosauri e personaggi, ma anche nuovi luoghi da esplorare.
Una delle novità più evidenti in questo terzo capitolo è l’introduzione del Fossilstrada, con il quale visiteremo tutti i diversi Paleoparchi sparsi per il mondo. Questo influisce anche sull’esplorazione, durante la quale non utilizziamo più il personaggio, ma il veicolo che possiamo personalizzare sia esteticamente che con vari componenti. Queste modifiche non sono necessarie solo per rendere l’automobile più veloce, ma anche per avere un carico maggiore e permetterci di utilizzare strumenti migliori per l’escavazione dei fossili e delle “Cartucce Aiuto”. Più avanti andrete nell’avventura e più Fossilstrada sbloccherete, idem per le varie modifiche.
Anche queste ultime sono una novità, permettono al giocatore di poter utilizzare diversi bonus durante la battaglia, come l’aumento di attacco, di precisione, o la cura di status alterati. Ovviamente c’è un limite a questi aiuti, ogni cartuccia può essere utilizzata un determinato numero di volte. Non vi preoccupate se finiscono, perché nei vari Paleoparchi sono disponibili delle Aree di Sosta dove potete non solo ricaricarle, ma anche cambiare Vivosauri o raggiungere un’altra A.S., sempre se l’avete già visitata.
L’estrazione dei fossili è diventata più rapida, se in passato, dopo aver trovato il fossile, dovevamo tornare indietro per pulirlo e risvegliarlo, adesso avviene tutto sul luogo. Una volta trovato un fossile, il giocatore deve pulirlo nel tempo limite, questo può essere aumentato grazie alla batteria del Fossilstrada, una delle tante modifiche che abbiamo menzionato poco fa. Una volta fatto ciò, si procede automaticamente al risveglio, anche in questo capitolo ci saranno quattro pezzi di fossili più altri quattro speciali. Diversamente dai giochi precedenti però, questi non si sostituiscono a quelli “normali”, ma si accompagnano ad essi, sbloccando così più mosse per un dinosauro.
Non è tutto così tranquillo, nei Paleoparchi infatti ci sono dinosauri selvatici. A questo punto vi potreste chiedere, cosa succede se, mentre sto tranquillamente pulendo un fossile, un nemico si avvicina? Semplice, l’estrazione viene interrotta e perderete automaticamente il fossile. Per questo motivo vi conviene tenere gli occhi aperti, ma non solo, dovete essere veloci a ripulire il fossile, perché se ci impiegate troppo tempo il Vivosauro appena sconfitto potrebbe riapparire ed attaccarvi.
I Custodi dispongono di un rango, per aumentarlo potete completare delle missioni secondarie, oppure partecipare alle battaglie fossili e alla Paleolimpiadi che si tengono nell’arena. Le prime cambiano ogni giorno, mentre le seconde sono sempre diverse e hanno vari obiettivi. Nel primo, ad esempio, dovete sopravvivere quante più battaglie possibili. Salendo di grado aumentano gli FP massimi e quelli ricaricati ogni turno, questi servono per utilizzare le tecniche dei diversi Vivosauri.
Un’altra parte importante del gioco sono i Paleoamici, diversamente dai precedenti capitoli, il giocatore non ha a disposizione una squadra composta da tre Vivosauri, ma ne sceglie solo uno, può solo modificare gli altri due membri del gruppo che dispongono di dinosauri “fissi”. Questi non si possono infatti cambiare, inoltre ogni amico dispone di cartucce diverse, quindi prima di un torneo od un’olimpiade, leggete con attenzione la scheda dei vari personaggi per creare un team adeguato.
Come in passato, anche in Fossil Fighters Frontier è importante tenere conto delle debolezze degli elementi, ognuno di questi sarà avvantaggiato e svantaggiato contro un altro, ma non manca una novità anche nel campo della lotta. Importanti sono anche le posizioni, in base a come è collocato il nemico, un attacco può essere più o meno efficace. Per cambiare posizione bisogna sempre utilizzare un attacco, tenendo bene a mente che però alcune tecniche portano il nostro Vivosauro a rimanere in una posizione svantaggiata.
Quindi non basta più tenere d’occhio solo l’elemento, ma anche questa nuova componente se si vuole vincere in battaglia. Non finisce qui, gli attacchi aumentano una barra che, una volta riempita, rende disponibile una tecnica speciale molto potente. Dobbiamo però tenere a mente il limite di tempo entro il quale dobbiamo decidere quale attacco usare, dopo averlo scelto appare un altro timer che serve per utilizzare le Cartucce Aiuto.
Per rendere più forti i vostri dinosauri non ci sono solo le battaglie nell’arena ed i Vivosauri selvatici, è infatti presente l’allenamento giornaliero, grazie a questo i mostri preistorici della vostra squadra lotteranno tra loro per aumentare di esperienza. C’è anche l’allenamento StreetPass, grazie al quale possiamo ottenere punti esperienza incontrando altri Custodi.
Oltre alle normali esplorazioni ci sono anche altre due modalità, le Gare a Tempo e le Corse Speciali. Le prime sono semplici corse in un circuito, lo scopo è quello di fare il miglior tempo. Le seconde invece sono corse che vi permettono di ottenere fossili molto rari e forti, il problema è che se non arriverete in tempo, un Vivosauro selvatico divorerà il suddetto fossile.
Se la grafica degli ambienti non è delle migliori, Red Entertainment ha sicuramente fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda l’aspetto dei vari Vivosauri. Sono molto dettagliati e colorati, davvero un grande passo in avanti per quanto riguarda il passato.
Purtroppo lo stesso non si può dire della musica, che resta abbastanza anonima e sulla quale potevano impegnarsi di più. Non tutto il male vien per nuocere, perché invece la difficoltà è abbastanza equilibrata. Vista la presenza delle cartucce aiuto infatti, i nemici saranno più tosti rispetto al passato, inoltre non potete comandare i Vivosauri dei vostri Paleoamici, tutto questo, insieme all’aggiunta delle posizioni, porta nuovi elementi strategici in gioco.
Anche la longevità è buona, la storia principale vi porterà via tra le quaranta e cinquanta ore, ma se volete completare tutto, le ore totali aumenteranno ancora di più.
Certo, Fossil Fighters Frontier ha diverse lacune e pecche, ma bisogna ammettere che anche questa volta Red Entertainment ha cercato di portare molte aggiunte nel nuovo capitolo della serie, riuscendoci molto bene. Il giocatore può scegliere tra un gran numero di attività, che vanno dalle semplici lotte alle corse a tempo, per gli amanti della velocità. Nonostante questo però, la linearità del titolo porta presto ad annoiarsi per la ripetitività di tutto. Infine, questo terzo gioco della serie si rivela essere un buon prodotto, che poteva essere migliore eliminando alcune pecche.