Un mostro elegante
Raijintek sottolinea il suo voler colpire un preciso mercato di appassionati e “PC enthusiast” con il suo motto “Creating passion”. Lo fa da tre anni con prodotti che puntano tutto sulle notevoli performance e sull’estrema ingegnerizzazione senza però dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte e che quindi la ricerca di un design piacevole, senza la necessità di strafare, sia un obiettivo importante della società.
Seppur di per sé sia piuttosto giovane, i suoi dipendenti hanno un’esperienza decennale, già messa in mostra con i suoi chassis, alimentatori e dissipatori. Raijintek ha già una vasta gamma di case, tutti basati sulle basi su cui si fonda l’azienda: design elegante, un elevato ricircolo dell’aria ed un montaggio dei componenti semplificato grazie alla non necessità di utilizzare cacciaviti e altri strumenti, prova di un ingegnerizzazione non indifferente pensata per il target di riferimento.
La gamma di case è vasta, si passa dai quelli compatibili con le schede madri mini-ATX come la serie Metis, fino al formato ATX con gli Arcadia. Variano i materiali e la base cromatica, con gli chassis d’acciaio che generalmente hanno un look più serio, elegante e classico. Al contrario quelli in alluminio, come il modello Styx, si lasciano andare ad una fantasia di colori ben più ampia, perfetta per abbinare il nuovo acquisto al resto della nostra postazione.
Tra la vasta gamma tra cui Raijintek ci permette di scegliere per un nuovo case, probabilmente uno di quelli che più saltano all’occhio è proprio Aeneas. Questo perché è difficile non notarlo con il suo form factor cubico e le sue dimensioni di 288x380x430mm, chi ha bisogno di un case per la sua scheda madre in formato mATX, potrebbe davvero trovare nell’Aeneas le perfette caratteristiche a cui stava puntando:
Nome prodotto | AENEAS |
Dimensioni [W×D×H] | 288×380×430 mm |
Peso | 8 kg [N.W.] 9.5 kg [G.W.] |
Materiale | SGCC 0.8mm |
Colori | Nero o bianco opaco |
Supporto scheda madre | MicroATX / ITX |
Drive Bay | 5.25″ ×1 3.5″ ×5 2.5″ ×5 |
Slot di espansione | PCI Slots ×5 |
I/O | USB3.0×2, USB2.0×2, HD Audio×1 |
Alimentatore | PS/2 |
Sistema di raffreddamento | Water Pipe Holes×2 Front Fan: 120mm×4pcs [2pcs pre-installed] 200mm fan [option] or 240mm radiator [option] Rear Fan: 140mm×2 [pre-installed] Top Fan: 140mm×2 [option] or 240mm radiator [option] Side Fan: 140mm×1 [option] |
Dissipatore | 180mm [Max.] |
Lunghezza VGA | 310mm [Max.] |
Stile del pannello laterale | Pannello con o senza finestra |
L’Aeneas viene spedito in una scatola con marchiato il nome del prodotto e le possibili varianti. Quella della recensione è di colore nero opaco e con il pannello laterale non finestrato ma è l’azienda propone anche la versione con colorazione bianco opaco e anche il pannello finestrato.
All’intero della scatola, l’imballaggio composto da due pezzi di polistirolo, tengono il prodotto ben fermo sul posto evitando così eventuali urti e danneggiamenti. A sua volta, il case è inserito in una plastica trasparente per evitare che venga graffiato, eventualità che sarebbe ben più alta e visibile per la variante con pannello laterale finestrato. Quest’ultimo viene infatti protetto da una seconda plastica che, oltre ad evitare quanto detto, impedisce fastidiose ditate.
Una volta tolto il prodotto, troviamo al suo interno un sacchetto contenente una grande quantità di viti, necessarie per il montaggio dell’alimentatore, della scheda madre, di tutti gli HDD e SSD possibili e via dicendo. Nel dettaglio, troviamo otto viti per le unità ottiche, sedici per i drive da 2.5″ e ventuno per l’alimentatore e scheda madre. Presente inoltre uno speaker, cinque fascette per garantire la gestione del cable management ed un piccolo manuale che potrebbe tornare utile nel caso sia necessario avere un infarinatura base sull’installazione dei componenti e il loro posizionamento.
Tolto l’Aeneas dalle sue protezioni, seppur sia massiccio e pesante (siamo sugli 8Kg), il primo impatto è di un aspetto elegante e sobrio. Non ha particolari fronzoli, ma un design lineare, decorato solamente dal logo della compagnia posizionato frontalmente nella parte bassa e dei led di colore blu non troppo invasivi o pacchiani. Non è però possibile scegliere il colore dell’illuminazione, che è appunto limitata alla sola colorazione blu, senza la possibilità di regolazione o di selezione di effetti particolari.
Frontalmente troviamo un alloggio per le unità ottiche da 5.25″ ed uno per quelle da 3.5″. Centralmente una griglia che nasconde un filtro antipolvere a cui è possibile accedere per rimuoverlo ed in caso pulirlo. Dietro di esso si nascondono due ventole da 120mm pre-installate. A scelta, è possibile preferire una ventola da 200mm o un radiatore da 240mm.
La griglia frontale continua con il suo design fino alla parte superiore. Qui ne troviamo una seconda che è possibile rimuovere per svelare il sostegno in metallo per montare radiatori da 240mm oppure due ventole di raffreddamento da 140mm.
Anche se è diventata ormai un abitudine, non è scontato dirlo, le porte input/output, si trovano nella parte alta del case.
Personalmente parlando, le porte USB non sono mai abbastanza e nel suddetto, all’estrema sinistra, sono presenti due porte USB 2.0 e due v3.0. All’estrema destra invece il pulsante d’accensione, subito sopra quello che permette di accendere e spegnere i led blu del case.
Seppur non sia una mancanza tragica, è giusto scrivere della non disponibilità del tasto reset. Sopra al pulsante dei LED, trova posto l’ingresso jack per le cuffie seguito da quello del microfono.
Nella parte posteriore vediamo l’alloggio per l’alimentatore, posizionato verticalmente, ruotato quindi di novanta gradi rispetto alla tradizionale posizione sdraiata.
Poco vicino la prima delle due ventole di raffreddamento di colore nero da 140mm, sopra, sulla sinistra, l’ultima tra quelle pre-installate nel case che porta il totale a quattro.
Vicino, cinque slot di espansione per la scheda madre che è possibile rimuoverli semplicemente svitando a mano una singola vite. Essi presentano diversi intagli che permettono comunque un migliore ricircolo dell’aria anche nel momento in cui questi restino alloggiati perché non utilizzati.
Di seguito potrete trovare tutte le immagini in alta definizione del suddetto.
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Per accedere all’interno del Raijintek Aeneas è sufficiente svitare a mano le quattro viti totali che tengono saldi i due pannelli laterali. Per una comodità maggiore, è infatti possibile rimuoverli da entrambi i lati, in modo poi organizzare il cablaggio adeguatamente. Appena fatto ciò, notiamo come lo chassis sia un’unica grande area libera, senza divisioni verticali di alcun tipo. La disposizione della motherboard è orizzontale, tagliando a metà il case.
A proposito della scheda madre, una delle caratteristiche di cui Raijintek si vanta dell’Aeneas riguarda il vassoio – su cui è possibile installare sia modelli Micro ATX che ITX – che è possibile rimuovere completamente dal case svitando a mano un paio di viti. Portarlo quindi all’esterno e procedere con l’installazione della mobo. Il vassoio presenta su di esso cinque passacavi di gomma per la successiva disposizione dei cavi.
Gli alloggi per i lettore dei dischi ottici da 5.25″ e quello da 3.5″ occupano non poco spazio all’interno del case, il che si noterà poi nella fase d’installazione e cablaggio. Fortunatamente è possibile rimuovere entrambi per avere un maggior spazio disponibile, una maggior libertà di movimento e soprattutto per accontentare chi ha intenzione di installare una dissipazione a liquido.
Sotto il vassoio della motherboard, trovano posto quattro supporti removibili per i dischi di memoria, mentre gli HDD da 3.5″ vanno semplicemente incastrati con una semplice pressione, gli SSD vanno avvitati con le viti incluse. Se alcuni dei supporti non venissero utilizzati basterà semplicemente rimuoverli per liberare spazio utile.
I cavi utili per alimentare gli input/output del pannello frontale, sono quelli classici dei case moderni, se non fosse per un molex ausiliario utile per alimentare i led del case. Per il resto, troviamo il connettore per gli ingressi USB 3.0, quello per i 2.0, il cavo HD audio ed i soliti HDD LED, Power switch, power led+ e power led-.
Come spiegato prima, una delle chicche del Raijintek Aeneas è la possibilità di rimuovere il vassoio che ospita la scheda madre. Non è impossibile fare lo stesso con il vassoio dentro il case, ma sfruttare questa peculiarità permette di avvitare la mobo con una comodità non indifferente. Anche rimuovendo gli alloggi dei dischi da 5.25″ e da 3.5″ dal pannello frontale, non si ha molto spazio libero per muoversi agilmente, soprattutto con i cacciaviti.
La soluzione di Raijintek si rivela quindi perfetta per installare la CPU, un dissipatore con un’altezza massima di 180mm, i banchi di RAM e la VGA senza ostacoli di alcun tipo appoggiando il vassoio dove preferiamo. Fatto questo, basta reintrodurlo e posizionarlo in modo da far combaciare la scheda madre con la sua mascherina.
Riguardo la scheda video, la scelta se installarla successivamente o se insieme ad il resto dei componenti della scheda madre è propria. Inserirla con il vassoio già posizionato nel case non è un problema. A proposito, la lunghezza massima è di 310mm, una misura “rischiosa” più che altro perché gli ingressi dei pin della VGA corrispondono con la posizione degli alloggi del disco ottico e di quello da 3.5″. Questo significa che con le schede video più lunghe si fa fatica a maneggiare con i cavi dell’alimentatore.
Per fare un esempio concreto, ho provato l’Aeneas con la GTX 960 mini SC Gaming di EVGA che misura 17cm. Avendo tutto lo spazio libero al di sopra di essa, non è stato un problema collegare i pin necessari. La seconda scheda video invece, la RX 470 Strix di Asus, misura 24cm, i quali già risultano troppi nel caso in cui abbiate bisogno di occupare gli alloggi frontali da 5.25″ e 3.5″. Nel caso non siano di vostra necessità, allora il problema risulta meno evidente.
Proprio per quanto riguarda il cablaggio, tralasciando la poca manualità quando si va a lavorare nella parte alta del case, la maggior parte dei cavi vengono nascosti nella parte bassa sotto il vassoio della motherboard, con la maggior parte di questi che passano per i passacavi in gomma posizionati proprio dove dovrebbero essere. Una minuziosa disposizione non ci impedisce di ordinarli a dovere per fare in modo che il tutto risulti ordinato e presentabile con la paratia finestrata del Raijintek Aeneas.
Il Raijintek Aeneas dimostra tutte le capacità del produttore di rispettare i propri standard. Il case è pensato per rispondere a tutte le nostre esigenze, risultando “agile” nel trasformarsi all’occorrenza. Se abbiamo bisogno di più spazio basta rimuovere i supporti dei driver, se vogliamo installare la motherboard con più libertà di movimento basta rimuovere il relativo vassoio, se vogliamo installare dei radiatori bastano pochi passaggi e via dicendo.
Lo chassis è trovabile in Italia per circa €80 nella versione “flat”, con una decina di euro in meno quella con il pannello finestrato. Cercando invece negli store esteri riusciamo a risparmiare arrivando un prezzo di settanta euro per la variante meno costosa. Guardando alla concorrenza, il prodotto che offre caratteristiche e form factor simile è il Xigmatek Aquila, il quale condivide molte delle caratteristiche dell’Aeneas, senza però il vassoio removibile ed un prezzo ben superiore sull’ordine delle centinaia di euro. Possiamo poi andare a prendere come confronto il Corsair Graphite 380T che, tralasciando la maggior trasportabilità dovuta dalla maniglia integrata e il controllo delle ventole, non giustifica la differenza di prezzo con il case di Raijintek.
Dal momento in cui lo si riesce a trovare per un prezzo di circa ottanta euro, il Raijintek Aeneas, giustifica il prezzo con le quattro ventole preinstallate da 140mm, con la qualità costruttiva generale e la possibilità di estrarre il vassoio per l’installazione della motherboard. Il posizionamento dei componenti non aiuta il cablaggio, che può risultare ostico.