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Recensione

Dragon’s Crown: Recensione

Pronti ad affrontare questa nuova avventura?

Dragon’s Crown è un action RPG 2D a scorrimento orizzontale sviluppato a “quattro mani” da Atlus e Vanillaware. Uscito su PlayStation 3 (versione che andremo a recensire) e PS Vita l’11 Ottobre in europa, il titolo non disporrà inizialmente della funzione di cross play come svelato da Namco Bandai. Ovviamente il suddetto verrà implementato tramite un aggiornamento che è già avvenuto sia in America che in Giappone. Dragon’s Crown strizza molto l’occhio al passato, soprattutto ai giocatori arcade che hanno provato qualche vecchio beat ‘em up, visto che le similitudini sono molte. Ma il titolo offre anche elementi tipici del mondo RPG, come abilità da sbloccare tramite dei punti esperienza, equipaggiamenti e quest da completare. Ma andiamo con ordine e scopriamo insieme cosa ha da offrire questo titolo.

Che l’avventura abbia inizio!

La storia non è di certo il punto forte di Dragon’s Crown, con un tutorial che farà da breve introduzione; semplicemente il protagonista è in cerca di avventure e dopo aver superato il dungeon iniziale, deciderà di iscriversi alla Gilda. Questo è il luogo ideale per tutti coloro che sono in cerca di una sfida, ma non si può entrare tanto facilmente. Infatti prima di avere questo onore, bisognerà superare una prova, nel vostro caso assistere un altro avventuriero entrato in un dungeon. Inoltre sembra che alcuni individui siano alla ricerca di un oggetto chiamato “Dragon’s Crown” che si dica abbia poteri straordinari. Per evitare che questo cada in mani sbagliate, durante i vostri viaggi dovrete cercare questo oggetto, e sventare così una situazione altrimenti irreparabile. Questo darà il via ad una serie di eventi che porteranno il giocatore non solo ad accettare nuove quest e visitare nuovi luoghi, ma addirittura aiutare la Principessa del regno.

Le ossa perdute

In Dragon’s Crown l’obbiettivo principale sarà quello di esplorare vari dungeon, che verranno sbloccati proseguendo nella storia principale. Ovviamente anche le quest secondarie saranno un ottimo pretesto per tornare in luoghi già visitati, soprattutto per la ricompensa che vi sarà data. L’esplorazione nei dungeon non ha grandi differenze da un beat ‘em up, potrete spostarvi su un piano orizzontale ed eseguire svariate azioni come attaccare, distruggere barili di legno e anche cavalcare diversi animali. Non mancheranno svariati oggetti come armi con uso limitato o cibi che aumenteranno la quantità massima di HP e vi cureranno. Uno dei pochi cambiamenti è la presenza di un cursore a forma di mano che sarà necessario per interagire con l’ambiente circostante.

Come? Semplicemente se un muro vi sembra sospetto, portatelo sopra al suddetto e premete L1, se il vostro intuito ha avuto la meglio, la voce narrante vi dirà come proseguire. Il cursore verrà utilizzato anche in diversi modi, come il far aprire bauli o porte. Questo lavoro sarà eseguito da un NPC chiamato Rannie, un ladro che non combatterà mai, ma aumenterà di livello migliorando le sue capacità e diminuendo la possibilità di far scattare trappole. I dungeon sono luoghi pericolosi, per questo motivo avventurarsi da soli non è l’idea migliore, ma per ovviare a questa mancanza c’è un metodo.

Durante le vostre avventure troverete in alcuni punti delle ossa, questi sono i resti di persone che hanno perso la vita in battaglia. Portandole al “Canaan Temple” potete prendere due decisioni, o resuscitare l’avventuriero sconfitto nel dungeon, oppure seppellire le ossa ed avere una possibilità di ricevere un’oggetto. Mentre per la prima azione saranno necessari dei soldi, la seconda è gratuita. Luoghi come il suddetto tempio sono presenti nella città iniziale ed offriranno vari ed utili servizi di ogni tipo. Ad esempio non può mancare un negozio di oggetti, dove potrete anche riparare l’equipaggiamento, qualora ne aveste bisogno.

E la famosa Gilda degli Avventurieri dove saranno presenti le quest secondarie ed è anche l’unico luogo dove poter apprendere nuove abilità. Queste si “acquisteranno” tramite dei punti, chiamati SP, che otterrete ogni volta che completerete una missione secondaria o aumenterete di livello. Come potete immaginare, ogni abilità non solo richiederà una quantità diversa di punti, ma anche un livello minimo del personaggio. Queste si dividono in due categorie, le skill uniche dedicate al personaggio scelto e quelle comuni, che possono essere imparate anche dalle altre.

Ogni classe avrà non solo abilità ed equipaggiamenti unici, ma anche combo, velocità di attacco e statistiche diversificate. In questo modo si potrà fare una scelta in base alle proprie capacità, modificando così l’esperienza di gioco. Per poter creare un personaggio, non dovrete far altro che recarvi alla locanda, chiamata “Dragon Inn”. Nella suddetta potrete anche aggiungere altri compagni di squadra, sia quelli resuscitati dalle ossa che giocatori in locale, ma solo quelli che fanno parte dell’ultima categoria aumenteranno di livello. Ma il level-up non è l’unico modo per migliorare il proprio eroe, infatti non possono mancare gli equipaggiamenti.

Il modo migliore per ottenerli è quello di esplorare i vari dungeon, infatti alla fine dell’esplorazione non sono otterrete dei soldi e dell’esperienza in base al punteggio (che arrivato ad un certo numero vi darà una sorta di life up) ma anche varie armi e difese. Tutte però si dovranno valutare per scoprire le loro proprietà e poterle così usare, ovviamente questo richiede dei soldi, ma se non volete spenderne troppi c’è ovviamente un’accortezza da prendere. Ogni oggetto avrà un rango che indica la sua qualità, quindi più è alto il suddetto e più sarà forte e donerà alcuni bonus (come l’aumento di HP). Il titolo offre anche una modalità online, che si divide essenzialmente in due, il Colosseo e completare i dungeon con altri utenti. Il primo verrà sbloccato purtroppo solo alla fine del gioco e vi permetterà di poter sfidare altri giocatori in battaglia.

La seconda non ha bisogno di spiegazioni, però c’è un piccolo appunto da fare. Anche questa funzione non sarà subito disponibile, ma il vero problema non è questo. In Dragon’s Crown dovrete raggiungere un determinato punto della storia per sbloccare la cooperazione online. Ma visto che i progressi della trama non saranno condivisi tra i personaggi, se potete accedere online con una classe non potrete farlo subito con le altre. Dovrete iniziare da zero con la nuova classe scelta ed arrivare al punto necessario. 

Abbondiamo pure, ma non solo a parole

Se avete già visto qualche immagine o artwork di Dragon’s Crown, sapete bene che l’esagerazione è di casa. Diversamente da come uno può pensare il bersaglio di questo stile non saranno solo le donne, ma anche gli uomini, che diventeranno delle vere e proprie montagne umane di muscoli. Nonostante questo (cosa che ad alcuni non è andata a genio) lo stile grafico del titolo è comunque particolareggiato e ben curata, i personaggi ed i nemici sono resi davvero molto bene, e anche le animazioni sono ben fatte. Il compatto visivo è davvero ottimo e rende il titolo un piacere per gli occhi.

Che musica si cela nei Dungeon?

Anche sul profilo della colonna sonora Dragon’s Crown si fa valere, soprattutto riuscendo ad andare a braccetto con l’ambientazione del titolo. Ogni negozio e dungeon avrà una sua colonna sonora, ma non mancheranno dei doppiaggi, essendoci anche la voce narrante che farà quasi da telecronaca alle vicende del giocatore. Purtroppo solo la lingua del personaggio creato può essere cambiata da Inglese a Giapponese, mentre il restante non potrà essere modificata in nessun modo. Ma questo non è un problema grave, visto che il doppiaggio inglese rende molto bene comunque. 

Troveremo mai la Dragon’s Crown?

La longevità di Dragon’s Crown è molto buona, la storia principale vi porterà via diverse ore, che aumenteranno grazie alle quest secondarie. Ovviamente a tutto questo c’è da aggiungere la modalità online, anche se il giocare con gli altri non aumenta il tempo complessivo, il Colosseo invece offre qualcosa di nuovo che potete fare solo dopo aver completato la storia principale. Anche la difficoltà è buona, inizialmente abbastanza semplice andrà ad aumentare piano piano per permettere al giocatore di prendere la mano sia in generale che con la sua classe. Ovviamente esplorare e rigiocare vari livelli vi darà anche un’idea del personaggio con il quale vi trovate meglio, visto che lo stile di gioco personale può influire questa scelta.

I pro

  • Grafica particolare e ottimamente realizzata
  • Azione frenetica
  • Grande varietà di classi, nemici e contenuti

I Contro

  • Alla lunga potrebbe stancare
  • Il modo di sbloccare l'online cooperativo poteva essere più comodo
  • Se ci sono troppi personaggi sullo schermo, diventa difficile capire cosa succede

Voto Globale 8.5

Dragon’s Crown è sicuramente un titolo molto valido, che accontenterà gli amanti sia dei giochi d’azione che dei beat ‘em up, ma anche dei giochi di ruolo. Il titolo è un omaggio al passato, e riesce splendidamente a portare a termine questa missione. Nonostante ci siano molti lati positivi, ovviamente non manca qualche piccolo difetto, come un online meglio strutturato (visto che si dovrà sbloccare con ogni personaggio facendo perdere tempo) ed un gameplay che potrebbe annoiarvi a causa della ripetitività. La grafica, nonostante non sia stata gradita da tutti per determinati motivi, è comunque molto ben fatta e particolare, così come le musiche. Possiamo quindi dire che sia Vanillaware che Atlus hanno fatto un ottimo lavoro.

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