Abbiamo recensito Fireburst, un nuovo videogioco xbox live arcade, sviluppato dal team Exdream.
Non sono stati molti i giochi di corse arcade capaci di intrattenere e divertire in questi ultimi tempi. Cercando di proporre qualcosa di nuovo, Exdream punta sull’originalità con Fireburst, gioco in stile Destruction Derby per chi se lo ricorda, dove la bravura lascerà lo spazio alla fortuna.
Come on baby light my fire
Il gameplay di Fireburst è originale ma presenta qualche pecca: non ci saranno power-up o simili in giro per il circuito bensì barili d’acqua o esplosivi… essi andranno ad influire sul grado di calore della nostra auto che andrà ad aumentare ogni qualvolta useremo il turbo attivabile in qualsiasi momento, stando attenti a non fargli raggiungere il limite – magari – aiutandoci con gli appena citati barili, pozze d’acqua o cascate che ne raffredderanno il motore. Se tutto questo può sembrare divertente, in realtà porterà solo alla frustrazione del giocatore che si vedrà esplodere la macchina davanti agli occhi solo per aver sfiorato una scia infuocata del proprio avversario o per aver preso un barile esplosivo collocato in modo da renderlo un intralcio. Tra l’altro a difficoltà normale, un minimo errore porterà alla sconfitta, in particolar modo nelle prove a tempo calcolate al millesimo di secondo.
Gli ultimi saranno i primi
Come accennato all’inizio, Fireburst non è uno di quei giochi dove la sterzata al momento giusto o la derapata perfetta contribuiscono alla vittoria. Il tutto dipenderà dalla fortuna contando che di esplosioni e macchine sfasciate contro i muri se ne vedranno ad ogni partita, trovandosi magari da ultimo a primo nel giro di qualche secondo. Tutto ciò non fa certo piacere al giocatore che si ritroverà, sempre a dover rincorrere gli avversari semplicemente per aver toccato la vettura avversaria che lo precede. Come se non bastasse, le piste saranno di una confusione assurda con interi tratti al buio disseminati di burroni o ostacoli vari non visibili.
O da soli o in compagnia, la noia non va via
La carriera presenta numerosi eventi suddivisi in 8 personaggi, ciascuno con le proprie auto e sfide: si andrà dalla classica gara, all’arena, o al “semplice” completamento di alcuni obiettivi. Nonostante siano parecchi, non porteranno via troppo tempo, a patto che abbiate la voglia di completarli tutti.
Il comparto multiplayer non aiuta di certo. La modalità split screen disponibile fino a 4 giocatori può divertire – almeno inizialmente – ma annoia dopo poco tempo, vista anche l’impossibilità di far partecipare la CPU. Lo stesso discorso vale per l’online che – a dire il vero – risulta totalmente privo di giocatori.
Fireburst non è certo uno di quei giochi capaci di farci passare ore di divertimento. Al contrario annoia in fretta e potrebbe anche portarci a non finirlo nemmeno.