Una nuova storia da narrare ed alcuni piccoli cambiamenti...
Nata su Nintendo DS, Atlus sta riproponendo sulla nuova console della compagnia, il 3DS, i remake dei due capitoli della serie Devil Survivor. Dopo il primo, denominato “Overclocked”, adesso tocca anche al secondo e fino ad ora ultimo capitolo, che è stato invece chiamato “Record Breaker“. I cambiamenti sono abbastanza simili in entrambi i casi e riguardano spesso l’aggiunta e la miglioria di alcune cut scenes e la presenza di un doppiaggio in lingua inglese. Ma vediamo passo passo cosa ha da offrire nel dettaglio questo ritorno di Devil Survivor 2.
Una delle novità di questa versione è l’aggiunta di una nuova parte di trama. Già dall’inizio del gioco siamo liberi di scegliere da quale parte avviare la nostra avventura, saltando così direttamente alla storia inedita. Questa vede il ritorno del sito Nicaea, nello stesso momento è confermata la presenza di nuovi Invasori. Non è tutto, perché il peggio deve ancora arrivare, il capo della JP, Yamato, è scomparso in circostanze misteriose. Mentre questi eventi prendono vita, dal nulla appare una ragazza misteriosa, che indossa degli abiti simili a quelli della JP. Tutti i misteri verranno risolti completando questa nuova storia.
Quella precedente invece non subisce variazioni, il protagonista si ritroverà a dover combattere contro demoni e strani esseri che hanno invaso il Giappone. La loro unica via di salvezza è proprio il sito Nicaea, grazie al quale possono assistere in anticipo alla loro morte e cercare di evitarla per sopravvivere.
Il gameplay di Record Breaker è invece rimasto invariato, ci troviamo anche questa volta davanti ad un JRPG strategico. Prima della battaglia il giocatore ha la possibilità di esplorare diversi luoghi sulla mappa, dialogando con i suoi alleati o conoscendo nuovi personaggi. Ritorna anche il “Fate System”, parlando con i propri compagni e facendo determinate scelte, il livello di amicizia aumenta, apprendendo così nuove abilità, sia passive che attive, che altri bonus.
Nel menu troverete invece molte applicazioni, le più importanti per la battaglia sono due, le aste e la fusione dei demoni. Diversamente dalla maggior parte dei vari Shin Megami Tensei infatti, nella serie Devil Survivor non dovete parlare con i demoni per farveli amici, ma dovete acquistarli come se fosse una normale asta. Prima di dare il via alla lotta di offerte però, vi conviene osservare lo stato del demone, perché potrebbe avere statistiche più elevate o abilità che in precedenza non aveva.
La fusione tra demoni è invece una caratteristica quasi onnipresente in ogni Shin Megami Tensei, alcuni demoni possono essere ottenuti solo con questo metodo. Unirne due o più non serve solo per avere un compagno più forte, ma anche per trasportare le varie abilità. È infatti il giocatore a decidere le skills da far “ereditare” al nuovo demone nato, ovviamente vi conviene donargli abilità che combacino con le sue statistiche (skills magiche ad un demone che ha la statistica magica alta, ad esempio).
Nel menu potete anche gestire la squadra, troverete un personaggio umano che può utilizzare due demoni. Anche se potete recrutare più personaggi, il limite massimo di squadre che potete utilizzare durante il combattimento è di quattro. Se volete tenere in allenamento tutti i personaggi e demoni, non dovete preoccuparvi, perché nella mappa sono presenti delle zone dove potete combattere senza proseguire nella storia.
E questo ci porta al sistema di battaglia. Non appena inizia lo scontro, al giocatore vengono elencate le condizioni di vittoria e di sconfitta. La maggior parte delle volte si tratta di dover sconfiggere tutti i nemici ed evitare che tutti gli alleati vengano messi KO. Queste condizioni possono ovviamente cambiare, a volte dovrete ad esempio scappare e non farvi sconfiggere, altre volte dovrete difendere un determinato personaggio.
In ogni caso, subito dopo dovete scegliere come posizionare le quattro squadre che avete creato. Qui entra in gioco la strategia, perché nonostante possa sembrare una scelta facile, in realtà posizionare un personaggio in un determinato luogo può cambiare l’andamento della battaglia. Anche perché ogni personaggio ha un suo raggio di movimento, un’altra cosa da prendere in considerazione prima della lotta.
Una volta pronti, non vi resta che dare il via alla battaglia, sul campo troverete la posizione degli alleati e dei nemici. Potete liberamente analizzare gli avversari, scoprire le abilità che hanno e di quante caselle possono muoversi. Nella mappa potete anche trovare delle schede, chiamate “Data Chip”. Queste possono contenere al loro interno delle abilità o soldi, per scoprire cosa nascondono dovete però avvicinarvi.
Per ottenere delle abilità c’è anche un’altra funzione, chiamata “Skill Crack”, grazie a questa potete ottenere le abilità dei nemici, ma solo se il demone viene sconfitto dal personaggio che ha scelto tale skill. In caso contrario andrà persa, quindi l’unica cosa da fare è pensare bene in anticipo come organizzare questa parte della battaglia.
Come ogni RPG, ci sono un gran numero di abilità, alcune possono anche essere utilizzate prima del combattimento. Queste hanno effetti diversi, come la possibilità di curare, di diminuire il movimento dei nemici o migliorare le proprie abilità.
Una volta che la lotta con un nemico ha inizio però, si torna ad un gameplay JRPG a turni, il giocatore sceglie quali abilità usare e, in base alla velocità, i vari personaggi attaccano. Anche in questo caso le debolezze e forze sono importanti, perché i punti deboli aumentano le possibilità di ottenere un turno extra e sconfiggere così più velocemente i nemici.
Non solo il sistema di battaglia è diviso in due, perché anche la grafica offre due volti differenti. Non solo sono presenti delle cut scenes in 3D, ma durante i dialoghi, i personaggi vengono mostrati con un’immagine statica. Gli ambienti invece restano sempre in 3D, ma la situazione cambia durante i combattimenti. Nella mappa infatti sia i nemici che gli alleati rimpiccioliscono, mentre quando la lotta ha inizio, tornano le immagini statiche. In tutti i casi però la qualità grafica rimane molto buona.
Anche la musica non è di certo messa in secondo piano, questa volta però è anche presente un doppiaggio in inglese, che è presente quasi in ogni scena e dialogo del gioco, fatta eccezione per qualche piccola parte.
Anche sulla difficoltà ci sono delle novità, infatti il giocatore può scegliere tra due livelli, facile o normale. Ovviamente non ci saranno differenze di nessun tipo per quanto riguarda la trama, che rimane uguale in entrambi i casi. L’unica cosa a cambiare sarà il livello di sfida, che diminuisce con facile e rimane normale con la seconda difficoltà. In ogni caso la sfida resta alta anche nella difficoltà normale, come ci ha sempre abituati la serie.
Ovviamente la longevità non può che essere aumentata grazie ad una nuova parte di trama, anche abbastanza lunga. Per coloro che non hanno mai provato il gioco, l’avventura risulterà molto longeva, ma anche coloro che decidono di scegliere direttamente la nuova storia non rimarranno delusi.
Se non avete provato Devil Survivor 2, questo remake è l'occasione giusta per farlo. Coloro che ci hanno già giocato però, non troveranno molte differenze, l'unica cosa che li potrebbe spingere all'acquisto è la seconda parte della trama non disponibile nel gioco originale. Questa è probabilmente una delle poche pecche del titolo, che rimane di ottima qualità anche se, trattandosi di un remake, Atlus poteva osare di più per invogliare all'acquisto anche i "vecchi giocatori" che adesso si ritroveranno solo qualche ora in più di gioco.