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Recensione

CM Storm QuickFire TK Stealth – Recensione

Ecco cosa ne pensiamo della nuova tastiera TK Stealth di Cooler Master!

Innanzitutto è d’obbligo dire che in un ambiente quale il PC Gaming vi sono periferiche essenziali per un’esperienza di gioco performante e di qualità. Si va dalle cuffie, ai mouse, ai mouse pad ed alle sottovalutate tastiere. Al giorno d’oggi si sta sempre più espandendo il verbo delle “periferiche”, fino a poco tempo fa snobbate dai meno esperti e apprezzate solo dagli hardcore, nel senso stretto del termine. Dunque, vi invitiamo a non prendere sottogamba la scelta di una tastiera adeguata, e di spulciare per bene il web alla ricerca di quella ideale per il vostro stile di gioco.

La CoolerMaster è una delle case sviluppatrici più in voga per quanto concerne l’ideazione di tastiere meccaniche, in particolar modo la serie CM Storm risuona forte tra i gamer e i writer di tutto il mondo. Quest’oggi ci accingiamo a recensire uno degli ultimi modelli messi in commercio dalla ditta: CM Storm QuickFire TK Stealth.

La confezione si presenta in maniera quanto mai sobria, una scatola con raffigurata la periferica sul lato frontale, il retro invece è dedicato ad alcune delle caratteristiche ed i lati ad altre informazioni di sorta, come il nome e quant’altro. L’interno è ancora più sobrio, con la tastiera e due manualetti davvero al limite dell’essenziale.
Esteticamente, la TK Stealth si presenta in maniera assai compatta, risultando davvero piccola, ma allo stesso tempo pesante, il tutto dovuto ai materiali robusti utilizzati per la fabbricazione. Le lettere non vengono presentate classicamente sopra i pulsanti, bensì sulla facciata frontale di questi, dunque si necessita una certa dimestichezza nella pressione, sicuramente senza dover mai andare a vedere dove si trova un simbolo, o una lettera, poiché l’assenza della retroilluminazione porterà, la sera, a non poter vedere minimamente tali informazioni.

Come abbiamo detto prima, la TK Stealth è una tastiera compatta in tutto e per tutto, e questo si riflette chiaramente anche sulla composizione e la disposizione dei tasti. Le freccette di navigazione, così come i delete, l’end e quanto altro, sono collegati al blocco numerico di destra, e attivabili tramite il num lock. Una volta disattivato il num lock e dunque aver ricevuto l’accesso ai comandi essenziali, questi verranno retroilluminati (solo le freccette), diventando di fatto gli unici pulsanti della tastiera con retroilluminazione (a parte poi i classici cap-lock e il tasto funzione FN).

Tale predisposizione della tastiera risulterà ostica a chi non riesce ad abituarsi velocemente ai cambiamenti, nonché a chi è predisposto per tastiere ampie, magari anche con poggia-polsi. Il cherry utilizzato in questo caso, il Brown, ha una resistenza media alla pressione e durabilità di circa cinquanta milioni di pressioni. Il Brown tende ad essere un buon ibrido scrittura/gaming, e dunque ideale per chi vuole una periferica duttile e non impuntata in un unico campo. Noi abbiamo trovato davvero preziosa l’ideazione e la calibrazione della forza di pressione necessaria. I pulsanti inoltre sono abbastanza sopraelevati, curvati leggermente sulla parte superiore, in modo da poter aderire meglio alle dita. Uno dei nei da sottolineare, probabilmente, è la rumorosità, sicuramente non trascurabile poiché abbastanza ingente ma normale per tastiere del genene.

Tornando a parlare un attimo del profilo estetico della tastiera, ci sentiamo di sottolineare i materiali utilizzati per la sua realizzazione. Il feeling al tatto è davvero unico e prezioso, forse stona leggermente per il peso eccessivo, ma una volta piazzata sulla scrivania, non pensiamo dobbiate muoverla più di tanto. Un dettaglio che deve essere preso in considerazione è la composizione dei piedi posteriori, atti a mantenere la tastiera elevata ed inclinata. Questi sono ricoperti da uno strato di gomma che li rende antiscivolo, e il loro lavoro è svolto davvero egregiamente. Il filo USB inoltre può essere posto all’interno di un canalino, sia verso destra che verso sinistra, in modo da accompagnare poi il cavo al lato della tastiera in maniera ordinata e sicura.

Uno dei difetti che potrebbe portare i gamer a saltare l’acquisto, è la mancanza dei tasti macro. Nei generi MMO ed RPG fa sempre comodo avere un tasto atto ad eseguire una sequenza preimpostata di tasti (appunto le MACRO). Ovviamente, come abbiamo già sottolineato, il resto è davvero al top per precisione e qualità.

Caratteristiche tastiera:

  • Key Switch: Cherry MX Red, Brown, blue
  • Keycaps: ABS, grip coated, removable
  • Keycap Puller: Keycap Puller
  • Key Rollover: NKRO (windows only)
  • Polling Rate: 1000 Hz /1 ms
  • Interface: USB 2.0 full speed
  • USB cable: 1.8m, braided, gold plated, removable
  • Dimensions: 377.5(L)*138(W)*33(H)mm 14.9(L)*5.4(W)*1.3(H)inch
  • Weight934g/2.1Ibs

I pro

  • Perfetta per scrivere e videogiocare
  • Buoni i materiali utilizzati per la realizzazione

I Contro

  • Il peso è un po' eccessivo
  • Rumorosità sopra la media, giustificato dal meccanismo dei tasti

Voto Globale 8.5

Recensire una tastiera non è facile, spesso infatti entra in gioco il fattore soggettivo quando bisogna riuscire a dare un parere universale, o quanto meno avvicinarsi. La CM Quickfire TK Stealth è davvero una tastiera eccellente. Lo switch utilizzato per la mappatura del blocco numerico e delle funzioni base con il delete e le freccette sono una novità che potrebbe spiazzare ai più, ma indubbiamente funziona. La mancanza dei macro, di una retroilluminazione generale e dei poggia-polsi però sono fattori a sfavore.

Nel complesso ci sentiamo comunque di consigliare questo dispositivo, in quanto risulta essere assemblato davvero egregiamente, con un design che evade dalla massa e soprattutto con la capacità di voler innovare in un settore difficile come questo. Sia per i giochi che per la scrittura, la TK Stealth svolge il suo lavoro senza intoppi, proponendo tra le altre cose, una precisione invidiabile.

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