Dopo la breve parentesi rappresentata da Far Cry Primal, Ubisoft Montreal riporta sui nostri schermi un "degno" erede del quarto capitolo!
Nel panorama videoludico di oggi, la serie Far Cry è riuscita faticosamente a costruirsi una propria identità, grazie al lavoro fruttuoso degli sviluppatori di Ubisoft ma soprattutto alla presenza corposa degli appassionati, in aumento di anno in anno. Far Cry 5 riprende il filone portato avanti da Far Cry 3 e Far Cry 4, ma porta la realtà dei fatti nel nuovo Mondo e lo fa per la primissima volta. Anche per questa occasione, il focus principale della storia sarà incentrato su un Villain particolarmente carismatico, una minaccia che vale la pena conoscere, analizzare e studiare.
I minuti iniziali di Far Cry 5 sono riusciti a catturare la mia attenzione. Mi hanno preso, meravigliato e incuriosito. Ho avvertito una sensazione simile a quella che provai lo scorso Maggio con Prey, il bellissimo thriller fantascientifico di Arkane Studios, ovvero un’immedesimazione totale con il protagonista. Nei panni di un vice sceriffo e assieme ad altre forze dell’ordine, ci accingiamo a sedare un culto religioso che sta ottenendo fin troppi consensi all’interno di Hope County. Come si suol dire prevenire è meglio che curare ed è ciò che vorrebbe fare lo sceriffo della Contea, arrestando per l’appunto il capo di questa pericolosa setta. L’incursione ai danni dei cospiratori non andrà affatto bene, anzi. Ciò darà adito a una dura rivolta da parte degli estremisti religiosi, facendo così scivolare la situazione nel caos più totale. La popolazione inizierà ad accettare malvolentieri questa vera e propria occupazione territoriale, mentre altri – pur di non chinare il capo – verranno uccisi a sangue freddo e senza troppi fronzoli. Questo è l’incip di Far Cry 5 che ci vedrà – come è piuttosto prevedibile – affrontare diversi incarichi (principali e secondari), al fine di risvegliare lo spirito patriottico della popolazione, indebolire la setta e tentare così di ristabilire l’ordine.
Far Cry 5 concede ai giocatori quella libertà a livello di azione che tutti gli open world dovrebbero dare. Si può infatti “decidere” da dove iniziare la propria operazione contro la setta e quali missioni affrontare prima di altre. In poche parole, potrete seguire i diversi incarichi a vostro piacimento, dando priorità a quelli primari senza però disdegnare quelli secondari e/o le quest randomiche come il salvataggio di civili che si trovano nelle grinfie dei pazzoidi della setta. Alcune missioni vi verranno assegnate direttamente dal gioco, ma la maggior parte di queste dovrete scoprirle voi stessi, esplorando a più non posso tutta la località. In tal senso, condivido la scelta di Ubisoft di rendere il tutto meno lineare, anche se d’altra parte dei giocatori potrebbero non capire fin da subito il meccanismo in atto.
Il territorio presenta delle macro aree gestite da alcune personalità di spicco del culto religioso (sì, anche in Far Cry 5 ci saranno dei mid villain). Prima di affrontarle, però, dovrete riempire necessariamente il termometro di influenza di quella specifica regione, al punto tale da attirare l’interesse del cattivone di turno e generare così la cosiddetta quest “La resa dei conti”.
Nel corso della vostra avventura, potrete decidere sempre come intervenire. L’approccio, infatti, potrà essere furtivo oppure a viso aperto. Il primo vi darà modo di non attirare l’attenzione e di farvi strada più facilmente, mentre il secondo metterà a serio rischio la vostra incolumità. Quest’ultima, però, non sarà dettata dall’intelligenza artificiale dei nemici che reputo – senza giri di parole – piuttosto precaria, quanto dalla potenza estrema delle bocche da fuoco. Serviranno, infatti, pochissimi proiettili per mandarvi al tappeto. Inoltre, il consiglio più spassionato è quello di dirigervi verso una missione, soltanto se adeguatamente riforniti con munizioni, granate, molotov e kit medici! Senza alcune di queste risorse, dovrete rifarvi al fato e al depredare in continuazione i malcapitati che avranno avuto la sfortuna di intralciare il vostro cammino segnato da un alto tasso di rivalsa.
Detto questo, è assolutamente sotto gli occhi di tutti una triste realtà: il livello di sfida proposto da Far Cry 5 è di buon livello, soltanto per l’elevata potenza dei nemici e non per la loro IA, purtroppo ben al di sotto delle aspettative. La sfida si andrà pian piano allentando una volta che andrete a sbloccare nuove possibilità di gameplay dal folto albero delle abilità. In un buon open world che si rispetti, come in questo caso, non poteva mancare una componente seppur non troppo accentuata, relativa al mondo dei GDR e una – soltanto accennata – possibilità di crafting. In poche parole, all’inizio non avrete accesso al rampino, non potrete utilizzare la fiamma ossidrica e tanto altro ancora. Il completamento dei diversi incarichi e della progressione in game, quindi, vi consegnerà dei particolari punti abilità, necessari per potenziare ulteriormente le possibilità e le potenzialità del vostro alter ego digitale che a tutti piace chiamare “novellino”, ma che poi tanto novellino non è…
Prima abbiamo menzionato un open world ricco di cose da fare. Il mondo di gioco è immenso e fortunatamente le attività da svolgere e portare a termine non mancheranno affatto. Potrete decidere se muovervi con i mezzi a terra come semplici auto, 4X4, furgoni e quad oppure via fiume con i veivoli, barche o moto d’acqua. Ma non è finita qui: potrete volare per i cieli di Hope County a bordo di caccia bombardieri oppure di elicotteri. Inoltre, più esplorerete la mappa in lungo e in largo, più avrete la possibilità di effettuare i viaggi rapidi presso le località che avrete avuto modo di scoprire. Si tratta di un ottimo modo per risparmiare tempo, senza spenderne di ulteriore per i diversi spostamenti.
Tra una missione di salvataggio e l’altra, avrete modo di assoldare anche degli alleati umani o a quattro zampe, che vi supporteranno – qualora voi voleste – nel corso delle missioni. E’ consigliato andare sempre accompagnati da qualcuno, in maniera tale da catalizzare l’attenzione dei nemici sui vostri alleati e aumentare in questo modo il margine di manovra, agendo un po’ più indisturbati del solito. E’ poi possibile invitare un amico in partita, una soluzione certamente apprezzabile per coloro che prediligono giocare in coop!
Ogni missione primaria, secondaria o randomica portata a compimento, oltre a darvi in dono dei punti EXP, vi consegnerà un po’ di dollari, rappresentanti la vera valuta in game per acquistare armi, gadget, veicoli e potenziamenti così da affrontare al meglio le minacce. Altre attività che potrete portare a compimento sono quelle destinate alla pesca presso i diversi punti del fiume e alla caccia. Il Montana è ricco di foreste e ognuna di queste è indicata per un certo tipo di preda! Le pelli e il cibo che ne ricaverete saranno utili da vendere nei negozi per ottenerne in cambio ulteriore liquidità in denaro. Quest’ultima, ovviamente, potrà essere reinvestita per acquistare altre risorse ancora non in vostro possesso.
In determinate tipologie di videogiochi, il comparto sonoro e quello tecnico giocano un ruolo decisamente importante. In produzioni particolarmente longeve – in questo caso dipende dalla categoria di utente a cui si appartiene – le musiche devono, in qualche maniera, essere orecchiabili il più possibile, al fine di non annoiare oppure di non dare l’impressione di essere eccessivamente ripetitive. Alla lunga, anche Far Cry 5 mostra il fianco a una ripetitività di fondo in ambito sonoro, ma ciò non infastidisce grazie ai tanti dialoghi tra il vostro alter ego e i numerosi NPC con cui avrete modo di interagire.
Dal punto di vista grafico è stato fatto un buon lavoro che tuttavia non reputo eccelso. Le texture, difatti, seppur di buona qualità, non fanno gridare al miracolo. L’ambientazione è evocativa, a tratti varia ed ispirata, anche se va a perdersi in alcuni dettagli, come la ripetitività della maggior parte die nemici. Una differenza marcata la si denota soltanto da quelli più influenti a livello di trama e/o missione.
Per quanto riguarda la longevità, il tutto si assesta sulle 30 ore. Ciò dipende – come si è detto prima – dal tipo di giocatore che ritenete di essere; quello che vuole andare dritto al punto oppure quello che vuole godersi un’esperienza di gioco, senza la fretta di arrivare ai titoli di coda. Personalmente parlando, ritengo di appartenere alla seconda categoria e questo è uno dei motivi per cui la recensione è arrivata così in netto ritardo.
Qualche menzione la merita infine Far Cry Arcade, la componente multigiocatore di Far Cry 5, fortemente orientata alla cooperativa in compagnia di un amico oppure al multiplayer PvP mediante le diverse modalità presenti quali: Avamposto, Assalto, Deatchmatch tutti contro tutti, Deatmatch a squadre, Viaggio e Taglia. Le mappe presenti e un editor di livello avanzato per crearne di nuove, permetteranno all’online di questo nuovo capitolo di crescere. Ovviamente tutto questo passerà dalle mani dei videogiocatori della community e da – si spera – un supporto continuativo nel tempo da parte di Ubisoft Montreal. Ci sarà modo di parlare di questo e altro riguardo Far Cry Arcade in altre occasioni, magari in un approfondimento dedicato.