Siete pronti a sfidare i dungeon del nuovo gioco di Atlus e Spike Chunsoft?
Il panorama videoludico non è nuovo a progetti crossover che vedono fondersi due giochi diversi, un esempio lampante è Shin Megami Tensei X Fire Emblem, che deve ancora uscire. Anche se la recensione di oggi tocca un titolo disponibile solo su Nintendo 3DS, il suddetto è stato sviluppato da Atlus e Spike Chunsoft, stiamo parlando di Etrian Mystery Dungeon. I due giochi sono anche molto simili tra loro, in entrambi lo scopo principale è quello di esplorare dei dungeon, la serie di Spike Chunsoft poi è in un certo senso abituata ai crossover, basti pensare ai vari Pokémon Mystery Dungeon. Dopo questa breve presentazione, ecco cosa offre Etrian Mystery Dungeon.
Anche questa volta la trama del gioco è un elemento di secondaria importanza, una tradizione per entrambi i titoli. Il tutto ha luogo nella città di Aslarga, posto dove molti avventurieri si ritrovano per esplorare i dungeon ed ottenere fama e ricchezza. La situazione non infastidisce la popolazione, anzi, questi si impegnano per aiutare in ogni modo questi coraggiosi guerrieri che vengono da ogni parte del mondo.
Anche voi fate parte di questa categoria, dopo aver superato un dungeon di prova, scoprirete il motivo che spinge la città ad aiutare tanto gli avventurieri. A quanto pare questi ultimi sono gli unici a poter salvare Aslarga da un evento chiamato “Day of Reckoning”, che potrebbe mettere in serio pericolo la vita dei cittadini.
Nonostante si tratti di una fusione tra i due titoli, Etrian Mystery Dungeon riprende la maggior parte degli elementi dal gioco di Spike Chunsoft. L’esplorazione dei dungeons infatti non è più in prima persona e non ci sono più scontri casuali, anche i nemici sono quindi visibili nel campo. Ritorna anche la barra “FP” presente in ogni Mystery Dungeon, quest’ultima indica lo stato di fame del personaggio, se scende a zero inizia a perdere gradualmente HP. Ovviamente ci sono diversi oggetti per rifocillare l’eroe, quindi non bisogna preoccuparsi più di tanto.
Il giocatore ha una vasta gamma di classi per poter personalizzare il suo party, che può essere composto da un massimo di quattro alleati. Come accade in Etrian Odyssey, ogni classe ha a disposizione una gamma di abilità uniche da poter imparare con i punti abilità che si ottengono ad ogni aumento di livello. Le skill possono essere sia attive che passive, ed ognuna ha un raggio di azione preciso.
Una volta scelta la composizione del gruppo, potete esplorare i dungeon, anche se siete in quattro, il giocatore può controllare solo un personaggio, durante i boss comanderete ogni membro. C’è però la possibilità di cambiare il leader in ogni momento, in questo modo potete invertire la posizione dei membri o allontanare un alleato da un nemico troppo forte per lui. Ricordatevi però che ad ogni azione che farete, anche i nemici ne compiranno una, possono attaccare, muoversi o usare abilità come voi. Osservare il campo di battaglia è quindi una priorità per evitare di mettersi in situazioni pericolose.
I dungeon cambieranno aspetto ogni volta, come succede in tutti i Mystery Dungeon, anche lo scopo rimane inalterato, arrivare all’ultimo piano sani e salvi. In caso di game over, il party torna in città, ma perderete soldi, oggetti e anche qualche equipaggiamento. Per questo motivo se non siete sicuri di superare un nuovo dungeon, non vi resta che aumentare di livello ed acquistare qualche nuova arma o difesa.
Gli acquisti possono essere fatti in città, qui sono disponibili diverse funzioni, come un negozio di armi, oggetti ed armature, un luogo dove salvare e depositare oggetti e denaro, ed una zona dove poter accettare le missioni secondarie. Questa parte ricorda molto Etrian Odyssey, l’unica differenza è che una volta usciti da un dungeon, gli HP ed i TP si recupereranno automaticamente, non dovrete quindi utilizzare oggetti, magie o spendere soldi per riposare.
Ritornano anche i FOE, questa volta però hanno un nome diverso, ovvero DOE, ma la loro pericolosità resta inalterata, anzi, forse lo sono anche di più. Come ricorderete nel titolo Atlus bastava evitare questi nemici, se non si volevano rogne, ma in Etrian Mystery Dungeon, la situazione è leggermente diversa. Questi non prendono di mira il party, ma vogliono raggiungere l’uscita del dungeon per entrare in città e portare distruzione. Se riescono in questo loro piano, alcune funzioni diventeranno temporaneamente non disponibili in città ed il giocatore perderà la partita.
Per evitare che ciò accada potete utilizzare le Fortezze, queste non solo possono avere effetti diversi sul gruppo, come l’aumento di determinate statistiche, ma servono per fermare l’avanzata del DOE. Spesso queste verranno distrutte dal nemico, ma non è un problema, perché possono essere ricostruite. Un ottimo modo per evitare che la città venga colpita e subire disagi di vario tipo, oltre a dover perdere oggetti ed altro.
Potete anche decidere di esplorare i dungeon con un solo personaggio, potrebbe però capitare di trovare altri esploratori. Parlando con questi individui, è possibile chiedere loro di unirsi a voi per l’avventura, in caso contrario l’avventura continua in solitaria.
Il lato artistico del prodotto è diviso in due, il lato grafico è uguale ai Mystery Dungeon, con nemici ed alleati visibili sullo schermo, insieme ad oggetti e trappole (queste ultime quasi sempre nascoste). Solo la rappresentazione grafica dei personaggi durante i dialoghi o in città ricorda quella di Etrian Odyssey, cosa che non è più valida durante le esplorazioni nei dungeon. Anche la colonna sonora ricorda i lavori di Spike Chunsoft, la qualità è come sempre molto buona, offrendo suoni diversi per ogni situazione.
La longevità e la difficoltà sono elementi che hanno sempre accompagnato entrambe le serie, anche il crossover non delude su questi aspetti. Come sempre se il giocatore non è attento può capitare spesso di essere sconfitti, inoltre le trappole nascoste non aiutano in caso di difficoltà. Le ore di gioco rimangono come sempre elevate, tra dungeon che diventano sempre più lunghi e tante missioni secondarie, passerete molto tempo con questo titolo.
Etrian Mystery Dungeon è una fusione azzeccata tra due titoli simili, il risultato finale ne è la prova. Certo, non mancano lacune evidenti come la ripetitività di fondo e l'aspetto dei dungeon che, nonostante cambi sempre, offra un'ambientazione simile ogni volta, ma il resto funziona molto bene. Una difficoltà che spinge il giocatore a stare attento ad ogni sua mossa, un'ottima longevità e colonna sonora valgono sicuramente l'acquisto di un crossover che farà la felicità degli appassionati di dungeon crawlers.