È il migliore o il peggiore DLC di sempre? Scopritelo con noi.
Call of Duty: Advanced Warfare ha occupato le nostre pagine svariate volte. Abbiamo parlato del singleplayer e del multiplayer definendolo “un nuovo inizio, la rinascita di un brand”, per poi consigliarvelo come regalo per le passate vacanze natalizie fino a nominarlo uno dei giochi dell’anno concluso. Siamo ben lontani dall’aver finito di scrivere riguardo il titolo di Sledgehammer, come ogni anno arriva il supporto post uscita grazie ai noti contenuti scaricabili. La nostra copertura sarà completa, iniziando dal primo dei pacchetti mappa: Havoc. Potrebbe essere il migliore o il peggiore DLC di sempre della serie. Il motivo? Scopritelo con noi.
Il contenuto più atteso del pacchetto è sicuramente il ritorno dell’amata modalità zombie. Atlas ha incaricato i suoi soldati di intervenire per fermare una sommossa in atto in una prigione statale. Con la speranza di porre fine agli scontri, ha utilizzato una bomba carica di Manticore, estranea a ciò che avrebbe causato. I prigionieri si sono trasformati i non morti, attaccando tutti i plotoni presenti. I pochi sopravvissuti hanno fatto ritorno alla base di Atlas, la quale li ha studiati per trarre profitto dall’investimento. Le ricerche hanno presto fine quando la contaminazione si diffonde anche nel QG, annientando praticamente tutti i dipendenti, compresi i soldati. Quattro sono i soli a rimanere in vita, per ora.
Il procedimento è quello classico: iniziamo che siamo praticamente inermi, noi soli con una semplice pistola. Compito primario questa volta non è solo quello di riattivare la corrente, ma anche di indossare la tuta Exo per poi sopravvivere il più possibile, il gruppo sa bene che nessuno verrà a salvarli.
I protagonisti sono dei semplici dipendenti Atlas, per questo sono sprovvisti di Exo. Ed è grazie a ciò che si forma un ibrido tra il classico zombie e la versione Exo. Iniziata la partita si cerca al solito di guadagnare più punti possibili, cercando di utilizzare l’attacco corpo a corpo piuttosto che sprecare munizioni preziose, soprattutto quando nei primi round i non morti sono vulnerabili alle nostre accoltellate. Muovendoci nella prima area scopriamo una prima novità: non esiste un unico generatore, ma ne sono stati posizionati uno ad area. Ognuno di questi infatti ripristina l’energia nelle varie porzioni di mappa.
Il tutto è stato convertito in tema con Advanced Warfare, andando sì a perdere il look lugubre e cupo di ciò che ha realizzato Treyarch, ma lo stile tech-futuristico è davvero piacevole e azzeccato. Funziona con lo scopo di rinfrescarne l’aspetto. Anche le bevande energetiche sono state sostituite con le abilità Exo. Possono essere acquistate con i punti guadagnati solo nel momento in cui indossiamo la relativa tuta. Una volta fatto il gameplay si trasforma, diventando quello sperimentato nelle altre modalità di Advanced Warfare. Schivare, correre e saltare si aggiungeranno alle nostre armi da utilizzare contro i non morti.
Le abilità Exo ricordano negli effetti quelle che in passato abbiamo acquistato a volontà. Juggernog è sostituito da Salute Exo, Speed Cola da Ricarica Exo e via dicendo. La sensazione generale è che Sledgehammer non abbia creato un mondo ricco di dettagli e chicche come quello di Treyarch. Non solo lo si intuisce dai vari elementi presenti, ma anche dalla trama, dagli easter egg poveri in qualità e dalla lore assente. Insomma, si capisce come la modalità sia un plus aggiunto per i desiderosi di zombie tralasciando quindi la cura di questi aspetti.
Inoltre, il diverso sviluppatore lo si intuisce anche dalla sensazione diversa che lo si prova giocandolo. Nella modalità realizzata da Treyarch, l’alone di mistero e scoperta è alto. In questa prima mappa, è davvero semplice attivare i generatori, trovare, indossare l’Exo e potenziare le armi. Pack-A-Punch tra l’altro sostituito con un upgrade station con il quale migliorare le nostre armi. Qui la differenza è che non realizziamo immediatamente un’arma devastante. Ma possiamo migliorarne leggermente le caratteristiche ogni volta che lo sfruttiamo. Questo leva la sensazione di potenza e unicità che ottenevamo ogni qual volta sfruttavamo il Pack-A-Punch.
In generale Exo Zombie è più gentile con noi, risulta più accessibile e meno frustrante. Nei primi round prima di morire possiamo subire più danni, concedendoci quindi dei primi minuti più rilassati rispetto al passato. Non pensiate di arrivare a sopravvivere per ore arrivando a livelli altissimi, basta comunque una distrazione o un errore per essere messi all’angolo e sopraffatti dalla quantità numerica dei non morti. Sledgehammer è riuscita a creare un’esperienza piacevole e soddisfacente, riuscendo davvero nell’intento di intrattenerci tenendoci incollati allo scherno con la voglia di riprovare e riprovare a battere il risultato ottenuto in precedenza. Peccato per i problemi di connessione, abbiamo infatti concluso la maggior parte delle partite per errori relativi all’abbandono dell’host. Il classico problema che la serie si porta avanti da anni, una volta che questo abbandona non è in grado di trovare un sostituto, riportandoci quindi al menu iniziale con l’amaro in bocca.
Molti aspettano i contenuti scaricabili di Call of Duty principalmente per le mappe multigiocatore aggiuntive. È infatti vero che dopo mesi e mesi che si gioca la suddetta modalità, si palesa un senso di già visto e di ripetitività. L’aggiunta di nuove zone dove darsi battaglia è la motivazione che spinge i giocatori a tornare a giocare il multigiocatore. Crearle non è semplice, è doveroso che lo sviluppatore crei uno spazio di gioco bilanciato. Scoprirete ora come questo sia un obiettivo complesso.
Urban, come ben suggerisce il nome, è una mappa urbana con un’ambientazione dai canoni classici e con pochi guizzi creativi. Funziona però nel mettere in atto dei combattimenti veloci. Il perimetro è piccolo, quindi lo scontro è diretto. Appena rigeneriamo non passa molto tempo prima di uccidere, o venire uccisi. Principalmente si combatte in linea retta e all’aperto. È possibile trovare rifugio negli edifici posti alle estremità della mappa dove avviene lo spawn. Senza infamia e senza lode, Urban può garantire emozioni forti.
Core è la nostra mappa preferita, non facciamo fatica a nominarla la migliore delle quattro. Innanzitutto per l’ambientazione, questa si toglie di dosso il grigiume urbano protagonista nella maggior parte delle location del titolo. Il deserto del Gobi porta con sé le rovine di un impianto di fusione nucleare, il quale nucleo si trova al centro di quello che è un campo di battaglia dalle medie dimensioni. Biforcazioni di tunnel permettono scontri a distanza ravvicinata, mentre tra i relitti quasi del tutto sepolti dalla sabbia, c’è spazio anche per la media distanza.
Drift è l’esempio di come realizzare una mappa complessa strutturalmente, non significhi per forza che sia poi ben realizzata. Un resort sciistico sulle Montagne Rocciose e i complessi abitativi compongono uno scenario confuso e fin troppo vasto. La terrazza panoramica posta al centro della mappa e altre zone rialzate, sono il vero fulcro dell’azione, tutti puntano a prenderne il possesso, per poi rimanerci.
“Potrebbe essere il migliore o il peggiore DLC di sempre della serie”, Sideshow è il motivo che ci ha fatto venire questo dubbio, diciamo che questa mappa è ciò che ci fa tentennare più per la seconda opzione. Sideshow ha tutto ciò che di negativo Call of Duty potrebbe offrire e di cui nei passati capitoli ne soffriva. Posizioni per i camper, punti di respawn mal posizionati e in generale un mal bilanciamento sia delle classi che delle squadre. Infatti c’è uno squilibrio a favore della squadra che inizia nella parte alta della mappa, oltre ad avere il punto di generazione coperto, si ritrova davanti anche una posizione elevata dove la maggior parte della squadra prende posizione ed elimina con facilità il team avversario. Questo infatti si ritrovano sostanzialmente in una zona aperta e quindi vittime facilmente eliminabili. L’esperienza in generale comunque rimane tutt’altro che divertente, i giocatori rimangono appollaiati sui tetti delle casupole presenti, aspettando che un malcapitato gli capiti a tiro.
Il primo pacchetto mappe di Call of Duty: Advanced Warfare, Havoc, riporta un grande classico: gli zombie. È sicuramente il motivo principale per cui potremmo consigliare questo DLC. Exo zombie diverte e intrattiene. Peccato si siano perse quelle sensazioni che Treyarch era riuscita a generare con la sua modalità. Manca di quella lore misteriosa fatta di chicche e easter egg. Il tutto è stato creato con semplicità, senza riservare troppa inventiva.
Per quanto riguarda le mappe multiplayer, ci siamo divertiti in Urban, ma soprattutto in Core, il picco più alto delle quattro presenti. Il picco più basso è invece rappresentato da Sideshow, che non possiamo far altro che nominarla la peggiore mappa dell’intera serie. Drift non si allontana poi di molto da questo risultato. In generale il problema dei contenuti scaricabili di Call of Duty rimane il medesimo: 14,99€ non è decisamente un prezzo adeguato, anche se tutte le mappe fossero state eccellenti. In questo caso ci troviamo davanti a due buone realizzazioni e due pessime, in aggiunta ad una modalità piacevole da giocare.