Abbiamo messo le mani su Counterspy, lo shooter bidimensionale ambientato durante la corsa al nucleare di USA e URSS. Scoprite con noi se merita o meno l'acquisto!
Come ogni periodo estivo, le uscite di videogiochi scarseggiano e ciò rappresenta un’occasione ideale per tutte quelle produzioni indipendenti che cercano il proprio spazio e una visibilità maggiore. È questo il caso di Counterspy, un interessantissimo shooter bidimensionale, e a tratti tridimensionale, realizzato dai ragazzi di Dynamighty per PlayStation 4, PlayStation 3, PS Vita e dispositivi IOS. La sua trama ripercorre un pezzo importante e drammatico della storia mondiale, quello della contesa nucleare tra gli Stati Uniti e L’URSS, quando quest’ultima poteva ancora essere definita tale. Vediamo insieme se la seguente produzione sarà riuscita a conquistare il nostro cuore da videogiocatori, viste le premesse alquanto incoraggianti.
L’organizzazione segreta Counter si trova invischiata in questo duro scontro (indiretto) nucleare tra le due superpotenze mondiali più attrezzate della metà del ‘900. Si tratta della nota guerra fredda, conflitto che non si concretizzò mai sul campo – come in molti potrebbero pensare – ma che fu una vera e propria corsa alla creazione di potenti armi nucleari. L’utente nei panni di una spia addestrata e sotto gli ordini del Counter, deve sventare il lancio verso la luna dei missili nucleari di una e dell’altra fazione, strisciando con cautela nelle rispettive basi. Possiamo infatti decidere se trovare i piani di lancio nelle basi statunitense oppure in quelle russe. Questa scelta sarà più volte condizionata dal livello DEFCON che andrà ad aumentare notevolmente le forze difensive in campo delle due nazioni. Esso aumenterà (passando dal minimo di cinque fino al massimo di uno) quando verremo individuati dai nemici o dalle telecamere posizionate nelle location di gioco.
Una volta che saremo scoperti con lo stato di sicurezza alla massima allerta, scatterà immediatamente un conto alla rovescia di 60 secondi che ci spingerà a concludere l’operazione prima dello scadere del tempo per impedire il lancio dei missili sul satellite naturale. Ovviamente esiste un modo per riportare il DEFCON a un livello più “cauto” e abbassare la troppa allerta. È quello di far arrendere gli ufficiali – riconoscibili dal berretto e dalla divisa bianca – presenti in una determinata base. Tutto quello che dovremo fare è puntargli una pistola all’altezza del cranio, fino alla loro resa, e procedere così con meno pressione.
Come dicevamo, Counterspy fa dello stealth l’opzione preferibile, perché allertare i nemici porta ad un aumento radicale della sicurezza. Il gioco vede la presenza di due strade per proseguire. Possiamo avanzare aprendo una grata e sgattaiolando nei condotti di aerazione oppure procedere per la strada principale, consci però di trovarci quasi sicuramente uno o più nemici a sbarrarci la strada. Per non essere individuati, il sistema di gioco prevede la presenza piuttosto corposa di coperture, dove è possibile rifugiarsi. Una volta dietro di esse, passeremo temporaneamente ad una visuale in terza persona, questo è stato pensato per facilitare l’utente nella mira e conseguente eliminazione delle minacce.
Nelle prime ore di gioco, Counterspy si comporta nel migliore dei modi regalando sano divertimento e qualche emozione, ma successivamente non è più capace di incuriosire davanti all’eccessiva omogeneità delle azioni e degli scenari, nonostante la ricostruzione random dei livelli ad ogni avvio. Quest’ultima cerca di variare il gioco il più possibile, però poi le combinazioni terminano e dunque il tutto incomincia ad essere vistosamente ripetitivo. Lo stesso vale per le bellissime animazioni, in grado di generare un certo fascino e spettacolo, ma poi nient’altro se non la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di già visto e di già sentito per quanto concerne il sonoro. Un altro tassello negativo è rappresentato dall’intelligenza artificiale nemica che – a lungo andare – dimostra tutte le magagne nascoste dietro il suo sviluppo, così come il motore grafico del gioco, Unity, decisamente in difficoltà – nella versione PS Vita – quando si verificano fasi concitate e i nemici incominciano a sparare a più non posso e tutti assieme.
Il titolo, quindi, non offre la varietà che ci si poteva aspettare, difatti il nostro obiettivo principale sarà quello di trovare i piani di lancio – indispensabili per progredire nel gioco – sparsi nei vari livelli e ciò risulterà essere una cosa fin troppo ossessiva, visto che ci porterà a perlustrare interamente tutte le stanze presenti nel livello per non evitare di rimanere a mani vuote. Nel corso dell’avventura, troveremo anche approvvigionamenti come munizioni (solo per l’arma in uso), medicinali per ricaricare la barra vitale, oltre a una sfilza di documenti segreti e informazioni extra, scovabili nei vari armadietti e computer presenti. Ciò non farà altro che aumentare il nostro punteggio e spingere il giocatore a fronteggiare tutti gli altri utenti, impegnati a portare a compimento le proprie missioni. Insomma, si tratta di una competizione asincrona per tenere viva la sfida, ma che non basta da sola per tenere alto l’interesse e la voglia di giocare per molte ore Counterspy.
La parola da usare in questi caso è “purtroppo”. Le premesse per vedere un ottimo Counterspy c'erano tutte e la curiosità era davvero tanta. I problemi sorgono dopo qualche ora di gioco, momento in cui incominciano a farsi avanti tutte le ripetizioni e alcuni problemi nell'IA. Il titolo si dimostra come un buon passatempo per concorrere ai record siglati dagli altri giocatori, ma sicuramente non porterà alcuna novità dopo qualche manciata di ore di gameplay. Tuttavia, la possibilità di giocarlo in salsa portatile oppure da casa su PlayStation 3 e PlayStation 4 senza sborsare un centesimo di più, rispetto al prezzo di 12,99 euro, è davvero allettante. Lo consigliamo agli appassionati, ma a conti fatti forse è da meditare attentamente un suo possibile acquisto.