kingdomgame.it
Recensione

Dungeon Travelers 2 – Recensione, i mostri non si uccidono, si catturano

Il nuovo dungeon crawler in prima persona di Acquaplus usa i mostri in modo diverso!

La console portatile di casa Sony, PS Vita, ospita non pochi dungeon crawlers sia in prima che in terza persona. Dopo Demon Gaze e Criminal Girls, la piattaforma da il benvenuto ad un altro titolo che fa parte di questa lista. Stiamo parlando di Dungeon Travelers 2: The Royal Library & the Monster Seal, sviluppato da Acquaplus e disponibile in Europa sia in formato digitale che fisico. Il gameplay ricorda molto altri giochi del genere, ma non manca qualche piccola particolarità, che andremo ad elencare a breve.

Meglio sigillare i mostri che ucciderli! 

La trama di Dungeon Travelers 2 ha inizio con uno dei problemi più classici che può avere un mondo fantasy, un mostro di incredibile potenza che minaccia l’intera popolazione. Questa divinità maligna nota con il nome di “Demon God” non combatte però da sola, si avvale dell’aiuto di altri mostri, rendendo la sua disfatta ancora più difficile. Nonostante il gran numero di guerrieri ed avventurieri pronti ad uccidere questi nemici, la popolazione dei mostri non sembrava diminuire.

Per trovare una soluzione a questo problema venne ideata una tecnica per catturare questi mostri, invece che ucciderli. Questa idea funzionò così bene che venne creata una nuova classe, i “Libra”, che riuscirono non solo a diminuire il numero di nemici, ma anche a sigillare la famigerata Demon God, riportando la pace nel regno.

 Il protagonista è pronto a sigillare un mostro

Quasi cinquecento anni dopo, qualcosa sembra stia per cambiare. Fried, il protagonista che è anche un Libra, inizierà ad indagare diversi dungeon, scoprendo alcuni eventi strani che potrebbero suggerire il ritorno della divinità sconfitta molti anni prima. La sua teoria si rivelerà esatta? Un nuovo pericolo sta per tornare? Solo completando l’avventura troverete la risposta a tutte le domande.

Produciamo libri con i mostri 

Il titolo offre un gameplay molto simile a tanti altri dungeon crawlers RPG in prima persona, il giocatore ha la possibilità di personalizzare i vari personaggi e la formazione del party come più gli aggrada. Ovviamente per quest’ultimo punto bisogna ponderare bene in base alla classe delle varie combattenti, perché, come è ovvio, un mago è più adatto a stare nelle retrovie, per esempio. Anche le armi hanno la loro importanza, visto che con un arco potete attaccare anche senza dover posizionare un personaggio in prima linea.

Ogni nuovo membro che incontrerete ha una sua classe iniziale, ma come altri prodotti del genere, quando si raggiunge un certo livello possiamo impararne di nuove, ottenendo così nuove abilità. Ci sono due modi per apprendere skills, tramite l’aumento di livello od utilizzando gli SP (skill points appunto), questi ultimi sono necessari anche per potenziare le abilità già guadagnate.

Il ruolo del protagonista, diversamente da altri dungeon crawlers, non è quello di combattere, ma bensì di dare ordini. Essendo un Libra, la sua capacità è unica, ovvero quella di catturare i mostri nemici. Questi però non possono essere utilizzati in stile pokémon per lottare insieme agli alleati, invece sono necessari per creare degli oggetti chiamati “Sealbook”. Questi possono essere equipaggiati ai vari membri del parti per aumentare le statistiche od ottenere diversi bonus. Ovviamente il tutto dipende dai mostri utilizzati per la creazione dell’oggetto, anche i boss possono creare un Sealbook che, diversamente dagli altri, può equipaggiare solo il protagonista.

 Esempio della schermata di una lotta

L’esplorazione dei dungeon non offre novità di nessun tipo, durante l’esplorazioni saranno presenti nemici, trappole e bauli che contengono diversi oggetti. Alcune abilità possono essere utilizzate anche fuori dalla battaglia, come quelle di cura o di potenziamento. Anche il combattimento offre una struttura classica, è a turni e possono essere visti a destra dello schermo durante la lotta.

Nel quartier generale, oltre ad organizzare il party, sono presenti diverse funzioni, come depositare o ritirare oggetti ed equipaggiamenti o visitare il negozio. Quest’ultimo è anche in grado di identificare tutto quello che troverete durante le esplorazioni nei dungeons, anche questo servizio ovviamente ha un costo in denaro, ma sbloccando un’abilità specifica, potete farne a meno ed utilizzare gli MP.

Un mondo statico

La grafica di Dungeon Travelers 2 offre, per la maggior parte del tempo, un’animazione 2D statica. Durante i combattimenti ad esempio o durante le cut scenes, sia i nemici che i vari personaggi vengono mostrati in questo modo. Solo durante l’esplorazione dei dungeon gli ambienti saranno in 3D, in entrambi i casi la grafica è di buona qualità. La stessa cosa vale per la musica, la colonna sonora non delude, inoltre la versione europea del gioco offre un doppiaggio solo giapponese.

 Esempio di un dialogo tra due personaggi

Come ogni dungeon crawler che si rispetti, anche questo gioco offre una longevità ed una difficoltà di ottimo livello. Già durante il primo dungeon potete rischiare di perdere, se non state attenti e sottovalutate i nemici. La longevità diventa però sia un punto di forza che di debolezza, come la maggior parte dei titoli del genere, alla lunga il giocatore si potrebbe stancare, visto che il tutto diventa presto abbastanza monotono.

I pro

  • Sistema dei Sealbook particolare
  • Difficoltà e longevità ottime

I Contro

  • Non ci sono novità di spessore
  • Alla lunga potrebbe annoiare

Voto Globale 7

In definitiva, posso dire che Dungeon Travelers 2 è un dungeon crawler senza infamia e senza lode. Nonostante sia molto simile ad altri prodotti, il sistema dei Sealbook è un modo per offrire qualcosa di diverso. Per il resto non ci sono grossi cambiamenti, il fanservice inoltre non è troppo invasivo, solo dopo i boss e durante alcune scene vi ritroverete davanti ad immagini piccanti. Se siete fan del genere quindi, potete dargli un'occasione.

Seguici su Facebook