Dark Souls 3 segna la fine della trilogia iniziata anni fa. Vediamo insieme qual è il risultato finale del titolo From Software.
Il “game over” è un segno di sconfitta; rappresenta un fallimento, il momento più odiato dai videogiocatori. La serie Dark Souls ne ha fatto il suo cavallo di battaglia, facendo dannare milioni di giocatori con la famosa scritta: “You are died”.
Negli ultimi anni il genere dei Souls Like ha riacceso la fiamma della sfida nei videogiocatori di tutto il mondo. Dark Souls e Bloodborne hanno scritto una pagina importantissima della storia videoludica, dando anche l’ispirazione a piacevoli imitazioni come Lords of the Fallen e Salt and Sanctuary.
Oggi, però, siamo qui per valutare Dark Souls 3, l’ultimo capitolo del filone dell’anima oscura che va concludere le vicende iniziate con il primo episodio della trilogia.
La nostra recensione definitiva di Dark Souls 3.
INDICE
Dark Souls 3 riprende la teoria della Fiamma Primordiale (anche detta Prima Fiamma). Quest’ultima – stando alle vicende narrate – sarebbe stata in grado di creare delle anime speciali, capaci di donare grandi poteri ai rispettivi possessori.
I non portatori della fiamma, oltre ad essere dispregiati per tale status, avrebbero dovuto fare attenzione a una particolare maledizione, così potente da trasformarli in esseri abietti, vuoti, insignificanti.
Quello che ti abbiamo raccontato è l’incip narrativo di questo terzo capitolo, il quale inizierà presentandoti i Signori dei tizzoni. Vestirai i panni di un non-morto qualunque e il tuo compito sarà quello di riportarli ai loro rispettivi troni.
Come ci ha da sempre abituato la serie Souls Like, molta della narrazione degli eventi sarà contenuta nella vastissima lore del gioco. Dovrai quindi scoprirne di più, dialogando con i personaggi non giocanti (NPC) che ne popolano il mondo, oltre a leggere le descrizioni delle armi che potrai equipaggiare e dei consumabili che potrai usare.
Dark Souls 3 riprende tutte le meccaniche di gameplay che hanno reso famosa la saga e che continuano a renderla profonda e davvero “piacevole” da giocare.
Dovrai adattare il tuo stile di gioco, a seconda del nemico o boss che intralcerà il tuo cammino. Gli approcci sono davvero diversi, così come i vari attacchi a tua disposizione.
Come nei precedenti capitoli, anche in Dark Souls 3 è possibile eseguire un attacco leggero e un attacco pesante. C’è anche la possibilità di attaccare, utilizzando un’arma a due mani. Questa tecnica aumenta i danni, anche se potrebbe mettere a rischio la tua difesa.
La vera novità, però, è rappresentata dalla posa.
In che cosa consiste? Nel momento in cui avrai un’arma a due mani, dovrai premere il grilletto sinistro. Così facendo, il tuo alter-ego impugnerà l’arma in un modo diverso. Questo status ti darà la possibilità di avere accesso a due nuovi attacchi. La tipologia di questi ultimi cambierà a seconda dell’arma in possesso. Solitamente offrono un’area d’azione maggiore, che ti permetterà di danneggiare più nemici contemporaneamente.
Questa azione, che rappresenta un benefit, andrà ad utilizzare i punti azione, condivisi anche nell’utilizzo degli incantesimi.
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Anche per quanto riguarda la difesa, la scelta dipenderà dal tuo modo di giocare. Si potrà ad esempio preferire un approccio più difensivo, dove saranno il tuo scudo e la tua corazza a parare i colpi oppure adottare uno stile più frenetico, basato sull’agilità del personaggio.
Bisogna però fare presente una cosa; rispetto ai precedenti capitoli, la schivata è stata penalizzata. Sembra infatti che i nemici mettano a segno i colpi molto più facilmente. Ciò potrebbe anche dipendere dall’area d’effetto degli attacchi avversari, decisamente più ampia del solito. Preparati quindi a imprecare contro gli attacchi nemici che ti colpiranno – in alcuni casi – anche in una maniera alquanto discutibile.
In altri termini, Dark Souls 3 presenta un gameplay più frenetico e meno ragionato rispetto al passato. In tutto ciò, sembra aver influito lo sviluppo di Bloodborne.
Da quest’ultimo sembrano essere state influenzate anche le statistiche, nettamente sbilanciate. Chi all’inizio deciderà di dedicarsi alla statistica della forza, infatti, resterà senza nuove armi per gran parte del tempo di gioco. Questo perché molte armi sono rivolte alla destrezza e quindi a coloro che preferiscono un approccio totalmente diverso.
Gli anni passano, ma i difetti storici rimangono. Se nel primo capitolo potevano anche essere tollerati, non può essere lo stesso in Dark Souls 3. Ci saremmo aspettati la loro risoluzione.
“l’aggancio” dei nemici, ancora una volta, non funziona come dovrebbe. Spesso e volentieri tende a essere impreciso, facendoci perdere la visuale sul nemico e mettendoci così in forte difficoltà. Questa problematica è da associare alla gestione della telecamera che – specialmente durante gli scontri con i boss – non è in grado di seguire l’azione.
Altro storico problema della serie, che non è stato risolto nemmeno in Dark Souls 3, è rappresentato dai colpi dei nemici che riusciranno ad attraversare muri e pavimenti, danneggiandoci senza problemi. Le nostre armi si imbatteranno contro le pareti, mentre quelle avversarie – comprese magie e frecce – riusciranno a superare ogni tipo di impedimento.
Nonostante le problematiche sopra descritte, è giusto mettere le cose in chiaro; Dark Souls 3 è il titolo della serie più “amichevole”, se vogliamo così definirlo. Attenzione, non stiamo dicendo che sia un gioco facile e alla portata di tutti.
Ciononostante, se confrontato con il primo capitolo, notiamo una certa predisposizione di From Software a rendere la vita più agevole ai videogiocatori.
Questo a maggior ragione perché ritroviamo gli stessi trabocchetti, le stesse carte giocate proprio dal capostipite della serie: cornicioni pericolanti, paludi con veleno annesso, enormi massi pronti a schiacciarci. I veterani troveranno il tutto ridondante e non avranno difficoltà a superare gli ostacoli, resi già di per se più semplici da evitare.
Facciamo un esempio più pratico; con lo status maledizione morirai istantaneamente, ma non rinascerai con la vita dimezzata come accadeva in passato.
Insomma, la progressione risulta essere più fluida e difficilmente ti troverai a rifare più volte la stessa zona.
Anche i falò sono aumentati di numero e sono più vicini tra di loro. A loro volta le scorciatoie sono più presenti e ti eviteranno lunghe passeggiate.
Se tutto ciò può essere considerato sia un aspetto positivo che negativo – in base a come ognuno preferisce vivere la propria esperienza di gioco – sta di fatto che il peso degli anni inizia a farsi sentire sempre di più. Nel caso in cui volessi saperne di più, ti consigliamo di leggere la nostra guida completa di Dark Souls 3.
Più si avanti in una serie di videogiochi, più il rischio è quello di far diminuire l’effetto sorpresa. Le ambientazioni di Dark Souls 3, nonostante siano di enormi dimensioni, non brillano per originalità. Il tutto sa di già visto e – a dirla tutta – sarebbe stato strano il contrario. E’ stato poi fatto un passo in avanti con le animazioni, sicuramente meno legnose rispetto al passato.
From Software è uno studio di sviluppo che non ha mai brillato nella ottimizzazione dei propri videogiochi. La cosa non è affatto cambiata con Dark Souls 3. Il primo motivo è da ricercarsi nei problemi riscontrati già nei capitoli passati della serie, il secondo invece è da imputare al frame rate, il quale rappresenta il tallone d’Achille di Dark Souls 3.
Ciò sarà evidente quando il gioco si troverà a caricare un’area successiva, dando vita a un improvviso calo degli fps. A onor del vero, è giusto dire che ciò non avverrà durante i combattimenti.
Sinceramente ci saremmo aspettati un’ottimizzazione di livello, considerando la complessiva qualità della produzione.
Nel corso dell’avventura, esplorerai in lungo e in largo il mondo di gioco. Si alterneranno situazioni di relativa calma ad altre parecchio più concitate per via degli scontri con i nemici e con i boss. Questi ultimi ti metteranno in forte difficoltà ma, in compenso, ti daranno la possibilità di ascoltare brani inediti creati proprio per l’occasione. Senza dimenticare l’ottimo doppiaggio in lingua inglese, affiancato dai sempre utili sottotitoli in italiano.
Il sonoro di Dark Souls 3 riesce nell’intento di accompagnare il cammino del giocatore, impreziosito dalla forte componente esplorativa. Sarà infatti possibile scoprire numerose aree segrete, ricche di oggetti da raccogliere e di nuovi nemici da affrontare (compresi i boss opzionali).
A proposito di questi ultimi, ti segnaliamo la nostra guida completa a tutti i boss di Dark Souls 3.
La lore del gioco contribuirà, inevitabilmente, ad aumentare la durata del gioco, già di per sé davvero longeva.