La passione del rally con una simulazione e una grafica davvero senza precedenti.
La seconda parte del 2015 e la prima del 2016 rappresentano il periodo con più concorrenza, per quanto concerne i videogiochi dedicati allo sport puro e adrenalinico delle corse di rally. A ottobre 2015 è uscito WRC 5, seguito a qualche mese di distanza da Dirt Rally per PC. A completare il trio è stato Sebastian Loeb Rally Evo, arrivato invece lo scorso febbraio.
Non seguo in maniera continua il campionato mondiale di Rally, ma trovo comunque il tempo, la voglia e la motivazione di provare la diverse simulazioni videoludiche di questo sport. Oggi mi ritrovo a scrivere una recensione della versione console di Dirt Rally. Inizialmente il titolo era uscito in forma early access su PC. Pochi mesi dopo si è arrivati al rilascio della versione finale.
Codemasters poteva limitarsi a offrire un simulatore di questa caratura e qualità solo ai videogiocatori PC? Assolutamente no. Ad aprile, quindi, è giunta finalmente questa versione console. Io mi sono buttato a capofitto per provarla e giudicarla qui sulle pagine di Kingdomgame.it
Le mie sensazioni iniziali sono poi state rispettate per l’intero arco della mia prova. Detto questo, non considero Dirty Rally come il miglior videogioco di quest’anno riguardo la sua categoria. Questo perché in una recensione, bisogna valutare tutti i fattori messi in campo. Il fattore crescita, il fattore budget e, non meno importante, il fattore divertimento. Perché sostengo questo? Dirt Rally vanta una grafica di gran lunga superiore ai concorrenti, grazie ai 1080p e ai 60 frame per secondo, ma l’eccessiva simulazione può rappresentare un punto di contrasto per molti utenti.
In poche parole, Dirt Rally è indicato agli appassionati di questo genere, ma assolutamente non per coloro che si definiscono o reputano videogiocatori occasionali. Dirty Rally non perdona. Offre una simulazione pura e cruda. “Non è un gioco da ragazzi”, ma è decisamente difficile. Ciò lo porta, inevitabilmente, ad essere davvero frustrante. Serve quindi tantissima pratica, visto che un minimo errore comporta a ottenere delle penalità in secondi, in grado di compromettere la propria prestazione.
Prima di questa prova, non avevo mai messo le mani sulla versione PC di Dirt Rally. Ne avevo comunque sentire parlare, anche molto bene, soprattutto per ciò che riusciva a trasmettere al giocatore, grazie ad una grafica sopra la media e a un gameplay immersivo e divertente. Con mio grande piacere, ho ritrovato queste considerazioni anche nella versione console. Il gioco è infatti arrivato su Xbox One e PlayStation 4, anche se ho avuto la possibilità di giocare solamente quest’ultima versione. Codemasters si è sforzata veramente tanto! Ciò si può appurare dal fatto che il frame rate del gioco è di un livello altissimo. Non ci sono balzi o rallentamenti e il tutto è arricchito da un dettaglio grafico che – sinceramente – non mi sarei mai aspettato di vedere su console. Un piccolo paragone, in tal senso, devo però farlo. Dirt Rally è incredibilmente superiore, rispetto a uno dei competitor del genere rallystico.
Mi riferisco a Sebastian Loeb Rally Evo, opera di Milestone che ho giocato abbondantemente. Badate bene: la grafica per me non è tutto. L’ho sempre scritto e detto a più riprese. Preferisco una buona grafica, affiancata da un gameplay bilanciato ed efficiente, in grado di divertire. Capirete le mie motivazioni, leggendo la mia recensione di Sebastian Loeb Rally Evo, pubblicata qualche mese fa sul portale. Il titolo Milestone è decisamente alla portata di chiunque, grazie al fatto di poter decidere moltissime impostazioni, fra cui quelle per me più importanti, come il livello di guida e l’intelligenza artificiale degli avversari.
Tornando a noi, Dirty Rally ha un potenziale che reputo incredibile. È sicuramente il simulatore che può soddisfare di più coloro che si aspettano una grafica strabiliante e sbalorditiva su molti aspetti.
Voglio però concentrarmi sull’aspetto che reputo più importante in questo tipo di produzioni, ossia la simulazione. Come scritto in apertura, Codemasters si è sforzata per offrire una simulazione spinta al massimo. E devo essere sincero: ci è riuscita pienamente. Questo può essere però considerato un pro e un contro. Gli utenti esperti e appassionati beneficeranno di questa scelta, gli altri troveranno innumerevoli difficoltà nel prendere in mano il titolo. Alla fine però non siamo nati tutti imparati, quindi a forza di giocare Dirt Rally si riuscirà col tempo a migliorare le proprie prestazioni.
Dirt Rally dà ai propri utenti la possibilità di vivere una vera e propria carriera, di affrontare diversi campionati e di creare addirittura degli eventi personalizzati. Codemasters offre un gameplay prettamente simulativo, che spinge gli utenti a dover imparare dai propri errori, al fine di ottenere sempre più crediti. Questi ultimi, infatti, sono necessari per acquistare nuove vetture, indispensabile per progredire con la propria esperienza di gioco ed affrontare così nuove sfide.
Oltre alla modalità primaria del rally, ossia quella di agguantare il tempo migliore, c’è anche il rally cross. Questa disciplina vi metterà a fronteggiare con altri piloti, controllati dalla cpu oppure da altri giocatori online.
Senza dimenticare le numerosissime vetture (vi lascio il piacere della scoperta) più caratteristiche dagli anni ’60 ad oggi. La longevità quindi è davvero alta. Insomma, oltre alla contenutistica, dovrete affermare le vostre potenzialità e capacità, al fine di salire di livello e di categoria. In questa maniera, avrete modo di acquistare nuove auto e progredire così con l’esperienza di gioco, arricchita di appeal dalle possibilità online offerte da Dirt Rally.
Il sonoro, a detta dei suoi sviluppatori, rispecchia fedelmente quello originale di tutti i modelli di vetture. Senza nulla togliere a quello provocato dalle derapate, sgommate e accelerazione sui diversi terreni e in diverse condizioni (sterrato, cementato, ghiaia, terreno asciutto, bagnato, innevato etc). Anche sotto questo punto di vista, Codemasters ha fatto centro. Grande simulazione, ottima grafica, sonoro fedele alla realtà ma, come detto in precedenza, Dirt Rally non è un titolo adatto a tutti, data la sua difficoltà elevata e sopra la media. Ah ultima cosa, dimenticatevi i rewind. Non si potrà porre rimedio a nessun errore. L’unica arma a disposizione è la bravura e attenzione ad ogni curva.
Codemasters ha lavorato davvero bene su Dirt Rally, seguendo vari step. Prima la versione anticipata su Steam, consacrata dall'uscita successiva della versione completa. Il feedback positivo della critica e del pubblico, ha convinto poi Codemasters ha lavorare anche su una versione console. Nonostante il livello di prestazioni minore, gli sviluppatori sono riusciti a trovare la formula perfetta per bilanciare il tutto, arrivando a toccare i 1080p e 60fps su PlayStation 4. La fluidità è stata garantita anche su Xbox One, a fronte di alcuni abbassamenti della risoluzione nelle fasi più concitate.
Dirt Rally sfida a muso duro gli altri esponenti del genere, approdati precedentemente su console, facendo della simulazione il suo cavallo di battaglia. Si tratta pur sempre di un'arma a doppio taglio, visto che i meno "pratici" faticheranno non poco a prendere il controllo della vetture sui diversi tracciati e le diverse condizioni che dovranno affrontare. Mi sento di consigliare l'acquisto di Dirt Rally, ma badate bene: osate, osate e osate. Il titolo Codemasters non vi darà vita facile, ma casomai il contrario...