Il primo anno di Destiny 2 non è stato sicuramente da ricordare, per via di alcune scelte di Bungie non particolarmente apprezzate dagli utenti e dallo zoccolo duro della community. Le cose saranno cambiate con Destiny 2 I Rinnegati?
Il gioco base, infatti, venne criticato aspramente dai videogiocatori e dalla community tutta. Insomma, Destiny 2 venne accusato di essere soltanto un mega DLC venduto sotto mentite spoglie, ossia come un tripla A. A rincarare la dose ci pensò anche lo zoccolo duro della fan base, il quale accusò la Bungie di aver stravolto il gioco, facendo tabula rasa di tutte le ottime mosse attuate anni fa per migliorare il primissimo capitolo. A dare il “colpo di grazia” – si fa per dire – al secondo episodio fu un’altra pesantissima critica: la “poca” longevità del gioco per i puristi del genere, in grado di raggiungere il livello di luce più alto senza dover necessariamente prendere parte alle diverse attività di settimana in settimana. A dirla tutta, non c’era alcuna differenza tra il beneficio di giocare Destiny 2 con costanza oppure solo in determinati periodi di tempo. La Maledizione di Osiride non apporto’ delle modifiche in tal senso, a differenza de La Mente Bellica che riuscì però soltanto in parte ad assottigliare questa “ingiustizia”, grazie all’inserimento del soft cap. Che cosa vuol dire? In sostanza, chi non affronta un determinato numero di attività settimanali non può superare un certo scaglione di livelli di luce. Con Destiny 2 I Rinnegati, Bungie ha dimostrato di aver portato avanti questo processo, dando una netta risposta alle critiche dei videogiocatori e ascoltando attentamente le loro richieste.
La Maledizione di Osiride e La Mente Bellica peccarono un po’ sotto il profilo narrativo, cosa che fortunatamente non è successa con Destiny 2 I Rinnegati. Le due precedenti espansioni furono criticate per via di una storia poco accattivante, seguita dall’assenza di nuovi nemici da poter affrontare. La primissima espansione dell’anno 2 cambia letteralmente le carte in tavola, offrendo una storia d’impatto addirittura superiore rispetto quella base di Destiny 2, caratterizzata dalla lotta dei guardiani contro la Legione Rossa di Ghaul. Badate bene: in questo caso specifico si tratta di un giudizio meramente soggettivo!
Uldren Sov, il principe villain a capo dell’esercito degli infami.
Bungie, però, era consapevole di una cosa: non sarebbero bastati nuovi nemici (gli infami o rinnegati che dir si voglia) e delle nuove location (la Riva Contorta e la città sognante). Serviva, per l’appunto, un evento in grado di riavvicinare anche coloro che – per un motivo o per un altro – avevano deciso di non tornare più sul gioco. Quale miglior mossa se non far “sparire” dalla scena il personaggio più carismatico dell’intera storia di Destiny 2?
L’assassino di Cayde-6 è un principe rinnegato di nome Uldren Sov, un villain incredibilmente affascinante, misterioso e – senza dubbio – all’altezza della situazione, che darà il via a una serie di eventi catastrofici, capaci di scatenare il caos nell’universo e avvicinare incredibilmente la distanza tra luce e oscurità. La nostra missione appare quindi scontata, ma non per questo poco allettante da affrontare; vendicare la morte di Cayde-6 mettendo fine all’esistenza di Uldren Sov, dei suoi otto baroni e di tutto il suo esercito di infami, in passato appartenuti alla categoria “ostile” dei caduti. Ovviamente non riusciremo a fare tutto ciò da soli. Un ottimo supporto ci sarà dato da una parte dell’Avanguardia, da Petra Venji e dal Ragno, un comandante della relativa razza di caduti, nonché detentore della Riva Contorta prima dell’arrivo dei rinnegati capitanati da Uldren Sov e company.
Destiny 2 I Rinnegati, ovviamente, non poteva che portare delle sostanziose novità sotto il profilo delle aggiunte a livello di contenuti. Arriva un nuovo e potente set di armi, che comprende – pensate un po’ – un arco in grado di individuare i nemici da dietro i muri. Sarà poi possibile rimettere a nuovo, prima o poi, il cannone portatile denominato Asso di picche, l’arma appartenente all’intramontabile Cayde-6. Ma non è tutto! Il team di sviluppo ha provveduto anche a inserire 9 super poteri, 3 per ogni classe di guardiani esistente: cacciatori, titani e stregoni. Ovviamente, lasciamo a voi la scoperta di queste sottoclassi che dovranno essere sbloccate nel corso dell’avventura. Una menzione la merita anche il sistema delle armi che ha subito un incredibile cambiamento che sancisce – di fatto – una sorta di ritorno al passato. Ora la differenza delle weapons è data soprattutto dalle munizioni che serviranno per la relativa ricarica: primarie, speciali oppure pesanti. Il nuovo sistema della armi di Destiny 2, quindi, si pone come una sorta di ibrido tra quello visto nel primo capitolo e quello attuale, dando anche la possibilità ai giocatori di sperimentare varie combinazioni.
Una foto panoramica della Città Sognante, un nuovo luogo reso disponibile con Destiny 2 I Rinnegati.
Come si chiama la nuova incursione di Destiny 2 I Rinnegati? Ultimo Desiderio! A detta di moltissimi giocatori della community, ci troviamo dinanzi al Raid più difficile mai concepito da Bungie, in quanto richiede una pianificazione e coordinazione di squadra ancor più massiccia. Se state leggendo questa review e non avete ancora giocato al DLC, non preoccupatevi. La vostra strada prima di Ultimo Desiderio è ancora lunghissima, anche perché dovrete superare di un bel po’ i 500 punti luce per raggiungere il massimo attuale fissato a 600. Il level cap, invece, è passato a 50 e lo raggiungerete – con molta probabilità – a ridosso del completamento della storia de I Rinnegati.
Uno dei pezzi forti che va ad arricchire il Crogiolo, ancora piuttosto fermo e poco bilanciato, è la modalità Azzardo. Si tratta di un perfetto ibrido tra PvE e PvP. Due squadre, ognuna da quattro giocatori, si affrontano in due arene parallele. Il team che recupera più piastrine per evocare il boss primordiale e lo uccide per primo, si aggiudica il round. Questa è la parte PvE… E quella PvP? In determinati momenti della partita un guardiano di una rispettiva squadra (è consigliabile quello con maggior punti luce) può invadere l’arena dell’altro team per mettergli il bastone tra le ruote, uccidendo ad esempio un guardiano in possesso di molte piastrine prima che egli vada a depositarle nella banca dati. Ci troviamo dinanzi a una modalità unica nel suo genere e divertentissima da giocare, che vi darà la possibilità di alternare le attività di grinding in PvE e i match competitivi PvP in Crogiolo.
Destiny 2 I Rinnegati dà un’importanza notevole alle attività giornaliere e settimanali. Grindare ora ha più senso e si percepisce la difficoltà nel trovare i pezzi migliori. Basti pensare come gli oggetti esotici siano diventati più unici che rari, rispetto a quanto visto in passato. Dopo l’End-game, raggiungibile in circa 10 ore, dovrete dedicare tantissimo altro tempo all’opera per cercare di portare il proprio o i propri personaggi al massimo livello di luce consentito in questo dato momento. Ah, non dimentichiamoci poi della reintroduzione delle taglie, un ottimo modo per continuare le sessioni di grinding nude e crude! Bungie e Vicarious Visions sono riusciti a colpire nel segno, dando prova di maturità e dimostrando di recepire e capire le indicazioni date dalla community dell’universo di Destiny.